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Dubbi su requisiti Coltivatore Diretto e IAP 
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Buonasera a tutti, torno a chiedere se qualcuno di voi sa aiutarmi a togliermi qualche dubbio. :?

Mi scuso in anticipo per la lungaggine e per le eventuali domande e osservazioni stupide. :oops: :mrgreen:

1° caso: Coltivatore Diretto

Ai fini della verifica dei requisiti per diventare coltivatore diretto devo calcolare le ore che dedicherò alla lavorazione del fondo in proporzione all'eventuale lavoro esterno.
Sul sito dell'INPS c'è scritto: "il fabbisogno lavorativo necessario per la gestione dell'azienda non deve essere inferiore a 104 giornate annue ( art. 3L. 9/63) il nucleo coltivatore diretto deve far fronte autonomamente ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo annuo occorrente per la gestione dell'azienda ( art. 2 L. 9/63)".
Ora chiedo conferma su questo: sia le 104 giornate che 1/3 del fabbisogno sono calcolati in base alle tabelle regionali, è corretto? Il fabbisogno va calcolato sull'intera superficie di proprietà dell'azienda o solo sulla superficie coltivata?

Facciamo un esempio pratico:
Ipotizziamo che compri un castagneto di quasi 30 ha (ca. 29,5).
Se non sbaglio secondo la tabella della regione Lazio il castagno da frutto richiede 200 ore di lavoro per ettaro, quindi quel terreno svilupperebbe quasi 6000 ore annue di lavoro (750 gg), che in zona montana diventano 7080 in base al fattore correttivo giusto?
Se però inizialmente non sfruttassi tutti i 30 ha o le condizioni ne hanno ridotto la produttività e quindi le ore effettivamente dedicate fossero di meno potrei far valere quest'ultimo dato?
Dovrei poi calcolare 1/3 di 7080 ore (che sono 2360 ore, cioè quasi 300 gg) o del valore che viene calcolato/accertato, da svolgere personalmente con il lavoro del nucleo familiare.
Comprendono un po' tutte le attività connesse immagino (nel caso specifico delle castagne: pulizia/lavorazione del terreno, potatura, raccolta, curatura, asciugatura, calibrazione, confezionamento… se fossero noci da frutto: pulizia/lavorazione del terreno, potatura, irrigazione, raccolta, smallatura, asciugatura, confezionamento…)
È compreso anche l'eventuale tempo dedicato alla vendita diretta?
Poi come si dimostra che si soddisfa questo requisito ne parliamo in seguito.

Gli eventuali familiari che partecipano alla conduzione del fondo per rientrare nel conteggio del terzo delle ore devono far parte del nucleo familiare, quindi essere a carico e/o conviventi?

Grazie dell'attenzione e delle eventuali risposte
Ciao Mary


26/08/2018, 19:11
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Ciao, basta che ti rechi da un sindacato e ti diranno quante ore hai per quello che dovrai fare, se non ti dovessero bastare puoi mettere sempre un po' di ortaggi...Saluti angelo

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27/08/2018, 6:33
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Tarty81 ha scritto:
Ciao, basta che ti rechi da un sindacato e ti diranno quante ore hai per quello che dovrai fare, se non ti dovessero bastare puoi mettere sempre un po' di ortaggi...Saluti angelo


Ciao, grazie, sicuramente lo farò.
Io in realtà temo più di non riuscire a soddisfare quelle ore in quanto quelle relative alla raccolta sono concentrate in un periodo relativamente ristretto, quindi avrò bisogno di manodopera esterna (sono praticamente da sola).
Ma ora mi faccio meglio i calcoli.
Buona giornata


27/08/2018, 8:14
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Buonasera a tutti
vi scoccio ancora per sottoporvi il 2° caso: IAP.
Se dai calcoli dovesse risultare che sforo i limiti per essere coltivatore diretto si aprono due possibili scenari: acquisire conoscenze e competenze per rientrare nella categoria degli imprenditori agricoli professionali (IAP); non rientrare in nessuna delle due categorie, dato che attualmente non posso vantare conoscenze e competenze legalmente valide, né esperienza lavorativa in campo agricolo (peccato che non valgono i trent'anni di esperienza nella raccolta amatoriale di castagne, noci e more :mrgreen: ), perdendo quindi il diritto alle agevolazioni ad essi riservate.
Se anche riuscissi ad ottenere le conoscenze (es. tramite corso di formazione), sorge un altro dubbio:
Ho letto sempre sul sito INPS che lo IAP "non è assicurato ai fini INAIL in quanto non partecipa direttamente alla coltivazione o allevamento aziendale".
Allora mi chiedo:
Ma chi l'ha detto che non partecipa direttamente?
Io parteciperei comunque alla coltivazione, quindi come si fa in tale ipotesi?
Dovrei lavorare senza assicurazione INAIL? Dovrei cercare un altro tipo di assicurazione? Dovrei astenermi dal lavorare attivamente in azienda e limitarmi solo a gestire? Ci sono formule tramite la costituzione dell'azienda sotto forma di società, cooperativa o simili, facendone parte come socio/lavoratore o come dipendente?
Non ci credo che non ci sono imprenditori agricoli che partecipino direttamente alle attività pratiche dell'azienda agricola che gestiscono.
Bah :!:
Direi che ho sproloquiato abbastanza e vi ho disturbato a sufficienza. :D
Buona serata a tutti

