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info impresa familiare 
Autore Messaggio

Iscritto il: 13/09/2008, 14:43
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Località: ugovizza (ud)
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Ciao a tutti!
Avrei bisogno di una vostra consulenza... :geek:
Mia moglie tramite la coldiretti è stata iscritta in azienda come collaboratore familiare ai fini INPS e da quando siamo sposati a tutt'oggi abbiamo regolarmente pagato i vari bollettini.
Oggi il commercialista mi dice che finché non faccio un atto notarile, in realtà mia moglie non fa parte dell'impresa familiare e che nemmeno la coldiretti avrebbe dovuto iscriverla...
Se uno mi dice che è tutto apposto, l'altro mi dice l'esatto contrario!
Inoltre se facessi questo benedetto atto notarile, se un domani volesse accedere a contributi dedicati ai giovani ne avrebbe comunque diritto o no?
E se io volessi ritirarmi dall'attività, lei poterbbe portarla avanti senza fare corsi e prendere attestati? teoricamente la P. I. sarebbe la stessa....
Quindi????? :roll:
Qualcuno sa spiegarmi? :?

PS. ma è obbligatorio fare questa benedetta impresa familiare? secondo il commercialista si. a noi interessa solo essere in regola e pagare l'INPS...


27/03/2009, 19:26
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Iscritto il: 16/02/2009, 14:33
Messaggi: 51
Località: Prov. Rieti
Formazione: Perito
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Ciao, anch'io ero interessato all'impresa familiare e mi sono informato sul web in merito... ti metto un po di notizie:


L'impresa familiare, disciplinata dall'art. 230 bis c.c., pur vedendo la partecipazione di più soggetti oltre al titolare, è assoggettata al medesimo trattamento giuridico dell'impresa individuale.
Nell'impresa familiare la responsabilità sulle operazioni aziendali ricade esclusivamente in capo al titolare dell'impresa. In questa forma di impresa possono collaborare in modo continuativo all'esercizio dell'attività, in virtù di un specifico accordo/contratto, il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo.
I familiari collaboratori hanno diritto al mantenimento nell'ambito familiare, a partecipare agli utili (nella misura massima del 49%), ai beni con essi acquistati e agli incrementi aziendali, in proporzione alla qualità e quantità del lavoro prestato.
Le decisioni riguardanti l'impiego degli utili, la gestione straordinaria, gli indirizzi produttivi e la cessazione dell'attività sono adottate a maggioranza dei familiari partecipanti.
L'impresa familiare conserva il trattamento e la natura di impresa individuale, il reddito confluisce nella dichiarazione dell'imprenditore assoggettata all'IRPEF.
La quota di reddito attribuibile ai collaboratori non può superare complessivamente il 49% dell'ammontare del reddito risultante dalla dichiarazione annuale dell'imprenditore.
I redditi dell'impresa familiare non possono essere attribuiti ai familiari che prestano la loro attività nella famiglia e non nell'impresa. L'impresa è soggetta all'IRAP.


L'impresa familiare va costituita presso un notaio con scrittura privata autenticata o con atto pubblico da cui deve risultare l'attività esercitata dal titolare, gli estremi dei familiari collaboratori, nonché il relativo grado di parentela e la quota di partecipazione agli utili, che è proporzionale alla quantità e qualità del lavoro prestato. È necessario inoltre:

- denuncia all'Ufficio Unico delle Entrate entro 30 giorni dall'inizio dell'attività;
- iscrizione nel registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della provincia in cui l'impresa ha sede legale.

La costituzione di impresa familiare può derivare da una ditta individuale già esistente o, viceversa, può essere contestuale all'inizio dell'attività dell'impresa.
La costituzione dell'impresa familiare" presuppone - ai sensi e per effetto delle vigenti discipline civilistica (art. 230 bis C.C.) e fiscale (art. 5 DPR 29 settembre 1973 n. 597 ed ora art. 5 DPR 22 dicembre 1986 n. 917 - T.U.I.R.) - che i "familiari" iscritti nella impresa stessa svolgano la loro attività con carattere di abitualità e di prevalenza.
In particolare, i collaboratori "familiari", sono obbligati all'iscrizione nelle gestioni di appartenenza (salvo non si sia in presenza di rapporto societario o di lavoro subordinato), con il conseguente versamento dei relativi contributi.

ciao


27/03/2009, 19:48
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Iscritto il: 13/09/2008, 14:43
Messaggi: 860
Località: ugovizza (ud)
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ciao
grazie andrea..
il problema potrebbe nascere dopo in caso decidessi di mollare l'azienda e metterla a nome della moglie.
c'è chi dice che potra usufruire dei contributi impresa giovani e c'è chi dice il contrario..
non ci capisco piu nulla mi sono perso in questo corri corri di corridoi :evil:
ogni ufficio racconta la sua ,ma che si decidano cosa dire e non farmi rinco......... :evil: :twisted: :evil:

ciao peter


28/03/2009, 8:11
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