alla cortese attenzione I.C. ...non saprei se rientri nel caso dell'eletrodotto coattivo e pertanto non ho saputo cosa dire a dei ragazzi che mi chiedevano di spiegargli questo caso ... ritenendo utile per tutti e per aiutare questi studenti ...espongo ...un palo della luce con due contatori ...posto nel terreno del vicino i entrambi i proprietari di tali contatori sono limitrofi e titolari di una servitù di passaggio ormai più che ventennale ...ora dopo anni il vicino chiude il passaggio ...per ripristinare la luce .....e successivamente taglia i cavi e li getta ognuno nella proprietà dei suoi due vicini ...possono i danneggiati chiedere il ripristino dello " status quo" ....e chiedere i danni ...oppure debbono attaccare la luce nella loro proprietà ???? ....nell'attesa porgo cordialità
Forse può richiedere che le stesse siano interrate se gli danno fastidio, ma non interromeperle definitivamente, ci sono delle leggi che regolamentano il tutto....
Non sono legale ma un parere lo sparo pure io per esperienza sul campo sulla parte puramente elttrica L'ente erogatore uno solo fino a poco tempo fa aveva il diritto di attraversare con impianti di "pubblica utilità" quindi le reti proprietà private ma non aveva nessun diritto di installare delle parti di impianto di terzi a casa d'altri (vedi i contattori e i cavi che dal contattore andavano alle proprietà private) quindi tutto questo si è svolto in difformità alle norme dell'ente di distribuzione,quelle di legge sulla sicurezza, e quelle del buon senso, probabilmente con l'assenso del proprietario del terreno ora inferocito
Non so se sono nati dei diritti e questo lo lascio al legale ma pensare di avere il contattore a casa di terze persone mi fa rabbrividire per quante controindicazioni ci sono azzardo anche che il vicino tranciando i cavi abbia comunque commesso una prepotenza se questo non è avvenuto dopo contenzioso legalmente impugnato
un consiglio - un mio parente ha comprato un bosco gravato da servitù di elettrodotto media potenza enel distribuzione - elettrodotto che è sul quel terreno da 30 anni - nell'atto dal notaio sia lui come compratore che il venditore non hanno scritto niente della servitù di elettrodotto (ne il professionista che ha fatto la relazione tecnica nomina l'elettrodotto) - il parente acquirente voleva capire come "gestire" come "dialogare" con enel distribuzione, titolare / beneficiaria di questa servitù - ha provato anche a mezzo avvocato chiedendo copia dell'atto di servitù ma Enel Distribuzione si rifiuta di darne copia accampando la scusa che l'atto è tra Enel e un terzo quindi non lo fa vedere - il precedente proprietario non ritrova l'atto quindi questo parente si ritrova una servitù senza sapere come è regolata - nessuno cerca la guerra legale con enel, ma possono rifiutarsi di fare vadere l'atto che fa nascere una servitù su un terreno privato??? se ulteriore indicazioni occorre fare riferimento alle norme generiche del codice civile ? è possibile recintare il terreno dando ad enel le chiavi di accesso? che consigli e/ esperienze potete avere?
Si intima ad Enel di togliere l'elettrodotto !! Nella risposta di rifiuto enel dovrà citare l'atto con cui detiene il diritto di servitu Spesso neppure loro sanno dove hanno i documenti ma se sono passati 30 anni non li schiodi neppure con il tritolo, oltretutto essendo reti di distribuzione primaria non vanno per il sottile quando debbono passare per ragioni tecniche
grazie piccolabresca secondo me Enel ha fatto un contratto con il precedente proprietario e non l'ha registrato - quindi ammesso che il parente mandi intimazione a levare l'elettrodotto Enel risponde che ha il diritto in virtù dell'atto x y z del 1982 e lo citano senza darne copia non siamo al punto di partenza?