Rossella88 ha scritto:
Buongiorno a tutti,
Ho meno di 30 anni e da pochi mesi sono Agrotecnica professionista in regime forfettario, ma volevo farvi qualche domanda che va al di là di questo.
La libera professione di agrotecnico non mi rende affatto (perché per quelle poche ore che mi fanno fare in uno studio privato ritorno al massimo delle spese di benzina e dei pasti). Possiedo però 1000 metri quadri in comproprietà col mio compagno dietro casa e 5000 metri quadri di proprietà di mia madre e mia zia, che mi hanno detto che di quel campo ci posso fare quello che voglio. le mie domande sono:
1) Esiste la possibilità (normativa e fiscale) per cui io posso lavorare questi pochi metri di terra e venderne i prodotti dietro una figura agricola "occasionale"? Se si, a chi e come mi devo rivolgere? (sperando di cominciare con gli ortaggi autunnali-invernali, ormai...)
2) Avendo già partita iva (con codice ateco specifico per l'agrotecnico di "consulenza"), sono costretta ad affiancarne un'altra con tutta la trafila che ci sta dietro di un'eventuale azienda agricola? o posso tenere queste due "attività" separate da un punto di vista fiscale?
3) Io non ho un Euro da parte che sia uno: questo tipo di attività ha senso per un giovane che non può investire in niente tranne che per la sola forza delle braccia? Avendo anche preso una laurea sul settore agricolo esiste un modo per partire davvero da ZERO?
Scusate parlo così perché è giorni che cerco di documentarmi (su internet), ma a quanto pare nelle guide spicciole che si trovano in giro TUTTI parlano che bisogna comprare trattori, terreni, assumere braccianti...ma ooohhh! Mia mamma da bambina, mia nonna e mia bisnonna hanno sempre seminato il mais a mano, un chicco alla volta, chinandosi ogni volta, hanno sempre buttato il "sale" a mano, su una pianta alla volta, chinandosi ogni volta. Esiste una maniera per farsi DAVVERO "da soli"?
Buona sera,
parte dei quesiti che tu poni dovresti già conoscere la risposta, comunque di seguito provvederò a rispondere alle tue domande:
1) puoi ampliare la tua partita iva con l'aggiunta del codice ateco secondario per l'azienda agricola e tenere due distinte contabilità
2) ci sono possibilità e opportunità di finanziamento per partire con quasi 0 €
3) per quanto concerne il primo punto parlane col tuo commercialista per valutare la possibilità di ampliamento della partita iva con codice ateco secondario azienda agricola in regime agevolato sotto i € 7.000