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massimilianobocci
Iscritto il: 01/03/2010, 10:29 Messaggi: 119 Località: Torre Pellice (To)
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l'altro giorno mi è arrivata alle orecchie una voce secondo la quale ci sarebbe l'intenzione(disegno di legge?) da parte dello stato(comuni? province? regioni?) di confiscare i terreni incolti e i fabbricati rurali abbandonati e inutilizzati nelle zone montane .... Personalmente penso che sia una delle tante leggende metropolitane che circolano, ma il dubbio rimane... Qualcuno ne sa niente? Se è vero(??????) ci sono dei riferimenti per avere in formazioni "serie"? Grazie!!!
_________________ Lauda la muntagna, ma tente al pian!
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16/03/2011, 12:25 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68793 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Non ho sentito nulla. e lo scopo quale sarebbe? Ciao, Marco
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16/03/2011, 16:02 |
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massimilianobocci
Iscritto il: 01/03/2010, 10:29 Messaggi: 119 Località: Torre Pellice (To)
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lo scopo non l'ho capito nemmeno io... se devo dire la verità non ho capito nulla...
_________________ Lauda la muntagna, ma tente al pian!
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16/03/2011, 16:12 |
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ballanz
Iscritto il: 08/05/2010, 10:21 Messaggi: 57
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Il disegno di legge ci sarebbe, ahimè non so se diventerà legge e in che tempi. A mio avviso sarebbe una cosa molto positiva per la montagna almeno nella mia zona (Appennino Emiliano). Nella mia frazione il 70 % dei terreni sono incolti, di proprietà di persone emigrate nel 1900, mai più tornate, mai fatte successioni, nelle visure catastali figurano persone morte da 50 anni oppure 20 cointestatari. Io sarei interessato all' acquisto di molti di questi appezzamenti, per espandere la mia azienda, o per salvaguardare il mio territorio, ma per un motivo o per l' altro non riesco a fare niente. Sarebbe un bel modo per resettare tutti questi problemi che altrimenti non hanno soluzione se non l' usucapione, con tutti i rischi, e i costi del caso. Speriamo bene
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24/03/2011, 9:48 |
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massimilianobocci
Iscritto il: 01/03/2010, 10:29 Messaggi: 119 Località: Torre Pellice (To)
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ballanz ha scritto: Il disegno di legge ci sarebbe, ahimè non so se diventerà legge e in che tempi. A mio avviso sarebbe una cosa molto positiva per la montagna almeno nella mia zona (Appennino Emiliano). Nella mia frazione il 70 % dei terreni sono incolti, di proprietà di persone emigrate nel 1900, mai più tornate, mai fatte successioni, nelle visure catastali figurano persone morte da 50 anni oppure 20 cointestatari. Io sarei interessato all' acquisto di molti di questi appezzamenti, per espandere la mia azienda, o per salvaguardare il mio territorio, ma per un motivo o per l' altro non riesco a fare niente. Sarebbe un bel modo per resettare tutti questi problemi che altrimenti non hanno soluzione se non l' usucapione, con tutti i rischi, e i costi del caso. Speriamo bene Dubito molto che la soluzione all'abbandono della montagna sia una sorta di "furto per legge" da parte dello Stato. Piuttosto lo vedo come una sorta di "comunistizzazione" della proprietà privata, sotto la spinta di Comuni che vorrebbero mettere le loro grinfie sui boschi (nelle nostre zone le amministrazioni hanno iniziato ad usare i cippati per il riscaldamento degli edifici pubblici senza pensare che non hanno la materia prima e adesso si sono resi conto che a conti fatti il cippato costa come le altre fonti di riscaldamento) a costo zero. Non è detto che un incolto sia tale per colpa dei proprietari. Per l'acquisizione da parte dei privati di terreni senza l'acquisto c'è già l'usucapione(come dici tu), che avrà i suoi rischi, ma d'altra parte devi considerare che appunto "usi" roba altrui, in buona fede finchè vuoi, ma senza permesso alcuno!
_________________ Lauda la muntagna, ma tente al pian!
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25/03/2011, 18:22 |
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ballanz
Iscritto il: 08/05/2010, 10:21 Messaggi: 57
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massimilianobocci ha scritto: Dubito molto che la soluzione all'abbandono della montagna sia una sorta di "furto per legge" da parte dello Stato. Piuttosto lo vedo come una sorta di "comunistizzazione" della proprietà privata, sotto la spinta di Comuni che vorrebbero mettere le loro grinfie sui boschi (nelle nostre zone le amministrazioni hanno iniziato ad usare i cippati per il riscaldamento degli edifici pubblici senza pensare che non hanno la materia prima e adesso si sono resi conto che a conti fatti il cippato costa come le altre fonti di riscaldamento) a costo zero. Non è detto che un incolto sia tale per colpa dei proprietari. Per l'acquisizione da parte dei privati di terreni senza l'acquisto c'è già l'usucapione(come dici tu), che avrà i suoi rischi, ma d'altra parte devi considerare che appunto "usi" roba altrui, in buona fede finchè vuoi, ma senza permesso alcuno! Apparte che stiamo discutendo di una cosa che probabilmente non ci sarà mai e mi sembrano fuori luogo le strumentalizzazioni politiche. Non è la soluzione ma forse una delle soluzioni, chiaro che ci vogliono dei paletti e delle regole intelligenti. Non è che un Comune può prendersi tutta la montagna, sono super d' accordo. La legislazione come è adesso non va bene, da noi ci sono centinaia di ettari di terreno che di fatto sono di nessuno e l' occupazione abusiva non fa parte della nostra cultura. A me sinceramente se il Comune usi un terreno che era intestato a persone emigrate nel 1920, mai piu' tornate, mi sembra una cosa positiva, tanto più che il cippato non si fa da solo e perciò da lavoro a qualcuno. Io la penso così, rispetti gli altri punti di vista.
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26/03/2011, 9:56 |
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