mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
22/03/2013, 21:03
Buona sera ! Scusate sono nuovo e mi pare di aver capito che il posto giusto per la mia domanda è questo : Io sono disoccupato.Vorrei fare il coltivatore diretto. Però per 4 mesi l'anno vorrei essere dipendente notturno in un albergo. Posso mantenere la mia qualifica piena di coltivatore diretto, nonostante la stagione da dipendente ? Grazie mille !
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
24/03/2013, 12:57
Invece che coltivatore diretto dovresti iscriverti come Imprenditore Agricolo Professionale che ti permetterebbe di fare un altro lavoro: l'importante è che sia il tempo che il reddito derivanti dall'attività agricola rappresentino almeno il 50% rispetto al tempo ed al reddito derivanti dall'altra attività agricola...in poche parole l'attività agricola deve essere prevalente rispetto all'altra attività lavorativa.
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
24/03/2013, 16:29
Si, Grazie per la risposta. però, guardando in prospettiva , ho pensato che gli aiuti di stato siano riservati più ai CD che agli IAP. Est una idea sbagliata ?
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
27/03/2013, 18:03
Grazie, Apprendo per le tue dritte. Sono andato alla Coldiretti e m'hanno detto che devo sempre dimostrare che il mio reddito è composto per almeno il 50 % dalla attività agricola. Questo lo capirei . Però, sino a 10.000 Euro di reddito percepito in attività extra agricola , tale percentuale non importa. Cioè, se incasso dal lavoro dipendente esempio 9.500 euro e dalla attività agricola 700 (settecento ) euro, continuo ad essere a tutti gli effetti un coltivatore diretto. Io abito ed opero in Sardegna. Tu come la vedi ? Grazie in anticipo e grazie comunque.
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
28/03/2013, 16:48
... mi aggiungo comunque al quesito, dato che condivido una curiosità simile!
Se uno non riuscisse a stare nel limite del reddito prevalente (sia come CD che come IA), cosa gli rimane da fare? Gli è letteralmente impedito di coltivare? O può farlo informalmente, e se si a quali inconvenienti va incontro?
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
29/03/2013, 11:14
falife ha scritto:Grazie, Apprendo per le tue dritte. Sono andato alla Coldiretti e m'hanno detto che devo sempre dimostrare che il mio reddito è composto per almeno il 50 % dalla attività agricola. Questo lo capirei . Però, sino a 10.000 Euro di reddito percepito in attività extra agricola , tale percentuale non importa. Cioè, se incasso dal lavoro dipendente esempio 9.500 euro e dalla attività agricola 700 (settecento ) euro, continuo ad essere a tutti gli effetti un coltivatore diretto. Io abito ed opero in Sardegna. Tu come la vedi ? Grazie in anticipo e grazie comunque.
La vedo che per me è una gran boiata mai sentito di questo limite al di sotto del quale, una condizione stabilita per legge come quella della prevalenza del reddito, non sia valida...a meno che le Regioni non possano stabilire loro questo tipo di condizioni, non so. Dovresti farti spiegare da dove arriva tale limite...ma ragionando confermo la teoria della boiata per me perché essere "coltivatore diretto" significa iscriversi all'INPS e versare i contributi...e secondo loro uno che da una attività non agricola guadagna il 90% del suo reddito può, poi, iscriversi come coltivatore diretto su quel misero 10% di reddito derivante dall'attività agricola e pagare i contributi?! Mah? Falife tienimi aggiornato su sta cosa sono curioso.
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
29/03/2013, 11:19
take4jazz ha scritto:... mi aggiungo comunque al quesito, dato che condivido una curiosità simile!
Se uno non riuscisse a stare nel limite del reddito prevalente (sia come CD che come IA), cosa gli rimane da fare? Gli è letteralmente impedito di coltivare? O può farlo informalmente, e se si a quali inconvenienti va incontro?
Non può diventare ne IAP ne CD ma nessuno gli impedisce di coltivare, sarà semplicemente uno che ha un altro lavoro e versa già i suoi contributi INPS per quel lavoro e, in ambito agricolo, sarà semplicemente un imprenditore agricolo ai sensi dell'art. 2135 del codice civile.
Re: mantenimento della qualifica di coltivatore diretto
29/03/2013, 15:31
Apprendo ha scritto:
take4jazz ha scritto:... mi aggiungo comunque al quesito, dato che condivido una curiosità simile!
Se uno non riuscisse a stare nel limite del reddito prevalente (sia come CD che come IA), cosa gli rimane da fare? Gli è letteralmente impedito di coltivare? O può farlo informalmente, e se si a quali inconvenienti va incontro?
Non può diventare ne IAP ne CD ma nessuno gli impedisce di coltivare, sarà semplicemente uno che ha un altro lavoro e versa già i suoi contributi INPS per quel lavoro e, in ambito agricolo, sarà semplicemente un imprenditore agricolo ai sensi dell'art. 2135 del codice civile.
Saluti
Grazie per la risposta! In ogni caso, essere in una condizione simile quali svantaggi può comportare rispetto a quella di uno IAP o CD? A parte il discorso dell'INPS.. Agevolazioni mancanti? diritti minori?