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Oscar green coldiretti. Quale partita IVA adottano?

12/12/2015, 3:16

Salve,
leggo spesso notizie di imprenditori agricoli che producono cose che apparentemente non c'entrano nulla con l'agricoltura. Addirittura la Coldiretti ha messo su un festival per premiarli e cioé il cosí detto "Oscar Green".
C'è chi fa tavolini dalle pale di fico d'India.
C'é chi fa colori a matita dalle vinacce.
C'è chi fa saponette detergenti dall'olio.
C'è chi fa spugne da bagno dalle zucchine.
C'è chi fa "zucche" di Halloween dalle arance ecc...

Quello che vi chiedo é: ma questi agricoltori hanno la partita IVA solo per fare gli agricoltori, o hanno aperto (non so se esiste) una partita IVA "mista" fra l'agricoltore e l'artigiano?

Se ad esempio io so fare "fiscaletti" (uno strumento musicale) da una canna di fiume e li volessi vendere... Il fiscaletto sarebbe un prodotto agricolo? Basterebbe la mia partita Iva da coltivatore diretto per poterli vendere?

PS. Sono già andato a chiedere alla coldiretti dove sono iscritto e non hanno saputo darmi risposta

Re: Oscar green coldiretti. Quale partita IVA adottano?

12/12/2015, 10:55

Si, in teoria quelle che tu dici sono da considerare attività connesse all'agricoltura (trasformazione, commercializzazione).
Secondo la legge italiana le attività principali sono pesca, allevamento e agricoltura.
Mentre le attività connesse (per le quali si paga una tassazione uguale a quelle principali) sono : fattoria didattica, agriturismo, trasformazione dei prodotti agricoli, vendita diretta, commercializzazione, ecc ecc....

Ora la domanda è : alla fine anche la Barilla o la Ferrero trasforma prodotti agricoli, tuttavia devono pagare le tasse come industrie, ovvero hanno una delle piu' alte tassazioni al mondo. (mentre in agricoltura è una tassazione piu' che gestibile, e questo è il motivo principale per cui ci sono pochi fallimenti in agricoltura).
Come fanno molte industrie a sopravvivere in questo contesto? Delocalizzano all'estero.

Trovi tutto questo profondamente ingiusto, al limite dell'assurdo? Sinceramente io penso che tutto questo sia assurdo.
Però siamo in Italia, questa è la situazione e se uno vuole lavorare qui deve trovare un modo per conviverci.
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