Ciao a tutti,

mio fratello si è appena laureato in agraria e vorrebbe diventare un imprenditore agricolo professionale (IAP). Ha trovato in un paese vicino un bel terreno di circa 3 ettari con una piccola casa da affittare e non vede l'ora di iniziare... Il proprietario ha chiesto espressamente un contratto "in deroga", da stipulare quindi dinanzi alle rispettive organizzazioni professionali. Inoltre esige che mio fratello sia già un IAP iscritto al registro delle imprese al momento della sottoscrizione del contratto.

Visto che mio fratello e io non siamo molto pratici di questioni burocratiche vi chiedo:

1) E' possibile divenire IAP senza avere ancora un terreno a disposizione (in affitto o di proprietà)? E quali sono i tempi?
2) Da quale organizzazione dovrà farsi assistere il proprietario del terreno? Non è un agricoltore e di conseguenza non aderisce a nessuna associazione...
3) A quanto ammonta generalmente il compenso per le organizzazioni professionali che assistono i contraenti nella stipula dei contratti in deroga?

Grazie mille!!!

Sul primo punto direi di no... o meglio, non IAP definitivo.
Le associazioni di categoria solitamente possono tutelare anche chi non è socio... almeno uno dei due però credo debba esserlo; riguardo il terzo punto invece credo ti debba informare direttamente presso una di queste organizzazioni...

Ciao,

innanzitutto grazie per la risposta!

Vi informo che c'era stato un equivoco con il proprietario del terreno: la sua esigenza è semplicemente che mio fratello sia un imprenditore agricolo iscritto alla camera di commercio, non gli importa se abbia o meno la qualifica di IAP. La settimana prossima andremo dal commercialista, ma credo non dovrebbe essere difficile aprire una partita IVA come imprenditore agricolo e iscriversi al registro delle imprese senza avere ancora un terreno a disposizione... Giusto?

Abbiamo contattato anche qualche associazione professionale: non ci hanno detto nulla sul "prezzo" dell'assistenza, ma ci hanno assicurato di avere disponibili due diversi "assistenti", uno per il proprietario e l'altro per l'affittuario.

Quanto al terzo punto, in effetti, la legge (siccome interpetata dalla giurisprudenza) richiede che le due associazioni sindacali possano appartenere allo stesso sindacato confederale.