post alluvione genova. urge consiglio

Buongiorno a tutti, non credo di essere nella sessione giusta ma se possibile avrei bisogno di un consiglio riguardante un terreno di proprietà di mio padre. In seguito alle infinite alluvioni dell' ottobre scorso che hanno martoriato tutta la Liguria, anche noi nella nostra zona genovese in collina a 3 km dalla costa abbiamo avuto i nostri momenti di panico. Parte della collina ha iniziato a sgretolarsi. Frane a non finire giorni di isolamento esercito e mezzi intervenuti da ogni dove. Nel nostro terreno ha ceduto il lato sovrastante la strada comunale, stradina di campagna tra boschi e terrazze ma con notevole . In un primo momento, in cui il problema riguardava solo noi, per liberare la nostra zona mio padre offri ai mezzi di soccorso una porzione di terreno incolto per lo stoccaggio della terra della "nostra frana" . Nei giorni sucessivi si ebbe il finimondo e il caos quadruplico. passaggio. Lungo tutto il percorso di questo passaggio lungo una decina di km e che attraversa da mare a monte terreni privati decine di smottamenti e grossi quantitativi di terra piovuta.Nelle manovre iniziali liberarono il passaggio aprendo un varco per il passaggio delle auto. Con la dovuta lentezza il comune i geologi l arpal sono intervenuti ripetutamente e superando i momenti di assoluta urgenza le cose hanno proseguito sino ad oggi con molte fasi di fermo assoluto. Alla fine il comune ha deciso di stoccare la terra di tutta la zona nel nostro spazio promettendoci di spostarla a breve. Metri cubi di terra si ergono a formare una collinetta enorme di terra in quello spazio che inizialmente doveva ospitare solo il nostro smottamento. Dalle rassicurazioni che avrebbero fatto sparire il tutto ora partono le pressioni di spianare e usare il nostro terreno come spazio definitivo. Tra l altro per far operare i mezzi dall alto abbiamo dovuto far passare escavatori in sentieri e terrazze del 500 mettendo cosi a rischio di altri cedimenti altre nostre zone private.Esistono regolamentazioni per tutelare proprietà private in caso di calamità del genere. Qualcuno mi sa dare due dritte? Cominciamo a diffidare essendo che alla fine oltre al danno ci becchiamo la beffa. Grazie infinitamete.

E' impossibile dare qualche consiglio a distanza. Forse è meglio sentire un tecnico e il Comune.

mimo23 ha scritto: ..................Qualcuno mi sa dare due dritte? Cominciamo a diffidare essendo che alla fine oltre al danno ci becchiamo la beffa. Grazie infinitamete.

Anche se si é agito in un momento d'emergenza, in buona fede, bisogna sempre stare attenti con l'essere "buoni".
Premetto che , se il passaggio sul vostro terreno era l'unica via possibile, il Comune poteva costringervi ad un passggio coatto.
Però bisognava fare un accordo scritto per cautelarsi circa tutte quelle "licenze operative" successive che si sono presi in tanti.
Alla fine, come si rileva dall'ultima frase che hai scritto, potresti anche averci azzeccato, circa le beffe......ma... spero tanto di no!
Qui In Friuli V.G. i Comuni possono espropriare, per pubblica utiltà con azione propria e senza ricorrere al Giudice. Basta la delibera.
Questo potrebbe significare, a seconda dell'origine della Legge usata (Nazionale o Regionale ...non saprei dire...), che per non stare a riportarsi via la terra di risulta, potrebbero impossessarsi della variante fatta e della zona in cui é depositato il terreno franato.
Ciao

Grazie Marco e grazie Giuseppe per le vostre cortesi risposte.
Il comune in questi mesi ha deliberato solo dei sinoforse abbiamo visto più che altro i geologi tecnici del comune che all inizio provavamo a sentire ma poi ci siamo resi conto che la nostra presenza e domande infastidivano parecchio. Ora entrano ed escono dal nostro terreno liberamente senza troppo peso e senza renderci conto. A volte sono sei persone altre volte dieci altre volte venti . Tra ditta d appalto tecnici ingegneri arpal ecc. Fortunatamente danni riguardanti immobili o persone non ve ne sono stati. Pensate solo che in altre zone esistono case ancora isolate raggiungibili solo a piedi perche non vi é piu strada ,al momento dell' emergenza se ne è fatto un gran parlare..l elicottero portava bancali di mangime e fieno sulle alture per provvedere anche agli animali...ma sino a non molto tempo fa una mia parente mi fa ora le scorte per gli animali stanno per finire ...l urgenza è passata. E i tempi per arrivare al nocciolo delle questini qui in Italia sono infiniti! Sin ora sul nostro da farsi si vede una fetta di bosco che lentamente viene demolita i poveri castagni superstiti dal cinipide(si chiama cosi?!) vengono tagliati insomma..una tristezza assoluta.Da quello che dice Giuseppe mi pare di capire che possiamo solo stare a guardare con la speranza che nuove piogge non aggravino ste situazioni!

Non credo che sia il Tuo caso (esproprio). Trattasi semplicemente di una situazione tutta italiana. Io credo che dovresti agire per le vie legali e cioè diffidare le autorità competenti dal continuare questa loro condotta che attenta al tuo diritto di proprietà.

Grazie Avvocato, mi tranquillizza!
Ora i lavori si sono concentrati sulla costruzione dei muri di protezione su 4 diversi fronti. Se ultimati questi le cose non andranno come spero mi affiderò a qualche bravo avvocato.