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marep2
Iscritto il: 12/10/2012, 16:05 Messaggi: 301 Località: Lecce
Formazione: Diploma
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Ho una decina di galline e ogni giorno raccolgo uova , e ho chiesto ad un negozio se me le può vendere ma pretende il timbro. Ho visto vari annunci su internet e dalle foto ho visto che erano prive di timbro. Insomma come funziona la vendita delle uova prodotte in casa?
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17/01/2018, 19:13 |
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studiozenobi
Sez. Sviluppo Rurale
Iscritto il: 22/03/2012, 17:33 Messaggi: 858 Località: Teramo
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marep2 ha scritto: Ho una decina di galline e ogni giorno raccolgo uova , e ho chiesto ad un negozio se me le può vendere ma pretende il timbro. Ho visto vari annunci su internet e dalle foto ho visto che erano prive di timbro. Insomma come funziona la vendita delle uova prodotte in casa? qui di seguito puoi scaricare una guida valido ai fin sanitari. I riferimenti presenti sono riferiti alla ASL di Alessandria, pertanto si consiglia di prendere contatto con il servizio veterinario della Vs provincia http://www.aslal.it/allegati/linee%20gu ... 20uova.pdf
_________________ L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)
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18/01/2018, 2:34 |
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marep2
Iscritto il: 12/10/2012, 16:05 Messaggi: 301 Località: Lecce
Formazione: Diploma
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Ho letto. ma non ho capito granchè , in poche parole è come se allevassi centinaia di galline per la burocrazia.
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26/01/2018, 16:31 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1081 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Nel caso di un pollaio con non più di 50 galline ovaiole, ai sensi dell’art.2 del D.M.11/12/2009, sono esonerate dagli obblighi sulle norme di commercializzazione le uova vendute direttamente dal produttore al consumatore finale (non rientra la vendita ad un rivenditore che ha altri obblighi) nel luogo di produzione o nell’ambito della regione di produzione, in un mercato pubblico locale o tramite vendita a domicilio. Le uova non devono essere marchiate con il codice del produttore a condizione che il nome e l’indirizzo del produttore siano indicati nel punto vendita o comunicati all’acquirente nel caso di vendita porta a porta. Deve essere riportata, sullo stesso cartello, la data di produzione delle uova stesse. Le uova non sono classificate per categoria di qualità e peso. Le uova devono essere stoccate in locale di deposito idoneo secondo la normativa vigente, in attesa di essere esposte alla vendita.
Saluti, Gianni
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26/01/2018, 17:03 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1081 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Vedi a pag 4 dell'allegato da Studiozenobi
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26/01/2018, 17:08 |
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marep2
Iscritto il: 12/10/2012, 16:05 Messaggi: 301 Località: Lecce
Formazione: Diploma
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Ma uno come me che cresce questa galline per uso famigliare magari capita di avere qualche uova in più , deve per forza registrare l'allevamento? direi allevamento per poche galline mi sembra esagerato a mio parere. Quindi la cosa del timbro se ho ben capito dovrei mettere solo la scadenza. O sbaglio?
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26/01/2018, 19:21 |
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AuroraM
Iscritto il: 24/07/2016, 11:13 Messaggi: 1130 Località: Roccastrada (Grosseto)
Formazione: Counselor di relazione
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marep2 ha scritto: Ma uno come me che cresce questa galline per uso famigliare magari capita di avere qualche uova in più , deve per forza registrare l'allevamento? direi allevamento per poche galline mi sembra esagerato a mio parere. Quindi la cosa del timbro se ho ben capito dovrei mettere solo la scadenza. O sbaglio? Allora, poiché io ero interessata allo stesso tema, mi sono letta il riferimento normativo citato da gianni58. Se non ho capito male, se vendi le tue uova a vicini e conoscenti sei solo tenuto a comunicare loro il nome e l'indirizzo del produttore. La stessa cosa varrebbe anche per la vendita nel mercato del paese, se hai un allevamento con non più di 50 galline ovaiole. Se superi il numero devi marchiare le uova. Naturalmente restano fermi tutti gli obblighi sanitari, in relazione ai quali sto cercando di trovare una lista riassuntiva degli adempimenti. Mi chiedevo come funzionasse dal punto di vista fiscale. Se vendo le uova ai vicini... o nel mercato del paese, basterà fare una ricevuta e se non supero i 5.000 euro l'anno dichiarare le entrate nella denuncia dei redditi?
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01/02/2018, 11:56 |
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deniz90teti
Iscritto il: 08/10/2016, 8:59 Messaggi: 306
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Stai vendendo un alimento, quindi il sistema sanitario deve tutelare il consumatore, chi mi dice che i mangimi che usi siano sicuri, chi mi dice che segui le norme igienico sanitarie? Oramai funziona così per ogni coltivazione, pensa che quest anno gli allevatori sono costretti a firmare un autocertificazione per i mangimi somministrati agli animali, (anche l erba del tuo prato se data aol animale risulta un mangime) con questo documento ti prendi a carico qualsiasi responsabilità sul tuo prodotto, se compri un mangime che risulta essere tossico e fa male al consumatore, la colpa è tua, se prendi fieno e risulta tossico e fa male al consumatore, la colpa è tua. In poche parole dobbiamo tutelare i consumatori, a nostro rischio, noi veniamo per ultimi
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01/02/2018, 13:02 |
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AuroraM
Iscritto il: 24/07/2016, 11:13 Messaggi: 1130 Località: Roccastrada (Grosseto)
Formazione: Counselor di relazione
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deniz90teti ha scritto: Stai vendendo un alimento, quindi il sistema sanitario deve tutelare il consumatore, chi mi dice che i mangimi che usi siano sicuri, chi mi dice che segui le norme igienico sanitarie? Oramai funziona così per ogni coltivazione, pensa che quest anno gli allevatori sono costretti a firmare un autocertificazione per i mangimi somministrati agli animali, (anche l erba del tuo prato se data aol animale risulta un mangime) con questo documento ti prendi a carico qualsiasi responsabilità sul tuo prodotto, se compri un mangime che risulta essere tossico e fa male al consumatore, la colpa è tua, se prendi fieno e risulta tossico e fa male al consumatore, la colpa è tua. In poche parole dobbiamo tutelare i consumatori, a nostro rischio, noi veniamo per ultimi E' pazzesco, però.. voglio dire, è giusto che il consumatore venga tutelato. Io mi occupo di alimentazione e figurati se non concordo su questo principio, ma come posso garantire per i mangimi che acquisto? E se malgrado io acquisti solo mangimi di un certo tipo, non OGM e via dicendo, mi capita una partita tossica, la colpa è mia??
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01/02/2018, 14:23 |
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deniz90teti
Iscritto il: 08/10/2016, 8:59 Messaggi: 306
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Si il problema è questo, io posso acquistare un mangime certificato, il prodotto risulta tossico e fa male a qualcuno, e la colpa è mia perché non mi son preso la briga di fare la doppia analisi del prodotto per garantirne la sicurezza, assurdo.
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01/02/2018, 17:33 |
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