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Zeuss
Iscritto il: 16/08/2018, 7:33 Messaggi: 7
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Salve a tutti. Mi chiamo Andrea e scrivo dal basso Lazio. Ho una domanda che a quanto pare -magari per colpa mia- non trova risposta nelle altre discussioni. A fini della prelazione agricola,la qualifica di cd è definita dal n. 590 del 1965 o dal art 2083 cc? Perché da quello che pare di aver capito,sembra che in italia tutti i confinanti di terreni agricoli siano coltivatori diretti. Grazie in anticipo.
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16/08/2018, 7:44 |
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Bepi
Iscritto il: 12/02/2013, 19:05 Messaggi: 6168 Località: Friuli V.G.
Formazione: Diploma tecnico
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_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)
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16/08/2018, 15:49 |
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Bepi
Iscritto il: 12/02/2013, 19:05 Messaggi: 6168 Località: Friuli V.G.
Formazione: Diploma tecnico
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_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)
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16/08/2018, 15:50 |
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Zeuss
Iscritto il: 16/08/2018, 7:33 Messaggi: 7
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Grazie per la risposta.MA dall'alto della mia ignoranza sono più confuso di prima. A questo punto,mi chiedo,si può essere cd se non hai famiglia e sei vedevo. Perché la frase che trovo ricorrente è..."Purché la forza lavoro del coltivatore diretto e della sua famiglia costituisca almeno un terzo di quella occorrente per le normali necessità di coltivazione del fondo” (Cass. n. 5673/2003)".
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16/08/2018, 17:44 |
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manusanto
Iscritto il: 24/03/2017, 23:24 Messaggi: 76 Località: Provincia di Bari
Formazione: Agrotecnico, studente di scienze agrarie
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si, perchè la forza "familiare" potrebbe anche essere la tua stessa forza.
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16/08/2018, 17:54 |
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Zeuss
Iscritto il: 16/08/2018, 7:33 Messaggi: 7
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Quindi,da quello che ho capito,la prelazione esiste quasi sempre,basta essere confinanti.Bel casino.
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16/08/2018, 18:07 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1079 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Come già detto, per esercitare il diritto di prelazione non basta essere confinanti ma è necessario il possesso di determinati e prestabiliti "requisiti". Non è altrettanto scontato che il confinante sia C.D. in quanto per essere qualificato tale si devono possedere altrettanti precisi e specifici requisiti. Quindi il dare per scontato non ha alcuna validità, ogni caso va visto nello specifico: può anche darsi, per assurdo, che "quasi tutti" abbiano il diritto di prelazione sul terreno confinante ma quell'uno che non lo ha sia proprio quello che riguarda il caso in oggetto. Quello che bisogna fare è accertarsi e verificare, con il supporto di norme e giurisprudenza, il caso e gli interessati nello specifico.
Saluti, Gianni
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20/08/2018, 8:25 |
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Zeuss
Iscritto il: 16/08/2018, 7:33 Messaggi: 7
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Ringrazio tutti per aver partecipato e aggiungo un altro quesito.Nel caso in cui non ci sia piano regolatarore e dal cerificato urbanisitico il terreno non sia dichiarato spiecificatamente agricolo,me bensi !zona bianca! con indice di edificabilità,il diritto di prelazione può essere ancora esercitato?
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01/09/2018, 23:58 |
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Zeuss
Iscritto il: 16/08/2018, 7:33 Messaggi: 7
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Faccio un up della discussione,sperando che qualcuno possa ripondere. Grazie
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18/09/2018, 20:08 |
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1079 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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Buongiorno, l'istituto della prelazione vige solo in caso di terreni con "destinazione agricola". E' esclusa l'applicabilità nel caso in cui i terreni, in base a piani regolatori anche non ancora approvati, siano destinati ad utilizzazione edilizia, industriale o turistica (Cass. 13-05-2003 n. 7287 e Cass. Civ. 3717/2015). Lo stesso vale per qualsiasi tipo di strumento urbanistico adottato che è in grado di imprimere a determinate aree una disciplina diversa da quella agricola. Per le zone bianche i vincoli e limiti hanno carattere provvisorio e decadono alla mancata attuazione del provvedimento in un determinato lasso di tempo (es. vincolo decaduto per mancata attuazione del P.R.G. nel quinquennio).
Saluti, Gianni
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20/09/2018, 11:50 |
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