Partecipazione alla ristrutturazione di un edificio rurale

Salve, io ho un edificio rurale che utilizzo come deposito per attrezzature agricole che sono in comunione di beni con un altro agricoltore. Avendo necessità di ristrutturarne il tetto volevo sapere se esiste una normativa per la quale si possa chiedere una percentuale, all'altro, pur non essendo proprietario dell'edificio in quanto usufruisce di un servizio gratuito. Grazie.

scusa, ma il proprietario dello stabile << sulla carta >> chi è

ciao

Sono solamente io... ci siamo divisi e a me è toccato l'edificio ma le attrezzature sono in comune.

non credo che esista: il propietario sei tu. un lavoro di miglioramento strutturale aumenta il valore del fabbricato, quindi ci guadagni solo tu. le macchine se erano a riparo prima e lo sono tutt'ora non hanno nessun vantaggio. se vendi il fabbricato dopo che il tuo socio ha messo metà del capitale l'aumento di valore te lo intaschi solo tu.
semmai giocatela dicendogli che lui lo deve mantenere pulito ed efficiente.

se non trovi giusto che si utilizzi il fabbricato che è solo tuo, allora devi fare un contratto di affitto tra te proprietario e voi due, società di fatto, e lui ci mette la sua metà nel pagare l'affitto al proprietario.

ciao

Quanto potrei far pagare al mese per l'affitto? E se non ci sta cosa devo fare? Grazie.

potresti provare a chiedere se in zona c'è qcn che affitta capannoni artigianali simili, è un ottimo riferimento.
se non ci sta devi dirgli che qualcuno te l'ha chiesto in affitto e stai aspettando la chiamata da costui per mettersi d'accordo e capire che cifra chiedergli, così gli dici che stai chiedendo in giro per capire che cifre girano... e gli racconti a chi hai chiesto!
e comunque mi sembra giusto che ti fai dare qualcosa, a rimetterci sei davvero tu!
ciao

saulo, non credo che la cosa sia così semplice, e credo che le notizie che ci sono state fornite non siano complete per fornirci un quadro generale dal quale trarre dei riferimenti precisi.

non sappiamo come mai lui sia proprietario dello stabile e le macchine siano in socetà, oppure dell' altro, non sappiamo se sia una eredità con lascito scritto, e con condizioni vincolanti, oppure pendenti, non sappiamo da quanti anni sia in uso questo accordo, ecc.ecc.

ciao

non sono d'accordo. la provenienza dei beni, sia immobili che le macchine, non modifica la situazione: il fabbricato è di uno e le macchine di entrambi... mi sembra chiaro.

se poi l'altra parte ha qualcosa da mettere sul piatto della bilancia lo faccia, ma sta di fatto approfittando di un possesso di una sola delle parti, che potrebbe benissmo affittare il fabbricato a qualcun altro e nessuno glielo impedisce.

amici sono amici, affari sono affari, se si mescolano nn si capisce più cosa è giusto e c'è chi approfitta.

La divisione è stata fatta da qualche mese ora si sta discutendo la fase amministrativa. Per le attrezzature si pensa di lasciarle assieme in quanto servono ad entrambi, ma di stipulare degli accordi scritti per la manutenzione delle stesse. Io subentro nell'azienda in società insieme a mio padre; prima l'azienda era gestita in comunione di beni con suo fratello.

in effetti la descrizione della vicenda non è molto chiara