Egregio Dott. Cimatti innanzitutto complimenti per la materia che tratta e, sopratutto, per come la tratta. Il Mio quesito è il seguente Sono conduttore di un fondo composto da più mappali il cui locatore proprietario è un consorzio. Tali mappali, da poco, sono stati inclusi nel PAT del mio comune ed è previsto che ivi sorga un grosso polo di una ULSS i cui lavori, da quanto sentito dire, dovranno iniziare entro 3 o 4 mesi. Il contratto, fatto in deroga e per la durata di un solo anno, è stato sottoscritto in assenza della rappresentanza sindacale a mio favore, non reca data e, ad oggi, non risulta essere registrato. Ho fatto un colloquio con un legale e mi dice che a suo avviso il contratto può essere riportato alla durata originaria prevista per legge, pari a 15 anni se non erro. Motivando questo aspetto faceva espresso riferimento ad un Suo articolo di recente pubblicato su una rivista La mia domanda è la seguente. Posso monetizzare il tutto? ovvero, evitare di fare vertenze e trovare un accordo con congrua "buona uscita" da parte del proprietario? Come va quantificata - ammesso sia possibile quantificarla - l'eventuale somma di una trattativa?
Art. 42. Indennità aggiuntive Spetta una indennità aggiuntiva al fittavolo, al mezzadro o al compartecipante che, per effetto della procedura espropriativa o della cessione volontaria, sia costretto ad abbandonare in tutto o in parte l'area direttamente coltivata da almeno un anno prima della data in cui vi è stata la dichiarazione di pubblica utilità.
Caro Sig. Orsini, il PAT è uno strumento programmatico di pianificazione del territorio e non una procedura espropriativa, ma se di questo si tratta - il Suo interlocutore non è il Consorzio proprietario del terreno datole in affitto, bensì l'Ente espropriante che, una volta informato, o dal Consorzio o da Lei direttamente, provvederà a notificarle l'offerta indennitaria, pari al VAM attributito al terreno affittato. Nel dubbio dia diretta comunicazione e dimostrazione, all'Ente espropriante, di essere l'affittuario conduttore, ed allo stesso richieda l'indennità a Lei dovuta.
Accerti comunque preliminarmente se trattasi di procedura espropriativa o pitttosto di edilizia concertata con il proprietario dell'area, come sembra di cogliere, nel qual caso sarà il Consorzio stesso a doverle una buona uscita.