Tutto in famiglia: ma è legale?

Carissimi,
eccomi qui con un nuovo quesito. Da poco tempo il mio piccolo uliveto, che avevo dato in affitto ad una piccola azienda che si è sciolta, è libero da vincoli, perciò non essendoci più qualcuno che si occupa della raccolta, dovremo provvedere in famiglia.
Però, visto ciò che si legge sui giornali, ad esempio:
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ ... 76304.html" target="_blank
vorrei chiedervi se è regolare, se posso raccogliere io le olive assieme ai familiari e un paio di vicini che si sono offerti di dare una mano. Non sono coltivatrice, detengo la proprietà di un piccolo uliveto ma come scrivevo, finora era in affitto ad altri e lo sarà di nuovo a breve.
Ma intanto le olive vanno raccolte, e non vorrei rischiare una multa per avere provveduto in proprio, assieme a marito, padre e madre!
A noi si aggiungerebbero due vicini che a loro volta hanno degli ulivi e pur non essendo coltivatori - uno è pensionato, l'altro fa tutt'altro lavoro - se ne intendono certamente più di noi.
Lo posso fare? Oppure rischio qualcosa e devo assumere persone che si occupino della raccolta?

L'anno scorso sul post "succede vicino a casa nostra" Marco ha evidenziato un caso analogo che, a parte l'uso improvvido della forza pubblica, si é risolto in una bolla di sapone.
Certi quotidiani sono famosi per sollevare polveroni.
Andate tranquilli perché non state lavorando in nero...cosa che si deve dimostrare anche con "prove" sui pagamenti eventualmente avvenuti!!

Grazie a tutti per le risposte.
Chiedevo proprio perchè non vorrei passare e far passare guai di nessun tipo a persone con cui ho ottimi rapporti di buon vicinato e con cui scambi di cortesie sono all'ordine del giorno.
Domani possiamo cominciare!!!
Quanto al compenso...saranno tutti ricompensati con una maxi-grigliata!!

Io sapevo di una storia avvenuta in piemonte dove uno si è fatto aiutare dai vicini a raccogliere l'uva ed è stato denunciato e penso anche condannato.
Penso che anche tra familiari si debba restare entro il terzo grado di parentela.
Eppure gli amici si sono accontentati solo del pranzo e prestavano aiuto volontariamente.

Poi magari gli schiavi che raccolgono la frutta schiavizzati o gli stranieri che aspettano i caporali la mattina non li guarda nessuno.
Siamo prorpio in Italia.

Quella vicenda fortunatamente si è risolta positivamente, ma è dovuta arrivare addirittura al Ministero per rivelarsi per quello che è, un paradosso:
http://www.lastampa.it/2015/10/01/itali ... agina.html
Tuttavia, se la compagna del malcapitato proprietario non avesse reso nota la vicenda, cercando il sostegno di associazioni di categoria e privati, non so davvero come sarebbe finita!

leggi anche questo
http://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1534

mah!
Comunque credo che in un'azienda agricola (non vigna privata) possono lavorare solo i familiari non gli amici.
ciao

In effetti la vicenda, andando ad approfondire per quanto possibile, risulta poco chiara. Se da una parte non è stato pubblicato il verbale della multa, d'altro canto ciò non significa che non esista. Perché mai quelle persone avrebbero dovuto fare rumore per una multa che non gli era stata comminata? Può darsi che siano stati solo convocati per chiarire le loro posizioni e che l'importo della possibile sanzione sia stato solo comunicato loro, anticipando ciò che rischiavano qualora fosse emerso che i presenti erano lavoratori in nero. D'altro canto nella lettera che afferma con sicumera che si è trattato di una bufala, in fondo si legge che sarà fatto un esposto per accertare la realtà dei fatti...vai a capire come è andata!!!
Tuttavia concordo appieno con te, un conto è ciò che fa un privato in un piccolo appezzamento e altra cosa chi ha un'attività che produce reddito.