Salve a tutti, chiedo scusa per la domanda strana ma mi si è posta davanti la necessità di consigliare un mio cliente (lavoro in un ufficio tecnico) e chiedo lumi su un particolare argomento: la prelazione agraria.
Riassumo la questione: un terreno venduto dapprima rifiutato solo verbalmente è stato oggetto di interesse, a rogito firmato, dell'unico vicino agricoltore (che quindi ha cambiato idea). Essendo presente tra i terreni uno stradello che il venditore si è trattenuto in proprietà esclusiva in quanto è l' unico accesso ad un altro suo terreno dalla viabilità pubblica la questione prelazione si o prelazione no appare di non facile lettura in quanto tale interruzione, avendo una ragione economica, potrebbe interrompere la famosa aderenza tra i due terreni. Questa però non è la questione su cui vorrei un vostro parere ma su una nata di conseguenza: purtroppo a seguito delle diatribe tra vicini è nata una usanza "alquanto sgradevole" ovvero chiedere una sorta di compenso economico per evitare tutti quegli inconvenienti che possono sorgere in queste occasioni (firme sulle rinucie, cambio di idea, denuncie e richieste di riscatto ecc ecc). Tale richiesta economica si può ritenere legale? Se si fino a che cifra, in rapporto al valore del terreno venduto, è da considerare plausibile e non rappresentare una sorta di ricatto (e quindi denunciabile a sua volta)?
Nel caso in particolare il mio cliente ha ricevuto una richiesta (o meglio dire una pretesa) economica pari a circa il 110% del valore effettivo del terreno al fine di evitare la richiesta di riscatto.
Come vi comportereste voi?

Se non vi sono ragioni giustificanti la richiesta io la definisco ESTORSIONE non usanza

grazie del supporto morale...è la stessa parola che è venuta in mente a me...dopo lo sdegno per una tal pretesa.
Purtroppo è una abitudine figlia di una legge datata e non più giustificata (il diritto di prelazione) che le stesse associazioni di categoria, per quanto ho potuto appurare io, mal vedono (per come è strutturata ora) perchè da margine a certi personaggi per approfittarsi di altri più fragili che alla fine si vedono costretti a pagare per evitare una denuncia su un pezzo di terra che interessa all'avversario solo perchè può dare un guadagno immediato...

Non so se può essere usato come modo per raggirare il soggetto ho conoscenza di una compra effetuata alcuni anni fa dove per ovviare ad eventuali rompiscatole il proprietario ha mantenuto una sottile striscia di terreno lungo i confini (1mt ovvero l'argine di un fosso irriguo) interrompendo in questo modo la norma sulla prelazione ora se il viottolo del venditore è di sua esclusiva proprietà credo possa essere assimilato

Proverei a fargli riscattare il terreno.... le parole a volte si perdono al vento....

Giusto! Se il tizio voleva comprare davvero il terreno, lo avrebbe già fatto a suo tempo quindi è chiaro che vuole solo marciarci sopra....... se prende l'impegno della prelazione e poi non compra, facendo perdere l'affare al proprietario, che succede? Penso che ci rimetta qualcosa anche lui, o sbaglio?

Guardate...sul fatto se ci sia effettivamente in diritto di prelazione o meno in questo caso particolare ci stanno già lavorando le relative associazioni per tentare di mediare ma la questione è l'altra ovvero può una persona fruttare stà legge per ricattare il nuovo vicino? la richiesta economica che è stata fatta, ricordando superiore al valore di mercato della terra venduta, è da considerarsi illegale? perchè se così fosse il mio cliente potrebbe agire per vie legali (ci sono anche dei testimoni di questa insulsa richiesta) per far abbassare "la cresta" al furbetto del momento...
Sinceramente posso concepire una richiesta sensata, anche se la giudico ingiusta, ma tentare di fruttare una legge per ricavarci dei soldi su un terreno che si è giudicato inutilizzabile in una maniera così bieca mi fa quasi sch##o...

Guarda, la questione è molto semplice,
ti ho risposto così sai perchè? perchè se va per vie legali il tribunale ad un certo punto incaricherà
una persona a fare la perizia del terreno in questione e le perizie dei tribunali equivalgono ai valori catastali,
che di solito sono dalla metà a un 30% inferiori delle somme attriubuite dal mercato, quindi se lui accetterà,
è perchè probabilmente conosce l'inghippo e il tuo cliente ci smena un sacco di soldi, oppure è all'oscuro e non
compra perchè sta solo bluffando....
Per legge non esiste nulla di tutto ciò, anzi, presumo che conosca bene le leggi e voglia appunto fare la "furbata",
alla fine lo compra se va bene a 2/3 e se va benissimo alla 1/2 del prezzo che chiedeva il venditore....

Saluti

ma scusa ha un vicino con diritto di prelazione e non invia la raccomandata?
solitamente si fa un compromesso, viene mandato a chi ha diritto di prelazione e, in un determinato periodo di tempo deve far valere il suo diritto.
se non lo fa il diritto decade.

Se c'è già un rogito non può ora far valere il suo diritto a meno. deve comprare alla stessa cifra.

anche io credo sia così, anzi lo davo per scontato