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Oscar green coldiretti. Quale partita IVA adottano?
Autore |
Messaggio |
Zar
Iscritto il: 08/11/2015, 2:39 Messaggi: 38 Località: Monreale (Pa) - Sicilia
Formazione: Liceo scientifico
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Salve, leggo spesso notizie di imprenditori agricoli che producono cose che apparentemente non c'entrano nulla con l'agricoltura. Addirittura la Coldiretti ha messo su un festival per premiarli e cioé il cosí detto "Oscar Green". C'è chi fa tavolini dalle pale di fico d'India. C'é chi fa colori a matita dalle vinacce. C'è chi fa saponette detergenti dall'olio. C'è chi fa spugne da bagno dalle zucchine. C'è chi fa "zucche" di Halloween dalle arance ecc...
Quello che vi chiedo é: ma questi agricoltori hanno la partita IVA solo per fare gli agricoltori, o hanno aperto (non so se esiste) una partita IVA "mista" fra l'agricoltore e l'artigiano?
Se ad esempio io so fare "fiscaletti" (uno strumento musicale) da una canna di fiume e li volessi vendere... Il fiscaletto sarebbe un prodotto agricolo? Basterebbe la mia partita Iva da coltivatore diretto per poterli vendere?
PS. Sono già andato a chiedere alla coldiretti dove sono iscritto e non hanno saputo darmi risposta
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12/12/2015, 3:16 |
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davidefriuli
Iscritto il: 30/12/2014, 12:50 Messaggi: 39
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Si, in teoria quelle che tu dici sono da considerare attività connesse all'agricoltura (trasformazione, commercializzazione). Secondo la legge italiana le attività principali sono pesca, allevamento e agricoltura. Mentre le attività connesse (per le quali si paga una tassazione uguale a quelle principali) sono : fattoria didattica, agriturismo, trasformazione dei prodotti agricoli, vendita diretta, commercializzazione, ecc ecc....
Ora la domanda è : alla fine anche la Barilla o la Ferrero trasforma prodotti agricoli, tuttavia devono pagare le tasse come industrie, ovvero hanno una delle piu' alte tassazioni al mondo. (mentre in agricoltura è una tassazione piu' che gestibile, e questo è il motivo principale per cui ci sono pochi fallimenti in agricoltura). Come fanno molte industrie a sopravvivere in questo contesto? Delocalizzano all'estero.
Trovi tutto questo profondamente ingiusto, al limite dell'assurdo? Sinceramente io penso che tutto questo sia assurdo. Però siamo in Italia, questa è la situazione e se uno vuole lavorare qui deve trovare un modo per conviverci.
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12/12/2015, 10:55 |
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