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berserker86
Iscritto il: 03/04/2014, 11:35 Messaggi: 111 Località: Provincia Cuneo
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Possiedo dei terreni che da alcuni anni lascio ad un mio vicino a titolo gratuito (li utilizza solamente alcuni mesi all'anno per il pascolo delle mucche). Questo utilizzo può essere considerato continuativo e possibile di usucapione? Grazie.
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04/09/2017, 20:10 |
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chicken
Iscritto il: 14/04/2017, 22:45 Messaggi: 186 Località: sud astigiano
Formazione: Laurea
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No perchè ha detenzione e non possesso. Ma meglio se ti tuteli con una scrittura di comodato
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04/09/2017, 22:37 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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chicken ha scritto: No perchè ha detenzione e non possesso Senza contratto di comodato o affitto come si può provare che sia detenzione e non possesso? Se il vicino dell'utente potesse provare tramite testimoni che "gestisce il fondo come se fosse il proprietario" per gli anni necessari all'usucapione, come si potrebbe tutelare l'attuale proprietario?
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05/09/2017, 11:33 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1081 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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In via sintetica, per possesso si intende la conduzione, per venti anni (varia secondo i casi), del fondo con le stesse attività che eserciterebbe il titolare. Non basta l'uso gratuito, tra l'altro saltuario, del terreno per acquisirlo con l'usucapione. Comunque, come dice Chicken, è bene tutelarsi onde evitare spiacevoli sorprese e un contratto di comodato d'uso gratuito può essere la soluzione. Saluti, Gianni
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05/09/2017, 14:10 |
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chicken
Iscritto il: 14/04/2017, 22:45 Messaggi: 186 Località: sud astigiano
Formazione: Laurea
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Lampa ha scritto: chicken ha scritto: No perchè ha detenzione e non possesso Senza contratto di comodato o affitto come si può provare che sia detenzione e non possesso? Se il vicino dell'utente potesse provare tramite testimoni che "gestisce il fondo come se fosse il proprietario" per gli anni necessari all'usucapione, come si potrebbe tutelare l'attuale proprietario? Innanzitutto è l'attore usucapiente che ha l'onere della prova e che deve dimostare il possesso, pertanto il convenuto è in un certo senso in posizione di "spettatore", se vogliamo, dell'altrui pretesa. Inoltre i testi sono guardati con grossa diffidenza dal giudice, proprio perchè è facile trovare 2/3 persone di comodo che imparano il copione a memoria.. testi che comunque si possono anche trovare in senso contrario. Ad ogni modo, proprio x stare tranquilli suggerivo una scritturina... il documento prevarrebbe su un testimone.
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05/09/2017, 23:25 |
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berserker86
Iscritto il: 03/04/2014, 11:35 Messaggi: 111 Località: Provincia Cuneo
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Grazie per le risposte, quindi consigliate un contratto di comodato d'uso gratuito, è meglio che abbia una durata definita o con tacito rinnovo?
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06/09/2017, 15:11 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1081 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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L’art. 1809 c.c. statuisce, al primo comma, che il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto ed al secondo comma, che se durante il termine convenuto, sopravviene un urgente ed imprevisto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione immediata. Anche in mancanza di termine, se sopravviene un urgente ed imprevisto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione immediata.
A mio parere conviene sempre stabilire una durata, anche rinnovabile.
Saluti, Gianni
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06/09/2017, 15:51 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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gianni58 ha scritto: In via sintetica, per possesso si intende la conduzione, per venti anni (varia secondo i casi), del fondo con le stesse attività che eserciterebbe il titolare. Non basta l'uso gratuito, tra l'altro saltuario, del terreno per acquisirlo con l'usucapione. Rispolvero questa discussione; Perdonatemi, siete sicuramente più preparati di me, ma visto che mi trovo in una situazione simile anche se dalla parte opposta, non reputo questa una risposta esaustiva alla mia domanda. Riformulandola, vi chiedo, come provare che ci sia stata detenzione e non possesso visto che parliamo di un terreno agricolo predisposto a pascolo e senza che ci sia un contratto tra le parti? Supponiamo che l'usucapiente abbia rispettato il vincolo dei 20 anni e che abbia condotto il terreno come se ne fosse leggittimo proprietario (su un pascolo non c'è molto da dimostrare visto che non sono previste lavorazioni particolari, recinzioni o eventuali documentazioni), aggiungo che non è più possibile caricare una particella su un fascicolo aziendale (tramite cui sarebbe più facile provare che ci sia stata conduzione per il tempo necessario) senza un contratto di affitto o comodato, deduco che, o acquisire un terreno agricolo in usucapione è teoricamente fattibile ma non in pratica, o che più verosimilmente chi non si vincola (tramite contratti e ovviamente per più di 20 anni) dal seguire i propri fondi rustici,rischia effettivamente di perderne la proprietà. PS: l'usucapiente potrebbe inoltre facilmente dimostrare che tra lui e il proprietario, vista la totale assenza di documentazione a riguardo, non ci siano mai stati patti o contratti anche semplicemente verbali.
