Ciao. Una curiosità. Il mio terreno confina con un altro, che sta in posizione rialzata tramite un gradone rispetto al mio. Se io volessi recintarlo con del filo spinato, dove dovrei metterla la recinzione?

Ciao, la recinzione si può mettere sul confine comune, ma dato che c'é il gradone diventa, forse, anche un problema tecnico. Cioè di fattibiltà pratica.

Parli con lui e dividete le spese,?

Dipende dal regolamento comunale : la tua domanda è rivolta a definire dov'e il confine della tua proprietà, ovvero se il gradone (o riva) è tuo o del tuo vicino?

Attenzione, poichè il filo spinato in molti regolamenti comunali è consentito solo da un'altezza di 2 metri (ovvero filo spinato in alto, a corredo di un muro/altra recinzione) : il suggerimento mio è rivolgerti al comune/ente di competenza, e non usare il filo spinato come recinzione : sono sempre problemi : piuttosto una semplice rete pastorale.

Le recinzioni non hanno distanze, salvo quanto dice il codice della strada : ovvero se il tuo fondo si affaccia su una strada, la recinzione deve mantenere una distanza dalla strada stessa.

Se non sei in buoni rapporti con il tuo vicino, consiglio mio è mettere la recinzione nel tuo.

La recinzione inoltre necessita di permesso dell'ente di competenza, se essa è composta da un muretto di sostegno a delle piantane in ferro.

Non necessita di alcun permesso se essa è composta solo da dei paletti conficcati nel terreno + rete metallica.

Buongiorno,
in base all'art. 887 del c.c., nei fondi a dislivello negli abitati (in questo caso applicabile anche nelle zone agricole) nel caso di dislivello naturale il confine è rappresentato dal piede del pendio, per cui la proprietà della scarpata è del fondo superiore.

Questo in ordine ai confini naturali, bisogna tenere conto e verificare la situazione catastale che potrebbe essere diversa.

Stabilito il confine la recinzione va posta con la parte esterna non oltre il filo confine, non deve invadere l'altra proprietà, salvo che non la si voglia rendere comune e, in questo caso, va posta al centro del confine.

Oltre la normativa, se per problemi pratici ciò non è possibile oppure è difficoltoso puoi trovare un comune e pacifico accordo con il confinante. Questo rientra nei rapporti di buon vicinato.

Saluti, Gianni

Ciao e grazie a tutti delle risposte.

La recinzione sarebbe un ultimo tentativo di non litigare. Il vicino non ne vuole mettere.

Io ho detto filo spinato (ce n’è ovunque da queste parti, quindi non deve partire a due metri), perché penso che sia il metodo più economico. Ma andrebbe bene anche una rete metallica o qualsiasi altra cosa.

Il problema è che il figlio del vicino pascola le pecore. E le fa entrare anche nel nostro terreno, approfittando del fatto che lì ci andiamo di rado.

Da una parte, ci fa anche comodo, perché le pecore ci “decespugliano” il terreno. Quindi abbiamo sempre lasciato perdere.
Però lì ci sono piante di olive, che vengono mangiate ad altezza di pecora. Quindi la recinzione servirebbe per evitare che entrino le pecore.

Fra qualche giorno ci devo andare. Quindi farò qualche foto per farvi vedere com’è. Perché… a me sembra poco logico recintare da sotto. Ma altrettanto poco logico recintare da sopra, nel terreno di un altro, che del recinto non gliene frega niente.

Dico la mia : la proprietà della zona "a dislivello" viene definita dal catasto

https://terraevita.edagricole.it/espert ... a-catasto/


La cosa piu economica è una rete pastorale maglia larga, ad altezza 1 metro : costa 38 euro per 50 metri lineari. + pali in legno : anche perchè le pecore se ne fregano del filo spinato e ci passano sotto (o sopra).

La "logica" può valere quando si ha un contradditorio disponibile e, comunque, può variare a secondo del punto di vista di ogni singolo soggetto.

In questo caso non c'è la disponibilità del confinante, pertanto bisogna agire nei limiti previsti dalle norme vigenti per non andare a finire dalla parte del torto.

Come detto, per prima cosa bisogna individuare essenzialmente il confine catastale (se già non perfettamente identificato), in caso coincide con una scarpata più o meno verticale questo è da considerare al piede della stessa.

Dopo di che si può realizzare la recinzione, nei termini eventualmente prescritti dal comune interessato, rimanendo entro i limiti della propria proprietà.

Non credo si possa aggiungere di più.

Per l'invasione e i danni provocati dalle pecore esistono, altresì, norme che regolamentano e tutelano ma mi pare di capire che, per quieto vivere, al momento non interessa ciò.

Saluti, Gianni

Ok. Capito.

Grazie ancora a tutti.