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agricola45
Iscritto il: 05/08/2013, 11:51 Messaggi: 5
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Buongiorno, sono nuova al forum. Dopo la morte di mio padre iscritto IAP forse sarà necessario che prenda io il certificato. Poichè sono già titolare di pensione (che non rientra nel limite di reddito) ma anche di redditi da locazione sicuramente maggiori al reddito agricolo, inoltre già pensionata, quindi non attività prevalente, come posso ovviare x non cessare l'azienda paterna? Grazie a chi possa rispondere genericamente prima di rivolgermi a notai, commercialisti...
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05/08/2013, 12:04 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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mancano delle info.. quindi terreni/animali che gestiva il padre ora li gestisci tu e hai una p.iva agricola? La risposta è no, non è necessario che tu acquisisca la qualifica. a maggior ragione se non devi acquistare terreni, costruire in area agricola o semplicemente per la riduzione dell'IMU. perchè ti interessa acquisire la qualifica IAP?
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06/08/2013, 18:03 |
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agricola45
Iscritto il: 05/08/2013, 11:51 Messaggi: 5
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ok, trattasi di società agricola s.s. x la quale entrambi i soci costituenti sono deceduti, ora ci sono i cinque figli (2+3) ma che hanno tutti attività indipendenti, la società serve x vendere vino ed olio (non imbottigliato), non abbiamo più animali, e serve x poter incaricare ditte specializzate x il mantenimento delle viti ed olivi... nessuno di noi si dedica all'agricoltura in maniera prevalente.. ma la terra è tanta. Io ad esempio sono già pensionata, e ci hanno detto che qualcuno con IAP è indispensabile x poter proseguire...(no acquisire terreni, no costruire, la riduzione IMU invece l'abbiamo)... Grazie
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06/08/2013, 18:26 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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Bene, la necessità di acquisire la qualifica allora non la vedo, potete stare tranquilli. Anche perchè costringe a versare ANCHE i contributi agricoli. Voi potete affidare i lavori ad aziende esterne, siete una società agricola a tutti gli effetti.
Come ti ripeto, e come potrai leggere da numerosi forum presenti sul sito, la qualifica di IAP serve per avere delle agevolazioni in situazioni in cui si costruisce o si acquista e implica l'iscrizione all'INPS e il versamento dei contributi. la società che gestisce i terreni e le coltivazione esercita l'attività agricola e lo può fare senza essere IAP.
Anche perchè di fatto non lo siete, chi dei soci dedica più del 50% del tempo all'attività agricola avendo già un'altra occupazione? nessuno!
potete dormire sonni tranquilli perchè potete continuare a gestirla cosi, perchè hanno tutti un'altro lavoro e persino perchè la terra è tanta! ciao
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06/08/2013, 18:54 |
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agricola45
Iscritto il: 05/08/2013, 11:51 Messaggi: 5
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grazie mille x ora, approfondirò con chi di dovere.... ultimo dubbio, forse serve x impianto nuovo vigneto già approvato (con contributi comunitari)? In tal caso? Il tutto x farsi un'idea da profana del settore e con molti dubbi in proposito? Di nuovo grazie...
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06/08/2013, 19:30 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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Non credo nel senso che se è già approvato, cioè hai già i diritti allora quelli nn sono persi, se la società ha cambiato la ragione sociale e la partita iva allora c'è della burocrazia da fare entro la primavera dell'anno prossimo. altrimenti c'è solo da spettare la prossima PAC 2014-2020, a settembre il ministero avrà deciso cosa prevede per la OCM Vitivinicolo. Sono tantissime le cose da sapere in agricoltura, ma una alla volta... ciao
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07/08/2013, 0:18 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Il tuo babbo non si faceva aiutare da una associazione agricola per la burocrazia? vai lì oppure cercane una tu, ma lascia perdere notai e commercialisti
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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07/08/2013, 2:02 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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Io non sono d'accordo.. le associazioni sono sindacati di categoria.. commercialisti e fiscalisti sono degli esperti. sono due cose diverse. nel vostro caso, non essendo voi agricoltori e non avendo esperienza nel settore è certamente meglio il consulente, perchè oltre a rispondere del proprio lavoro questi fornisce la propria consulenza in modo mirato a seconda delle esigenze del cliente. Lasciate perdere le associazioni, la materia è vasta e un bravo consulente vi può supportare.
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07/08/2013, 10:08 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Saulo ha scritto: Io non sono d'accordo.. le associazioni sono sindacati di categoria.. commercialisti e fiscalisti sono degli esperti. sono due cose diverse. nel vostro caso, non essendo voi agricoltori e non avendo esperienza nel settore è certamente meglio il consulente, perchè oltre a rispondere del proprio lavoro questi fornisce la propria consulenza in modo mirato a seconda delle esigenze del cliente. Lasciate perdere le associazioni, la materia è vasta e un bravo consulente vi può supportare. Capisco che abbia una categoria da proteggere, ma purtroppo attualmente le associazioni di categoria, lungi dallo svolgere qualche compito sindacale, sono per lo più burocrati, longa manus delle istituzioni, che prima centralizzavano le attività e forse costavano meno di ora, ora l'aumento delle regole ha fatto lievitare anche il numero dei burocrati, in libera professione e non, che 'mangiano' sul lavoro degli agricoltori, mi scuso se con questa affermazione ferisco la sensibilità di qualcuno, ma la burocrazia ci sta strangolango lentamente e non solo in termini economici, ma anche in quelli, un esempio per tutti: la relazione aziendale che devi presentare agli organi preposti, che paghi e che non ho mai capito perchè non si possa fare da soli, ossia l'ho capito, stipendiare una categoria libero professionale che altrimenti sarebbe a spasso. Naturalmente NON mi riferisco a quei professionisti che lavorano in campo, che aiutano a migliorare qualitativamente la produzione ecc ecc... ossia agronomi e quant'altro, mi riferisco a quelli che stanno dietro ad una scrivania e non sanno nemmeno com'è fatto un filo d'erba. Quindi continuo a consigliare la signora di riallacciare il filo con la associazione che certamente il suo babbo avrà avuto per gli adempimenti burocratici, fatto questo primo step e capito la consistenza dell'azienda a tutti i livelli, allora se crede potrà avvalersi di un libero professionista. Scusate l'acidità, ma faccio questo mestiere da 40 anni e forse sono arrivata ad essere stufa.
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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07/08/2013, 10:32 |
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Saulo
Iscritto il: 27/02/2011, 12:54 Messaggi: 457 Località: Bergamo
Formazione: laurea scienze agrarie
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No io non sono d'accordo, proprio per questo non condivido l'idea di consigliare l'associazione di categooria, che ha istituito i vari sportelli burocratici per mantenere le proprie strutture.. quella è la burocrazia insana. la differenza è che il consulente esiste perchè ti risolve una situazione critica e momentanea: tu vai li e lui ti dice cosa devi fare. l'associazione invece ha sportelli per il semplice funzionamento aziendale, che si traducono in sostentamento a uffici e personale, moltiplica il costo di una pratica per il numero di pratiche e quelli sono fondi sicuri e costanti. il consulente dopo che ti ha indicato cosa devi fare finisce li. quindi la tua idea sui consulenti è sbagliata. PS Non so di che relazione parli, nn mi sembra tu abbia approfondito molto , .. quindi per questo aspetto la tua esperienza è pari a 40-40! attendo approfindimenti!
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07/08/2013, 11:03 |
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