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ha senso diventare Coltivatore diretto se..

11/01/2011, 17:11

Buongiorno, ho letto vari post sull'argomento ma non mi sono fatto delle idee chiare, spero nel vostro aiuto.
Premesso che:
- possiedo 40 are di terreno agricolo seminativo classe 2
- ho 30 anni, sposato, sono un piccolo imprenditore nel settore informatico
- il lavoro che svolgo richiede una piccola parte del mio tempo, mia moglie lavora solo 6 ore a settimana come educatrice
- ho già una casa di mia proprietà
- per 7 anni ho prestato le mie braccia al lavoro agricolo o boschivo; ho una laurea ma non ho alcun titolo nel settore agrario
Vorrei:
- adibire il terreno ad orto e (forse) apicoltura
- costruire una struttura abitabile ove trasferirmi nella bella stagione (in comune mi han detto che "se fossi" coltivatore diretto potrei edificare una superficie di 120mq)
Cosa mi manca e cosa desidero:
-la qualifica necessaria all'edificazione dello stabile rurale
Esclusioni o inclusioni:
- sono economicamente autosufficente l'attività agricola è per pura passione
- se fosse necessario il nome del CI potrebbe essere quello di mia moglie
- non voglio costruirmi "la casa" ma costruire una abitazione adatta alla campagna si
- non mi interessa accatastare la costruzione per eventuale plusvalore
- la costruzione vorrebbe essere in laterizio e legno, non un prefabbricato o case-mobili
Vi chiedo:
-quali costi e obblighi richiede il diventare CI e se ci sono controindicazioni essendo già lavoratore autonomo iscritto all'INPS come imprenditore-commerciante (basta fare il corso regionale e iscriversi alla Coldiretti?)
- consideriamo che l'alternativa sarebbe comprare un lotto edificabile con terreno adiacente ma questo comporterebbe una spesa di 80.000-120.000 ulteriore
Grazie

Re: ha senso diventare Coltivatore diretto se..

11/01/2011, 17:33

Ora, rimandatoci da una altro post leggo:
http://www.agraria.org/estimo%20economia/marnotiz.htm
Il terreno cui il fabbricato è asservito deve essere non inferiore ad 1 ettaro e censito al catasto terreni (per le colture specializzate non inferiore a 3000 mq.) e trovarsi nel comune del fabbricato o in comuni confinanti;[...]
la ruralità è subordinata all'ulteriore condizione che i fabbricati non superino:
i 5 vani catastali +1 vano per ogni abitante oltre il primo;
gli 80 mq. + 2° mq. per ogni abitante oltre il primo;

Questo va a contrapporsi con quanto dettomi in comune dal geometra dell'ufficio tecnico

Re: ha senso diventare Coltivatore diretto se..

11/01/2011, 19:23

nagsul ha scritto:Buongiorno, ho letto vari post sull'argomento ma non mi sono fatto delle idee chiare, spero nel vostro aiuto.
Premesso che:
- possiedo 40 are di terreno agricolo seminativo classe 2
- ho 30 anni, sposato, sono un piccolo imprenditore nel settore informatico
- il lavoro che svolgo richiede una piccola parte del mio tempo, mia moglie lavora solo 6 ore a settimana come educatrice
- ho già una casa di mia proprietà
- per 7 anni ho prestato le mie braccia al lavoro agricolo o boschivo; ho una laurea ma non ho alcun titolo nel settore agrario
Vorrei:
- adibire il terreno ad orto e (forse) apicoltura
- costruire una struttura abitabile ove trasferirmi nella bella stagione (in comune mi han detto che "se fossi" coltivatore diretto potrei edificare una superficie di 120mq)
Cosa mi manca e cosa desidero:
-la qualifica necessaria all'edificazione dello stabile rurale
Esclusioni o inclusioni:
- sono economicamente autosufficente l'attività agricola è per pura passione
- se fosse necessario il nome del CI potrebbe essere quello di mia moglie
- non voglio costruirmi "la casa" ma costruire una abitazione adatta alla campagna si
- non mi interessa accatastare la costruzione per eventuale plusvalore
- la costruzione vorrebbe essere in laterizio e legno, non un prefabbricato o case-mobili
Vi chiedo:
-quali costi e obblighi richiede il diventare CI e se ci sono controindicazioni essendo già lavoratore autonomo iscritto all'INPS come imprenditore-commerciante (basta fare il corso regionale e iscriversi alla Coldiretti?)
- consideriamo che l'alternativa sarebbe comprare un lotto edificabile con terreno adiacente ma questo comporterebbe una spesa di 80.000-120.000 ulteriore
Grazie

Gentile utente del forum,
non credo che questa sia la sezione più indicata per la Tua questione. Inoltre, mi pare che Tu prima debba chiarirTi le idee e poi capire bene cosa fare. Inoltre, dovresti trovare un reale consulentee della materia
In ogni in bocca al lupo

diventare Coltivatore diretto, quali obblighi?

12/01/2011, 11:31

Provo a riproporre il quesito in forma sintetica:
nagsul ha scritto: -quali costi e obblighi richiede il diventare CD e se ci sono controindicazioni essendo già lavoratore autonomo iscritto all'INPS come imprenditore-commerciante?

Avendo io le caretteristiche di cui sopra, ne sono idoneo?

Re: diventare Coltivatore diretto, quali obblighi?

12/01/2011, 11:41

nagsul ha scritto:Provo a riproporre il quesito in forma sintetica:
nagsul ha scritto: -quali costi e obblighi richiede il diventare CD e se ci sono controindicazioni essendo già lavoratore autonomo iscritto all'INPS come imprenditore-commerciante?

Avendo io le caretteristiche di cui sopra, ne sono idoneo?

Allora gentile utente del forum,
io anche se faccio l'avvvocato amo la terra e la coltivazione. Alla Tua domanda, in astratto, Io direi di si, ovviamennte questa deve essere una scelta che, assieme alla compagna/compagno, dovete sceglere e valutare ben bene. Assieme ad un commercialista esperto della materia, per comprendere come impostare l'attività e poi ad un tecnico edilizio per poter costruire ciò che ambisci. Ti posso solo dire di stare attento
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