Buongiorno, qualcuno sa come impostare un piano di autocontrollo per le ovaiole ?
Ho un azienda agricola con un nuovo piccolo allevamento di ovaiole (<50) l’asl Un po’ di tempo fa mi ha mandato una pec ricordandomi di scrivere e attuare un piano di autocontrollo rivolgendomi alla categoria di settore. La coldiretti è due mesi che mi dice che si sta informando ma per ora non mi ha fatto sapere nulla ...

Pensavo anche a Un altra cosa, se volessi introdurre anche delle quaglie da uova e “occasionalmente da carne” seguono le stesse regole di vendita delle uova di gallina??
Grazie
Andrea

Salve Andrea, per il primo quesito vi sono parecchie discussioni nel forum tra le quali:
polli-f58/piano-autocontrollo-galline-ovaiole-meno-di-50-capi-t115467.html

Per le quaglie da carne sono previsti gli stessi tipi di controlli ufficiali come per gli allevamenti di Gallus gallus.

In merito alle uova di quaglia, la normativa è ampia in merito alle specie Gallus gallus ma meno specifica per le altre e, almeno per quanto ne so, indica che:
- possono essere destinate alla produzione di ovoprodotti le uova di gallina, di anatra, di oca, di tacchino, di gallina faraona, di quaglia, purchè non miscelate fra di loro, che siano adatte al consumo umano, non incubate, con guscio completamente sviluppato e privo di incrinature;
- le uova di oca, di anatra e di quaglia devono essere oggetto delle fasi di lavorazione separatamente dalle uova di gallina, di tacchino e di gallina faraona.
Nel caso in cui vengano utilizzati gli stessi impianti, questi devono essere puliti e disinfettati prima di procedere alla lavorazione delle uova di gallina, di tacchino e di gallina faraona.

Comunque la produzione di uova e di ovoprodotti è un’attività derivante dall’allevamento avicolo e come tale sottoposta al controllo igienico sanitario dei Servizi Veterinari delle aziende A.S.L.

Per l'allevamento di quaglie selvatiche sono necessarie autorizzazioni a livello Provinciale.

Saluti, Gianni

non mi ero accorto prima che sei sempre tu, sia in questa che nell'altra discussione.
Quindi, ancora, non hai risolto il tuo problema.

Nel precedente è contenuto un riferimento specifico in ordine al piano di autocontrollo con le indicazioni su ciò che è necessario trattare in esso.
Non credo che rivolgendoti alla Coldiretti o col fai da te ne verrai fuori.

Ti consiglio di non perdere tempo e rivolgerti ad un veterinario competente in materia, se non conosci nessuno chiedi qualche indicazione all'ASL Servizio veterinaria. Oltre che a stilare il piano ti sarà indispensabile per attuare le prescrizioni richieste.

Saluti, Gianni

Quasi risolto. Ho riparlato con la asl che mi ha dato qualche suggerimento e ho trovato un veterinario avicolo (che non è semplice da trovare) che si dovrebbe occupare della pratica... se aspetto notizie da coldiretti potrei anche schiattare!

Aggiornamenti per chi vuole intraprendere questa strada... dalle difficoltà che incontro mi sembra quasi come se fossi l’unico in Italia che vuole fare le cose secondo le regole... il veterinario avicolo che ho trovato alla fine non mi può aiutare perché non può fare il tecnico veterinario aziendale, ma mi ha dato il numero di un altro veterinario aziendale di Genova (100km da me) che dovrò sentire dopo il 3 settembre quando rientrerà dalle ferie...