Ciao a tutti, ho da poco iniziato una attività agricola con la coltivazione di mirtilli, fragole e piccoli frutti. Vorrei venderli in maniera ambulante per guadagnare qualcosa di più. Fin qui nessun problema. Se però volessi vendere anche dello yogurth acquistato da un'azienda agricola vicina a noi, che alleva capre, l'agronomo che mi segue mi ha detto che non posso (neppure piccole quantità) in quanto lo yogurth appartiene a un'altra "filiera": cosa significa?
E perché il mio vicino (quello che alleva capre) invece vende pasta, vino, olio, ortaggi in in genere?
Devo proprio allevare anch'io degli animali?
Grazie!

Non puoi che significa? Puoi se hai le autorizzazioni. Dove vado a fare la spesa compro yogurt da un alimentare quindi si può. Forse essendo un latticino si ha bisogno di tutela nella catena del freddo... In pratica oltre hai permessi dovresti avere frigo a temperatura controllata.

Non posso perché lo yogurth non appartiene allo stesso comparto di produzione agricola - o filiera - dei piccoli frutti. Anche per me non è facile capire, e per questo chiedo lumi a chi ha più esperienza di me

Non è necessario avere esperienza per capire.
Senza dubbio lo yogurt non ha niente a che vedere con le norme per la produzione e commercializzazione di mirtilli, fragole e piccoli frutti.
Le norme, le autorizzazioni, le prescrizioni e i controlli igienico- sanitari per poter commercializzare questo derivato del latte sono diverse e, pertanto, per intraprendere questa attività, bisogna adempiere a quanto prescritto dalle specifiche norme in merito.

Saluti, Gianni

grazie gianni58,
è esplicito il fatto che per vendere un prodotto occorre ottemperare alle norme che hai descritto. In realtà la mia domanda è diversa. In sintesi, in base alle ultime normative sulla vendita diretta dei prodotti agricoli un imprenditore agricolo può vendere prodotti propri o di altri (rispettando il concetto di prevalenza dei PROPRI prodotti): queste attività rientrano a pieno titolo nelle attività agricole (attività agricola connessa) e NON rappresentano attività commerciale; fin qui la legislazione è chiara. L'ostacolo alla vendita, ad esempio di yogurth, quale sarebbe? Perché in tutti gli spacci gestiti da agricoltori vengono venduti prodotti fatti e trasformati da altri?

La risposta mi sembra molto semplice, diversamente vuol dire che non ho capito il quesito:
Certamente perché hanno ottenuto le prescritte autorizzazioni ottemperando alle disposizioni normative del caso.

Nessuno ti vieta di vendere yogurt solo perché produci e vendi mirtilli, ecc. ma per fare ciò ti devi mettere in regole con le norme, autorizzazioni e tutto ciò che ne concerne.

A me sembra tutto molto chiaro.

Saluti, Gianni

Immagino che il dubbio sulla commercializzazione sia il fatto di capire se, vendendo prodotti di terzi, si rientri nella legislazione che disciplina l'attività tipica del commercio (decreto legislativo n. 114 del 1998) o se si possa usufruire della legislazione riguardante la vendita diretta dei prodotti agricoli (articolo 4 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228): l'ho spiegato in altre discussioni qui'; per il limite economico leggi il comma 8 del decreto riguardante la vendita diretta. Tieni presente che i beni che vendi devono essere prevalentemente derivanti dalla tua azienda agricola altrimenti rientri nella legislazione che disciplina l'attività tipica del commercio. La prevalenza la si può misurare in base alla quantità, se si tratta di vendere beni omogenei tra loro (uva con uva, pesche con pesche) o in base al valore in caso contrario (ad es. uva con pesche). Comunque fatti un giro presso il Comune cui dovrai rivolgerti per poter vendere.

Saluti

Grazie Apprendo, mi sembra che tu conosca bene la materia, in quanto sei stato molto preciso. Il punto fondamentale per poter usufruire della legislazione riguardante la vendita diretta dei prodotti agricoli quindi è
- prevalenza di vendita di prodotti prodotti dall'azienda stessa in ragione di quantità se si tratta di prodotti omogenei, oppure in ragione del valore se non sono omogenei
Faccio un esempio riguardante la mia azienda:
- vendo - in un anno - 200 kg di mirtilli e 120 kg di fragole, tutto di mia produzione (valore finale diciamo 2500 euro)
- vendo anche 60 kg di yogurth di capra non prodotto da me (in quanto non allevo animali al momento) ed acquistati da un'azienda agricola vicina: valore dello yogurth circa 350 euro
Fatto questo esempio, risulta evidente che sia in termini di quantità che di valore vendo principalmente prodotti miei. Ma perchè il mio agronomo invece dice che non posso vendere yogurth in quanto non appartiene alla stessa filiera dei mirtilli?
Mi sembra che non tutti siano dello stesso parere.

Certo che si può. Basta avere i permessi, scia ecc. Forse avrai diverse tassazioni, ma puoi. Se poi nello yogurt c e la tua frutta non ci sono problemi. Non sei iscritto a qualche associazione di categoria?li ti possono spiegare.io come te produco piccoli frutti, a tempo perso in inverno che sono fermo fatturo a un giardiniere per lavori di potatura di olivi e piante, come artigiano diciamo. Cambia la tassazione perché non é il core business, ma se non supero un certo reddito va bene.

Non esistono problemi di filiera anche se una e lattiero-casearia e l'altra ortofrutticola. il problema come qualcun altro prima di me ha evidenziato può essere che il valore commerciale del prodotto yogurt sia di troppo superiore rispetto alla vendita dei piccoli frutti. Per evitare di incorre in questo, hai delle alternative giuridicamente e fiscalmente valide che sono:
1) fare regolare contratto di affitto della linea di fabbricazione dello yogurt e produrre yogurt ai frutti di bosco, comprando dal caseificio il latte necessario. Facendo così, il produttore dello yogurt sarà la tua azienda e il valore del prodotto trasformato con prodotti aziendali sarà sicuramente maggiore rispetto all'acquisto delle materie prime (latte), rimane obbligatorio conformarsi alla normativa vigente (sanitaria) in materia di igiene e sanità degli impianti e dei prodotti;
2) affidare al produttore una partita di piccoli frutti per la realizzazione di yogurt con liquidazione, a favore del caseario, dei costi di trasformazione, in questo caso il prodotto finito sarà una trasformazione (esterna) dei tuoi prodotti aziendali con tua etichetta e dicitura realizzato da xxx per conto di xxx, così come avviene per tanti prodotti alimentari