Buonasera.
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un quesito.
Ho ricevuto in donazione da mio padre dei terreni agricoli sui quali grava un usufrutto PARZIALE a favore di mia madre pari a circa il 20%.
Da premettere che non ho buoni rapporti con mia mamma e che non c'è alcun dialogo e alcuna possibilità di collaborazione nel cercare la giusta modalità sul come esercitare i nostri rispettivi diritti.
Come potrebbe ognuno di noi esercitare il proprio diritto senza dover necessariamente cercare il consenso dell'altro?
Ovviamente nel pieno rispetto della legalità e senza quindi arrivare a forzature di alcun genere.
Grazie per eventuali suggerimenti.
Antonio

Benvenuto nel forum di Agraria.org, ricorda di mettere la località nella tua scheda utente.
Che accordi scritti ci sono in merito? Sono validati davanti a un notaio?

Ciao

Nessun accordo scritto.
Io dovrei vendere i terreni e mia madre non mi comunica in che modo intende poter esercitare il proprio diritto proprio per ostacolare questa vendita. Le soluzioni a mio parere sarebbero due. Coltivare io l'intero appezzamento e corrispondere a mia madre il 20% del ricavato ma io non sarei tenuto a fare ciò per conto suo, o lasciare a sua disposizione una porzione di terreno corrispondente al 20% dell'intero da poter gestire come meglio crede.

Possibile che io non possa avere una certezza su cosa posso e cosa non posso fare?! Il compratore ovviamente vorrebbe una garanzia di poter poi agire sui terreni senza interferenze.
Grazie davvero per l'aiuto.

Affitta i terreni al compratore con obbligo di acquisto alla scadenza naturale del vincolo con prezzo scontato degli affitti già pagati e riconosci la parte degli affitti incassati all'usufruttuario ovviamente con supporto legale

Intanto grazie per il consiglio.
Il problema è avere un consenso dell'usufruttuario.
Qualunque soluzione io scelga di adottare, pur avendo come obiettivo quello di tutelare al massimo l'usufruttuario, sarebbe sempre frutto di una mia iniziativa senza alcun consenso scritto.

Poiché non c'è accordo con l'usufruttuario parziale, credo si possa fare poco.
Provare a chiedere ad un notaio se ha qualche risorsa a noi poco nota.
Hai provato a mandare dalla madre un mediatore ben visto da entrambe le parti, col quale mandi le tue proposte e ricevi le sue ?

Ho già tentato mediazioni.
Ho sentito avvocati e notai senza conseguire risultati.
Ho inoltrato inviti scritti a mia madre senza ricevere risposta.
Non capisco proprio come io possa, nel rispetto di tutti, esercitare il mio diritto senza dover sottostare ad un capriccio-ricatto di mia madre. Per questo sto cercando opinioni su internet.
Qualche avvocato mi ha detto che non posso intraprendere iniziative.
In sostanza non potrei coltivare nulla in mancanza di un accordo.
Quindi io non potrei liberamente occuparmi di ben 30 ettari di terreno senza un accordo con l'usufruttuario. Mi sembra tutto così assurdo!

Potresti mandare o far mandare da un avvocato un ultimatum, secondo il quale se non hai suoi proponimenti entro 15 gg, procedi alla gestione di tua iniziati per la salvaguardia del terreno e dei tuoi interessi. Quell'atteggiamento, nuoce al tuo reddito ed è equiparabile ad una azione di sabotaggio/ danneggiamento. Se non risponde potrà essere considerato un silenzio assenso. Lavori il terreno e poi che ti faccia causa. Anche l'opposizione alla vendita, è da considerare un danneggiamento.

Mandato già ben tre lettere senza aver ricevuto risposta alcuna.
È proprio questo il problema.
L'opposizione alla vendita la si fa lasciando nell'incertezza.
Ovviamente il compratore è molto intimorito.
Compreresti tu a queste condizioni?!