Ciao a tutti,

vorrei cominciare piccola attività di produzione per vendita piccoli ortaggi in casa, ho una stanza libera, in regime di esonero. Ho fatto multiple ricerche per avere lumi e pararmi la "schiena" dai burocrati italici. Che voi sappiate, la legge menziona tale fattispecie? Ho obblighi particolari? Penso a discorsi tipo HACCP etc.
Parlo di produzione e vendita in casa (al massimo consegna a domicilio).

Grazie

Matteo

Essere in regime di esonero IVA non ti esonera dal pagamento di contributi, ecc.
E dovresti informarti se può rientrare nelle attività agricole.

A parte il discorso contributi (sto parlando di regime di esonero, giornate lavorative, etc., si parla di una "nicchia ecologica" prevista dal legislatore, quindi tutto a norma!), mi riferivo ad HACCP, soprattutto, o se a qualcuno venissero in mente altri aspetti...

Scusa, ma se chiedo qui è proprio per capire se rientra nelle attività agricole. Fermo restando che l'ordinamento italiano, di tipo continentale, disciplina anche le volte che posso andare in "ritirata", mi chiedo allora se le colture in idroponica (fatte in capannoni, al chiuso, con luce artificiale) siano attività agricola!
Ora, se coltivare un fondo (2135 cod civ) per la produzione, mi fa diventare un imprenditore agricolo, ora, quel fondo, può essere costituito anche da substrato contenitori.
A mio parere (ma son qui a chiedere lumi) potrebbero esserci questioni di igiene (visto l'ambiente casalingo), ma vien da ridere perchè si parla di substrato, niente terra, ambiente molto più controllato. Parliamo di ortaggi: dal campo posso venderli senza HACCP, indoor mi serve?

Mi spiace per il tono, ma sto avendo conferme in questi giorni di come in questo paese vogliano che lavoriamo per mantenere 2 milioni e mezzo di burocrati statali (che la burocrazia non esiste, esistono i burocrati), che devono vievere, e hanno famiglia, quindi sono un po' nervoso...

Grazie

Matteo

Hai già esperienza nella coltivazione?

sì, ma perdona, cosa centra?

il D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228 (Legge di orientamento in agricoltura), ha modificato l’articolo 2135 del codice civile, il quale dispone, nell’attuale formulazione, che “Per coltivazione del fondo, selvicoltura e per allevamento di animali si intendono le attività dirette alla cura e allo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine”. Da un punto di vista civilistico, quindi, l'idroponica rientra nella definizione di attività agricola poiché l'utilizzo obbligatorio di un fondo non è necessario.

Da un punto di vista igienico sanitario naturalmente i locali devono rispettare la normativa che li riguarda. Dubito però che la stanza di una casa possa essere adibita alla coltivazione di ortaggi (anche se in idroponica). Informati anche presso il Comune.

Saluti

Scusa, ho visto solo ora. La mia domanda era legata al fatto che ho dei dubbi sul fatto che una coltivazione di questo tipo, ammesso che sia consentita, possa avere dei vantaggi economici accettabili. Saluti e buona fortuna

2 milioni e mezzo di burocrati? a me sembra una stima prudenziale, a me risultano 4-5 milioni