Per i trattamenti fitosanitari la regola è scritta nel PAN PIANO D’AZIONE NAZIONALE (PAN) PER L’USO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI. dopo di che ogni regione può legiferare da se inasprendo le cose, non può modificare ciò che c'è nel PAN abilitando pratiche non ammesse nel pan. ciò che può fare la regione è nel PAR. ci sono poi i comuni che possono a loro volta inasprire le cose.
prima domanda.
come sai cosa sta irrorando? scrivi Rogor ma su che base? perchè dici che non potrebbe dare? adiacente quanto? per poter denunciare la cosa devi avere dei dati certi, non supposizioni. quindi ti dovresti documentare bene con foto o filmati
ci sono delle distanze minime da rispettare. queste variano in funzione del sistema di irrorazione usato. ugelli anti deriva consentono l'uso a distanze più ravvicinate di ugelli senza dispositivi anti deriva. le distanze poi variano anche se ci sono pozzi o corsi d'acqua.
chi è predisposto a fare i controlli è L'ATS Agenzia di Tutela della Salute. dovresti sentire loro cosa ti suggeriscono di fare.
comunque sia il pan prevede come zone sensibili ai trattamenti:
■ Parchi e giardini pubblici.
■ Campi sportivi e aree ricreative.
■ Cortili ed aree verdi all’interno di plessi scolastici, scuole
dell’infanzia, asili nido, centri diurni per l’infanzia e parchi
gioco per l’infanzia.
■ Superfici in prossimità di strutture sanitarie e istituti di cura.
ti riporto questo del trentino in cui ci sono riferimenti a pan
http://www.provincia.bz.it/agricoltura-foreste/agricoltura/downloads/Brosch_Abstandsregeln_IT_lowres.pdf