Buongiorno!
è tutto il pomeriggio che navigo in internet in cerca di informazioni e finalmente ho trovato questo bel forum! Avrei questo quesito da sottoporvi: mia mamma ha ereditato un fondo agricolo che fino ad oggi era in affitto al fratello: da quest'anno suo fratello non vuole più rinnovare il contratto di affitto e quindi mia mamma, che a suo tempo era stata collaboratrice agricola e che adesso è in pensione, si trova a dover affittare a qualcun altro il fondo (con problemi eventuali di prelazione in caso di vendita) o ad aprirsi partita iva. Nel secondo caso quali sarebbero le procedure da seguire? Può iscriversi come coltivatrice diretta anche se in pensione e anche se in realtà il fondo sarà poi lavorato da terzisti? Se non si iscrive come coltivatrice diretta che altre possibilità ci sono? Ovviamente i contributi sull'incolto (il terreno è seminativo) li danno solo ai coltivatori diretti?
Grazie mille! Lavinia

Cara Lavinia,
onestamente non ho ben compreso il senso della Tua.
Per risponderTi dovrei comprendere alcune circostanze:
a) a chi appartiene il fondo in oggetto
b) chi ha svolto precedentemente l'attività agricola
c) chi intende continuare l'attività agricola

Ciao Ivano!
il fondo appartiene a mia mamma e è in affitto a mio zio. Da quest'anno mio zio non intende rinnovare l'affitto.
mia mamma intende continuare l'attività agricola ma il quesito è in che modo continuarla.
Le possibilità sono due:
1. che mia mamma affitti il fondo a un altro
2. che apra partita iva...
Nel secondo caso che procedure si devono seguire?
Può iscriversi ai coltivatori diretti anche se è in pensione visto che è stata collaboratrice agricola?
Se non si iscrive ai coltivatori diretti, deve iscriversi al registro delle imprese agricole?
Grazie ciao lavinia

Cara Lavinia,
prima di rispondere dovrei ancora sapere che tipo di contratto vi fosse fra Sua madre e Suo zio ed inoltre se Suo zio fosse coltivatore agricolo oppure no e se si di che tipo.
Inoltre Sua madre intende concedere il locazione in maniera professionale oppure no? Altrimenti (se cioè no) nulla esclude (in ipotesi, salvo eccezioni) la concessione magari a titolo di comodato a terzi oppure anche usarlo Lei stessa. Voglio dire, in altre parole, che la legge non obbliga necessariamente la stipulazione di un contratto agrario oppure l'iscrizione in uno specifico registro e/o albo nell'ipotesi di sfruttamento di un fondo agricolo.
Preventivamente Sua madre si dovrebbe chiarire le idee sulle finalità che intende raggiungere ed inoltre sulla durata della concessione ecc ecc

Quindi mia mamma, in qualità di privato, potrebbe coltivare il fondo agricolo o farlo lavorare da terzisti e poi vendere il raccolto al consorzio agrario senza avere partita iva o figurare come impresa agricola? Sostanzialmente a fini fiscali è come se avesse un reddito da fondo agricolo senza dover avere un regime iva ( un po' come gli affitti delle case…).
Sarebbe la cosa più semplice!

In ogni caso, mio zio è coltivatore diretto e tra loro c'è un contratto di affitto ( non so di che tipo sia... ce ne possono essere di più tipi...?)
Cosa si intende per locazione professionale? è quella ai sensi della legge dell' '82 sui contratti agricoli... Ci sono altri tipi di locazione?
Lavinia

Ciao Lavinia,
scusami se mi intrometto. Mi sembra che la questione sia un po' complessa e che abbisogni di un'analisi dettagliata della documentazione, che non è possibile fare a distanza. Ti consiglio di rivolgerti a un legale di fiducia o magari anche solo a un'associazione di categoria (CIA, coldiretti, ecc.).
Ciao, Marco