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Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

22/01/2009, 21:00

ciao heidi

informati bene xke ci sono dei contributi e agevolazioni per i giovani insediamenti .
il mio commercialista mi ha fatto saltare tutto per una boiata al momento della successione.
attenta a non perdere queste agevolazioni informati bene alla cia qual'è la prassi corretta.
mandi mandi

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

23/01/2009, 10:33

Grazie del consiglio! E' mia intenzione rivolgermi al Cia per chiedere alcune informazione sul come avviare l'attività, e nel mentre volevo chiedere informazioni anche riguardo a eventuali agevolazioni; ho 29 anni, sono donna, se non sbaglio qualche contributo con queste caratteristiche dovrebbe saltare fuori!
Per ora lo scoglio da superare è quello dell'atto, di riuscire a comprare il tutto senza il problema del diritto di prelazione che vantano i proprietari coltivatori diretti confinanti...
Una cosa che non mi è chiara è il conteggio delle giornate minime lavorative annue richieste come requisito minimo...non so come interpretare la tabella a cui bisogna fare riferimento...
Un altro dubbio: se la mia figura apparisse come imprenditore agricolo, è differente dalla figura del coltivatore diretto? Cioè, tipo nel diritto di prelazione che è a favore dei coltivatori diretti, vale anche se sei imprenditore agricolo?
Scusate le mille domande, ma sto crecando di pensare a tutto, per non trovarmi poi sorprese che mi fanno saltare tutto!

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

27/01/2009, 18:28

Ciao Heidi,
le schede a cui ti riferisci non sono di facilissima consultazione, se ti rechi al sindacato chiedi tutto a loro e vedrai che ti daranno delle risposte soddisfacenti.
Oggi la figura che più si impone è quella dello IAP, Imprenditore Agricolo Professionale, è questa figura che ha i maggiori vantaggi, il coltivatore diretto semplice è un gradino più in basso, almeno da quello che ho capito io girando per i vari sindacati.
Saluti Francesco

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

28/01/2009, 10:07

Ciao Heidi, la figura del coltivatore diretto non esiste più è stata sostituita dallo IAP, di conseguenza anche il diritto di prelazione. La tabella per il calcolo delle giornate lavorative fa riferimento a coltivazioni tradizionali, ma è possibile descrivere un piano di sviluppo aziendale dove vengono calcolate in base all'ordinamento colturale e gli allevamenti le giornate effettive di lavoro necessarie. A quanto mi risulta nel nuovo PSR non vi sono agevolazioni per il sesso femminile, ma per l'insediamento di giovani agricoltori.
Cordiali saluti.

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

31/01/2009, 16:39

nel nuovo PSR i soggetti + avvantaggiati per la riscossione di premi come primo insediamento sono gli under40 e le donne...perciò sei molto avvantaggiata ;) . Ti consiglio una cosa : vai sul sito della tua regione e leggiti tutte le misure che pensi ti possano riguardare !!! ad es. "giovani imprenditori", "benessere degli animali", ecc. sono tutte una serie di misure che prevedono un aiuto economico da parte della unione europea !!!
quella del "benessere degli animali" (che per te credo sia validissima), qui nella regione Lazio non è ancora stata attivata, ma forse nella tua regione già è partita!!! fammi sapere

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

02/02/2009, 10:01

Sì, ho letto del IAP, ma non avevo capito che andasse a sostituire il coltivatore diretto...Leggendo qua e là non ho preso in considerazione questa figura in quanto ho letto che unop dei requisiti è quello di avere un titolo di studio inerente l'agraria (perito agrario, dottore in agraria...) Ho interpretato male io? Perchè se così fosse io non rientrerei...PALLINOF mi diceva di corsi che organizzano le associazioni per chi non ha il titolo di studio:servirebbero a coprire i requisiti?
Sì, per le tabelle vado un po' interpretazione, infatti è mia intenzione prendere un appuntamento con qualcuno del cia (per ora è l'associazione che mi è sembrata abbatsanza ferrata...) per farmi chiarire un po' di cose, e capire che cosa devo rispettare per raggiungere i requisiti...Così con l'occasione chiedo anche per alcuni fondi...Io intanto provo a consultare il sito della regione piemonte per vedere se danno delle opportunità!
Il mio grosso problema è il diritto di prelazione, che spero di risolvere in un modo o nell'altro....
Il notaio può inserire nell'atto di vendita che l'acquisto del terreno servirà in futuro per la costituzione dell'azienda agricola e l'impegno del conduttore a svolgere attività agricola a titolo principale. Successivamente hai tempo 3 anni per dimostrare l'acquisizione del titolo di IAP pena decadimento dei diritti acquisiti nei confronti dei confinanti e dell'ufficio delle entrate.

Mi hai dato un buono spunto, sarebbe la cosa ideale! Anche perchè una cosa lega l'altra: se non mi iscrivo non riesco ad acquistare la terra senza problemi, e se non ho la terra non posso iscrivermi!!

Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

17/03/2009, 16:20

Buongiorno,sono nuova e vorrei sapere cosa devo fare per diventare coltivatore diretta.
Che studi ci vogliono e se bisogna fare dei corsi.
Grazie.

Re: Come diventare coltivatore diretto...il mio caso..

17/03/2009, 17:44

Raffa ha scritto:Buongiorno,sono nuova e vorrei sapere cosa devo fare per diventare coltivatore diretta.
Che studi ci vogliono e se bisogna fare dei corsi.
Grazie.

Cara Raffa,
è molto difficile rispondere alla Sua domanda: in genere, dopo la riforma dell'art. 2135 c.c., le singole regioni organizzano dei corsi di apprendimento e di formazione professionale ecc.
Lei in quale regione vive?

Re: Come diventare coltivatore diretto

18/03/2009, 11:50

Io sono della regione lombardia.
Grazie

Re: Come diventare coltivatore diretto

18/03/2009, 13:20

Raffa ha scritto:Io sono della regione lombardia.
Grazie

beh a quanto mi risulta, l'Assessorato agricoltura della Lombardia, nel passato, offriva dei corsi molto aggueriti ed orientati al lavoro
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