Buongiorno a tutti.
Vorrei avere un parere in merito alla seguente vicenda.
Ho ereditato da mia zia alcuni terreni agricoli in Romania. E' stato tutto regolarizzato (procedura ereditaria sia in Italia sia in Romania), anche perché non li detengo come persona fisica ma tramite societá unipersonale.
Catastalmente parlando, sono cinque fondi, non contigui: tre assieme da una parte, due assieme dall'altra ma tutti comunque non distanti fra loro.
Un tempo erano a vigna, poi purtroppo sono stati lasciati alla malora e le viti si sono inselvatichite. Adesso é una vera e propria giungla.
Mi sto dando da fare per venderli perché é una cosa che non mi interessa (faccio altro nella vita).
Avevo preso contatti con un'agenzia di Timisoara, gestita da un tizio di Cuneo che vive in Romania da vent'anni.
Mi aveva detto che bonificarli mi costerebbe una fortuna e che, essendo non contigui ed in cattivo stato di conservazione, l'unica cosa da fare era chiedere a qualche contadino della zona se era eventualmente interessato all'acquisto. Aveva anche aggiunto che difficilmente un investitore straniero poteva avere interesse a comprarli.
Aveva trovato un confinante interessato all'acquisto.
Il prezzo iniziale era di 28000 euro e mi sarebbe anche andato bene (mia zia li aveva pagati 40000 euro).
Poi, l'uffico agrario di Arad ha accertato che due lotti possono ancora essere piantumati a vigna, gli altri tre no.
A questo punto, la controparte ha notevolmente abbassato il prezzo di acquisto a 12000 euro.
Il mio agente ribadisce che piú di cosí non possiamo chiedere. Sta anche dimostrando una fretta insolita nel voler chiudere l'affare e, cosa che proprio non mi é piaciuta, ha aumentato la sua provvigione: prima era di 500 euro e dopo di 1000 euro.
Sto cercando di capire se stanno cercando di fregarmi o se proprio questo é il massimo che posso ottenere, vista la mia situazione.
Ringrazio fin d'ora chi sará cosí gentile da volermi dare una sua opinione in merito.

Ciao, il tuo non sarebbe un aspetto legale, ma commerciale.
A come dici il tizio di Cuneo, cioè l'italiano che ti tranquillizza, potrebbe essere un problema.
L'unica cosa che avrei fatto io, in prima mossa, sarebbe stato il rivolgermi ad un geometra o ingegnere locale per consigli e per affidargli la vendita.
Non dici se puoi andare facilmente alcuni giorni per vedere di persona e sentire i consigli.
Fuori da ogni dubbio un terreno curato, almeno arato, vale di più. Non credo che un contadino ti chieda tanto.
È difficile valutare a distanza. Ogni ipotesi è plausibile