remans ha scritto:
Innanzitutto grazie per l'attenzione !!
Allora,
-abbiamo la disponibilità di terreni la cui proprietà è però di famigliari (genitori o zii perlopiù);
-Per coltivazione sperimentale intendo dire che la nostra vorrebbe essere una "prova" che servirebbe a prendere coscienza e "toccare con mano" quanto fin'ora è solamente un'idea ; questo per renderci conto del lavoro sul campo per capire se potrebbe diventare un'attività "seria" e per verificare l'effettiva "resa" dei fondi visto che attualmente vengono coltivate nella nostra zona solamente poche centinaia di metri quadri ad utilizzo famigliare e con una metodologia differente da quella (rotazione delle colture) che vorremmo appunto sperimentare ... Circa cinquant'anni fa (nel primo dopoguerra) le patate prodotte nel mio paese venivano utilizzate come merce di scambio e la produzione era davvero notevole e consistente ..
-La mia attività principale è quella di geometra dipendente di una ditta edile , i miei amici anch'essi hanno un lavoro dipendente ; per l'attività che avremmo in mente pensavamo di riuscire a "concentrarla" in determinati periodi dell'anno in modo da poter mantenere anche l'occupazione principale ...
Per partire vogliamo capire a livello burocratico quanto e cosa c'è da fare ...
Grazie ancora !!
Alla luce delle vostre precisazioni, ritengo che la risposta alla inizialee domanda possa essere la seguente. Stimasi che la seguente risposta è chiaramente indicativa e sommaria.
Nessuna legge pone divieto allo svolgimento di attività (libera) di coltivazione del proprio fondo rustico. Ciò purchè avvenga allo scopo del consumo individuale ed esclusivo. Laddove, invece, si intenda inizaire un'attività professionale il disocrso cambia ed anche profondamente. A quel punto occorre che l'attività sia posta in essere da un soggetto giuridico ad hoc abilitato. Questo, in particolare per ciò che attiene l'aspetto fiscale della attività professionale. Ed ancora occorre che la vendita avvenga nel pieno rispetto di precise norme di legge in materia di igiene e di conservazione del bene compravenduto ecc
Ecco perchè vi consiglio di chiarirvi le idee sulle finalità della vostra attività. Ed invero, il diritto vigente, per certi versi, non esclude che un non coltivatore diretto o qualifica similare possa svolgere altre attività e quindi anche agricole, occorre che il produttore di sostanze agricole sia legittimato.
Per vostra cultura e conoscenza vi rimando a quanto già detto nella nostra rivista e forum. Il link è il seguente:
http://www.agraria.org/estimo%20economi ... iretto.htmInsomma vi dovete chiarire le idee e poi ragionare concretamente...
a presto