La tipica mancanza di professionalità italiana: confondere le proprie suggestioni emozionali, frutto ed il precipitato di conoscenze quanto meno ardimentose, colla realtà normativa.
Ripeto, scansiamo tutte queste risposte vaghe, effimere e per nulla pertinenti e concentriamoci sulla sostanza. Formalmente, la sorella può alienare (in quella maniera) tutto il fondo e la nostra nulla può opporre

Dopo l'ultima... qualche dubbio mi sorge rispetto alla professionalità...
Sig. Ivano si rechi da un professionista che magari gli spiega la procedura...

Signora Lupe... basta un geometra o un professionista x farsi spiegare quanto da me scritto... si ricordi comunque che e lei ad avere in mano la situazione..rispetto alla sorella

In genere questi commenti li blocco, invece stavolta ho deciso di lasciarlo solo per consentire di far capire a dove possa condurre la scarsa conoscernza del dato normativo: nella contumelia.
A parte questo, nel caso di specie, la situazione è assai semplice ed è disciplinata dall'art. 713 c.c. e prevede che, in ogni tempo, il coerede proprietario possa chidere la divisione del bene caduto in successione in comune. A quel punto, si aprono due possibilità a seconda se il bene sia divisibile in natura o no; se no, allora si vende tutto all'asta ed il ricavato viene ripèartito fra gli eredi.
IC

Anch'io sono in qualche modo interessato all'argomento... Per successione ereditaria condivido con un familiare la proprietà di un appartamento, quindi ho il 50%.
@ivanocimatti: A me risulta che quanto scritto da Gianni58 sia corretto. Potrebbe spiegare meglio per quale motivo sarebbe totalmente sbagliato (se si riferiva al suo intervento) ?

Salve,
scusatemi se non capisco il degenerare della discussione in alcuni interventi ma restando al punto Lupe ha semplicemente posto dei quesiti e dubbi su alcuni aspetti di una determinata vicenda e che nella sostanza sono i seguenti:

1) Avendo ereditato un terreno insieme a mia sorella e volendo coltivarne una piccola parte, posso farlo sostenendone tutte le spese ma contro la sua volontà.
C'è una legge che mi impedisce di coltivarne una parte senza che lei un domani possa vantare dei diritti sulle mie coltivazioni?

2) La sorella invece vorrebbe vendere.
per rispondere a questi quesiti, a mio modesto parere e pertanto opinabile, bisogna tenere conto delle seguenti considerazioni:

Un terreno che appartiene a due comproprietari ciascuno per la metà, il diritto dei partecipanti non ha ad oggetto una parte fisicamente individuata della cosa comune (ad esempio la parte destra o sinistra del terreno), ma riguarda l’intera cosa complessivamente considerata (e cioè l’intero terreno).
Bisogna, quindi, tenere conto che l’altro erede può reclamare il diritto ad avere la propria quota dei frutti prodotti nel terreno, previa detrazione delle spese, derivanti dalla coltivazione diretta del fondo, anche in parte, solo da uno dei comproprietari.

Non si può procedere alla vendita dell’intero terreno se non con il consenso di tutti i comproprietari; se uno si oppone ci si può rivolgere al Giudice, il quale valuterà di far cessare la comunione o attraverso la divisione materiale del bene, se possibile, o attraverso la sua vendita e la divisione tra i comproprietari del suo ricavato.

In questo caso si può supporre che vi sia ampia possibilità, senza perdita di valore, di procedere alla divisione materiale del bene ed è Lupe stessa ad essere interessata a questa soluzione, infatti specifica: “Le ho proposto di dividere la proprietà ma non vuol sentirne parlare, neanche lasciandole la scelta del terreno che preferisce.”

In base alle suddette considerazioni, non vedo cosa ci sia di sbagliato nel consiglio di:

- Cercare di stabilire tra le parti le modalità di utilizzazione del terreno;
- Esprimere, eventualmente, l’intenzione di procedere per ottenere la divisione materiale del bene (chiaramente se il caso lo permette);
- Cercare un accordo e chiedere consiglio ad un legale.

Se ciò è sbagliato, come potrebbe essere, sarà sicuramente utile, non solo a Lupe, conoscere il modo ed il comportamento corretto da adottare per affrontare il suo problema.

Saluti, Gianni.

Le ricordo che un asta si effettua se le parti sono d'accordo
La proprietà privata in Italia esiste ancora e nessuno può obbligare nessuno

Marieto67, la diffido formalmente nell'intervenire in questo forum con informazioni sbagliate che hanno solo l'effetto di fornire informazioni erronee

Informazioni sbagliate?