Buongiorno, cercherò di non essere prolissa e al tempo stesso di farmi capire.
Sto valutando seriamente di lasciare il lavoro.
Mia suocera è imprenditrice agricola con l'usofrutto di un podere di parecchi ettari intestato a mio marito. Di fatto il podere viene mandato avanti da noi due durante il weekend (per passione).
Domanda: mia suocera mi può assumere alle sue dipendenze, o comunque versare i contributi per me regolarizzando la mia posizione? In effetti, abbandonando il mio lavoro e dedicandomi a tempo pieno all'attività in campagna trasformerei il mio hobby-lavoro del weekend in una vera professione.
A me sembrava molto semplice e logico come passaggio, ma presso un patronato mi hanno detto che non si può per via di conflitti di interessi, pare che l'INPS non permetta che mia suocera (o comunque un parente) versi i contributi per me... A me pare assurdo, forse io e l'impiegata non ci siamo ben capite (in effetti di questo abbiamo discusso solo per telefono)... Mi pare che tutta Italia vada avanti con imprese a gestione familiare...
Spero mi possiate aiutare e indicare una strada per risolvere la questione.
Grazie

Puoi essere sua coadiuvante e quindi essere in regola con contributi e tutto, rivolgiti a un'associazione di categoria loro ti sanno dire tutto.

cara lavoratrice agricola ancora per hobby,
onestamente la storia che ci racconti, a me, pare assai inverosimile. Presumo trattasi di un errore anche perché, il nostro sistema, da almeno il 1975, conosce l'impresa familiare. Ti allego un link che spero Ti possa essere di qualche utilità: http://www.anesv.it/2013/06/28/collabor ... el-lavoro/
Pensaci bene però

Grazie mille per le risposte.
In realtà ho peccato di sintesi e "la mia storia non vi convince" forse perché avevo omesso un aspetto importante: mia suocera non è più imprenditrice agricola (non versa più all'INPS perché qualche anno fa subì un brutto intervento) tuttavia ha mantenuto la partita IVA e tramite essa conferiamo tutti i nostri prodotti (uva e olive) alla cantina sociale.
Quest'anno entreremo in contabilità, servirà sicuramente maggiore costanza nel seguire i terreni e, visto che sto chiudendo tutte le gestioni legate alla mia attuale attività (settore edilizia e termotecnica), volevo capire quale era la formula migliore (anche per non perdere i miei 16 anni di contributi) per "regolarizzare" la mia posizione (anche perché materialmente mi sono sempre occupata io insieme al marito di certi lavori quali potatura/raccolta viti, orto, raccolta olive ecc...).
Visto che il podere sta andando a regime e stiamo pian piano sviluppando, quest'anno servirà l'aiuto di qualcuno e vista la mia situazione vorrei seguirlo io in prima persona.
Volevo capire cosa implica avere un'impresa familiare, o comunque, non essendo più mia suocera imprenditrice agricola, vorrei capire se posso lo stesso essere sua coadiuvante.
Se qualcuno mi risponde lo ringrazio anticipatamente, magari portando anche la propria esperienza.
Grazie tante davvero
Lorenza

Grazie mille a Grow89 e all'avvocato Cimatti. Sto risolvendo grazie alle vostre dritte e ho capito che l'equivoco verteva solamente intorno al concetto di impresa (che al momento non c'è). Studiando e rivolgendomi ad un secondo patronato ne sto venendo finalmente a capo.
Grazie ancora