24/09/2014, 1:32
Salve.
Ho un terreno in zona montana ed un vicino ritiene di avere un diritto di passaggio sul mio terreno che è stato (a suo dire) contratto a parola con mio padre (che purtroppo non c'è più).
Quando ha recintato il suo terreno ha lasciato un cancelletto tramite il quale accedendo al mio terreno gli permette di arrivare alla strada a piedi dopo un tragitto molto tortuoso.
Il suddetto sostiene che in cambio del diritto di passaggio lui abbia concesso a mio padre un varco largo circa un metro per poter permettere a mio padre di accedere da una particella all'altra del suo terreno; cerco di spiegarmi meglio: Immaginate un quadrato e dividetelo in 4, numerate i quadranti dall'alto a sinistra fino a quello basso a destra. Il quadrante 1 e 4 sono di mio padre, il quadrante 3 è del vicino ed il quadrante 2 di un'altro vicino. I quadranti 2 e 3 si incontrano in un punto e ciò non permette ai quadranti 1 e 4 di comunicare.
Io innanzitutto penso che lui non abbia mai stipulato accordi di questo genere con mio padre (che in cambio di un passaggio di un metro gli lasciava 40 metri lineari di passaggio.
Lui stesso mi aveva dichiarato, più di cinque anni fa, che aveva fatto installare il cancelletto solo per motivi motivi di buon vicinato visto che aveva buoni rapporti con mio padre.
Al che mia madre si era opposta chiedendo di chiudere il cancelletto (cosa che ad oggi non è stata fatta).
Voi come la vedete? Io ho una relazione tecnica - descrittiva che mi feci fare nel 2005 da un geometra che non menziona in nessuna parte qualsiasi diritto di passaggio.
Inoltre ci tengo a sottolineare che in linea retta è impossibile arrivare dal suo cancelletto alla strada in quanto nel tragitto si trovano diversi alberi (per lo più ulivi) che hanno parecchi anni (sicuramente più di 20).
Grazie in anticipo
24/09/2014, 14:50
Almeno qualcuno sa se è possibile che esista un diritto di passaggio in un terreno dove non esistono strade, viottoli o qualsiasi altro mezzo di comunicazione?