P.S. comunque non vi preoccupate, sicuramente se sarà il mio caso mi informerò anche presso l'INPS di queste cose, ma se avete info o pareri o consigli o osservazioni che volete condividere fatemi sapere.


07/09/2018, 20:04
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Di ore ne hai finito troppe. Per il CD bastano 800 ore. Quando farai l iscrizione in camera di commercio vedono gli apprezzamenti che hai e come li coltivi.non interessa quanto la pianta ti produce, l importante é che ci siano. importante poi é che nell' arco di un paio di anni il tuo reddito sia derivante x piú del 50 % dalla tua attività.se no puoi rientrare come IAP e non pagherai l INAIL però.per quanto riguarda i familiari mi pare rientrino quelli fino al secondo grado, ma non sono sicurissimo di questo.in questo caso dovrai avere effettuato il corso di primo soccorso perché non sei solo.


09/09/2018, 10:31
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Infatti il mio problema rischia di essere proprio l'eccesso di ore nel caso in cui acquistassi il terreno dell'ipotesi esposta all'inizio.

Attualmente non ho competenze e conoscenze per l'acquisizione del titolo di IAP, quindi se non riuscissi a soddisfare con il mio lavoro almeno un terzo delle ore necessarie alla conduzione del fondo, rischierei di non poter essere neanche CD.
Quindi niente agevolazioni su tasse, contributi... e tutto il resto che consegue al fatto di non essere né carne né pesce.

Perciò per me far valere le ore effettivamente necessarie e non quelle medie calcolate con la tabella regionale, può essere importante. Magari a loro non interessa quanto producono le mie piante, ma per me è diverso se dovrò raccogliere ad esempio 3 q/ha o 30 q/ha perché sono 10 volte di più di forza lavoro necessaria. Quindi se per qualche motivo (malattie, parassiti, clima o altro) la produttività è molto più bassa della media, non cambierà il tempo necessario alla cura e pulizia, ma per la raccolta è sostanziale e potrei magari anche rientrare nel requisito del famoso terzo (bisognerà verificare con i calcoli giusti fatti magari da un agronomo in base alla situazione reale).

Per questo chiedevo se qualcuno di voi ha informazioni o ha avuto esperienze del genere.

Comunque grazie ancora 
Ciao
Ma80


10/09/2018, 9:53
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Guarda che non esistono problemi di eccesso di ore. Per essere IAP comunque ti inseriscono anche senza conoscenze tecniche. secondo me ti stai facendo tanti castelli. i problemi ci sono se non hai le ore, se le hai puoi stare tranwuillo.


10/09/2018, 12:50
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Da quel che ho letto un po' ovunque, il requisito delle conoscenze serve, ma in mancanza si hanno 3 anni per ottenerle, ad esempio tramite corso di formazione di almeno 150 ore.

A proposito di questo, qualcuno ha avuto esperienze con questi corsi?
A parte l'attestato utile a certificare l'ottenimento del requisito, sono dei corsi realmente utili? Come vi siete trovati?

Buona serata, Mary


10/09/2018, 17:26
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se acquisti un impianto a castagneto al 99,99% rientra in area montana (600-1300 mslm) e a quel punto devi dimostrare solo il 25% di ore e reddito proveniente dall'azienda agricola, considera che il monte ore standard per essere IAP in zona non svantaggiata è di 2.000/2.500 (varia da regione a regione) ma con gli ettari (ca. 29,5) ci dovresti stare. Considera che per il Castagno ti riconoscono € 6.438,15/Ha pari a circa 189.925,43 e 200 ore ettaro pari a 5.900 ore. quindi come requisiti di tempo e reddito standard ci sei abbondantemente, per quanto concerne la formazione ci sono società private autonome o collegate alle associazioni di categorie che le organizzano, per esempio il 17.09.2018 parte un corso gratuito organizzato da una società privata accreditata dalla Regione Lazio.

_________________
L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione. (O. Wilde)


16/09/2018, 21:54
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