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Posso parlare di indennità?

07/12/2010, 16:41

Egregio Dott. Cimatti
innanzitutto complimenti per la materia che tratta e, sopratutto, per come la tratta.
Il Mio quesito è il seguente
Sono conduttore di un fondo composto da più mappali il cui locatore proprietario è un consorzio.
Tali mappali, da poco, sono stati inclusi nel PAT del mio comune ed è previsto che ivi sorga un grosso polo di una ULSS i cui lavori, da quanto sentito dire, dovranno iniziare entro 3 o 4 mesi.
Il contratto, fatto in deroga e per la durata di un solo anno, è stato sottoscritto in assenza della rappresentanza sindacale a mio favore, non reca data e, ad oggi, non risulta essere registrato.
Ho fatto un colloquio con un legale e mi dice che a suo avviso il contratto può essere riportato alla durata originaria prevista per legge, pari a 15 anni se non erro.
Motivando questo aspetto faceva espresso riferimento ad un Suo articolo di recente pubblicato su una rivista
La mia domanda è la seguente.
Posso monetizzare il tutto? ovvero, evitare di fare vertenze e trovare un accordo con congrua "buona uscita" da parte del proprietario?
Come va quantificata - ammesso sia possibile quantificarla - l'eventuale somma di una trattativa?

grazie ancora

Marco Orsini

Re: Posso parlare di indennità?

08/12/2010, 16:21

Art. 42. Indennità aggiuntive
Spetta una indennità aggiuntiva al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che, per effetto della procedura espropriativa o della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità.

http://www.agraria.org/estimo%20economi ... zioni2.htm

Re: Posso parlare di indennità?

08/12/2010, 20:18

Caro Sig. Orsini, il PAT è uno strumento programmatico di pianificazione del territorio e non una procedura espropriativa, ma se di questo si tratta - il Suo interlocutore non è il Consorzio proprietario del terreno datole in affitto, bensì l'Ente espropriante che, una volta informato, o dal Consorzio o da Lei direttamente, provvederà a notificarle l'offerta indennitaria, pari al VAM attributito al terreno affittato.
Nel dubbio dia diretta comunicazione e dimostrazione, all'Ente espropriante, di essere l'affittuario conduttore, ed allo stesso richieda l'indennità a Lei dovuta.

Accerti comunque preliminarmente se trattasi di procedura espropriativa o pitttosto di edilizia concertata con il proprietario dell'area, come sembra di cogliere, nel qual caso sarà il Consorzio stesso a doverle una buona uscita.
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