Buon giorno a tutti

Mi chiamo Francesco e sono un nuovo utente di questa sezione.

Scrivo per sottoporvi un quesito molto simile a quello inserito da Lucadai "Prelazione agraria Fabbricati" ma leggermente diverso negli aspetti tecnici.

Oggetto del disquisire: Acquisto di n° 2 particelle, di cui una censita al catasto fabbricati (rudere casa colonica + n° 2 annesse), mentre l'altra censita al catasto terreni (1 ettaro e 8000 metri).

Ora, confrontandomi con il legittimo proprietario al fine di procedere all'acquisto dei due immobili in maniera congiunta, mi sento dire dallo stesso proprietario che, prima di tutto deve essere dato il diritto di prelazione ai confinanti diretti.
Specifico "diretti" perché i due immobili confinano con un terreno di mia proprietà, risultando di fatto divisi da una strada comunale.

Ora, i legittimi proprietari delle due parcelle confinanti (terreni confinanti censiti al catasto terreni) non risultano essere ne coltivatori diretti ne imprenditori agricoli a titolo professionale ne altra forma giuridica che garantisca un diritto di prelazioni diretto rispetto ad altri acquirenti.

Tuttavia uno dei due terreni confinanti (sul quale insiste un vigneto) è stato dato in affitto (annuale con tacito rinnovo) ad un coltivatore diretto.

Ora, il proprietario delle due parcelle di mio interesse, insiste sul concetto che, pur essendo affittuario il coltivatore diretto ha diritto di prelazione rispetto a me e lo stesso discorso (continua lui) è da fare per l'altro confinante.

E' una visione corretta?

A mio avviso non lo è, o per lo meno lo è in parte.

Grazie per le vostre risposte

Salve Francesco1284,
trovi tutte le risposte ai tuoi quesiti leggendo quanto pubblicato dal nostro Moderatore Avv. Ivano Cimatti (Rivista N. 114 del 15/12/2010):

http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... ews_id=378

Ciao, Gianni.

Grazie mille

Leggerò con molta attenzione

Francesco

Buon pomeriggio

Ho letto con attenzione l'articolo consigliato da Gianni58 ma continuo ad avere ancora dei dubbi.

Ok su tutto, ma di fatto non ho ben capito se un affittuario (coltivatore diretto) può esercitare il diritto di prelazione su un terreno confinante posto in vendita.

Sicuramente lo può e lo deve esercitare sul terreno gestito in affitto (regolamentato da un contratto di affitto corretto e pubblico... correggetemi se sbaglio) ma su quello confinante?

E' vero che l'affitto è una delle forme per acquisire il possesso di un bene immobile, ma in questo caso, a mio avviso, il diritto di prelazione spetta al legittimo proprietario.

Potete chiarirmi questo dubbio?

grazie mille

Francesco

Salve,
il diritto di prelazione spetta al proprietario (non all'affittuario) del fondo confinante che lo coltivi "DIRETTAMENTE", e sempre che vi siano tutte le condizioni di cui all'art. 8 della Legge 26/05/1965, n. 590.
Ciao, Gianni.

Come h detto benissimo Gianni, il testo letterale dela norma è chiaro (art. 7 L. 817/1971): la prelazione spetta altresì al proprietario confinante ecc ecc
IC