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21/09/2017, 13:11 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Jo3 ha scritto: Lampa ha scritto: gianni58 ha scritto: In via sintetica, per possesso si intende la conduzione, per venti anni (varia secondo i casi), del fondo con le stesse attività che eserciterebbe il titolare. Non basta l'uso gratuito, tra l'altro saltuario, del terreno per acquisirlo con l'usucapione. Rispolvero questa discussione; Perdonatemi, siete sicuramente più preparati di me, ma visto che mi trovo in una situazione simile anche se dalla parte opposta, non reputo questa una risposta esaustiva alla mia domanda. Riformulandola, vi chiedo, come provare che ci sia stata detenzione e non possesso visto che parliamo di un terreno agricolo predisposto a pascolo e senza che ci sia un contratto tra le parti? Supponiamo che l'usucapiente abbia rispettato il vincolo dei 20 anni e che abbia condotto il terreno come se ne fosse leggittimo proprietario (su un pascolo non c'è molto da dimostrare visto che non sono previste lavorazioni particolari, recinzioni o eventuali documentazioni), aggiungo che non è più possibile caricare una particella su un fascicolo aziendale (tramite cui sarebbe più facile provare che ci sia stata conduzione per il tempo necessario) senza un contratto di affitto o comodato, deduco che, o acquisire un terreno agricolo in usucapione è teoricamente fattibile ma non in pratica, o che più verosimilmente chi non si vincola (tramite contratti e ovviamente per più di 20 anni) dal seguire i propri fondi rustici,rischia effettivamente di perderne la proprietà. PS: l'usucapiente potrebbe inoltre facilmente dimostrare che tra lui e il proprietario, vista la totale assenza di documentazione a riguardo, non ci siano mai stati patti o contratti anche semplicemente verbali.Su questo aspetto, non sempre e' vero : Il proprietario puo sempre dimostrare che ad esempio che avendo preso accordo con terzi (altre persone), si e' interessato in buona fede al proprio fondo, ma non sapeva che qualcun'altro stava usando il proprio fondo per altri scopi se non quelli stabiliti verbalemnte. E' capitato in un caso in cui chi ha tentato usucapione gli hanno rifiutato la cosa solo perche esisteva un rapporto via mail tra proprietario ed una terza persona durante i 20 anni necessari ad usucapire il terreno. Cio è sufficiente a dimostrare alle autorità che il proprietario sapeva e trattava gli affari del proprio fondo.... e cio inficia automaticamente l'usucapione, in quanto non è piu dimostrato che il fondo era abbandonato (per legge). Alla luce di quello che riferisci, mi domando esiste un solo caso certificato di usucapione di fondo rustico a livello nazionale? No perchè se alla totale noncuranza di un fondo rustico per tempi biblici (quando di contro ci sono documenti, fatture, eventuali testimonianze sul possesso del fondo), basta dimostrare al giudice o chi per lui una banale conversazione via mail o qualcosa di simile, sono dell'idea che la procedura di usucapione sia più un'utopia che qualcosa di praticabile nella realtà. Inoltre, il fine dell'usucapione non dovrebbe nascere dall’atteggiamento di sfavore del legislatore verso colui che è titolare di un diritto e non lo esercita, premiando colui che, pur senza averne il diritto, utilizza i beni e li rende produttivi, a scapito del proprietario rimasto inerte per lungo tempo?
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22/09/2017, 12:44 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Cito: Inoltre il fatto che non c''era nulla di scritto tra il priorietario e chi ha tentato usucapione, ha permesso al proprietario di denuciare un'appropriamento illecito su tale terreno.
Ma se ci fosse stato un accordo, non ci sarebbero più state le condizioni per l'usucapione! O no? E allora cosa diamine è l'usucapione?
Addirittura l'usucapiente rischia una denuncia, ma come dimostra il possesso se non può gestire il fondo? Scusami non è una contraddizione ASSURDA
Grazie anticipatamente per le risposte
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22/09/2017, 15:08 |
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