Buona serata, avrei delle domande da proporre.. Io ho una piccola azienda agricola con 12 capi in lattazione.. a Giugno dovrei iscrivermi, ma ho un problema.. dovrei iscrivermi come coltivatore diretto o imprenditore agricolo? (Sono negata in materia, non saprei proprio come comportarmi) se qualcuno riuscirebbe a spiegarmi le differenze tra le due e consigliarmi quale per me sarebbe più odeale ne sarei molto grata, un grazie in anticipo! (Vorrei considerare l'azienda come lavoro primario, lavorando il latte e vendendone i prodotti)
Buongiorno Jessi, ti trascrivo le varie definizioni, vedi un pò le differenze e quale è ideale in base alle tue caratteristiche:
È definito coltivatore diretto (CD) “il piccolo imprenditore che svolge attività agricola, organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e della propria famiglia (art. 2083 c.c.) e che si dedica abitualmente alla coltivazione del fondo o all’allevamento del bestiame, sempre che la forza lavorativa totale del nucleo familiare non sia inferiore a 1/3 di quella necessaria per la corretta coltivazione del fondo stesso e per l’allevamento del bestiame”.
È invece definito imprenditore agricolo professionale (IAP) “chi, in possesso di conoscenze e competenze professionali, dedica alle attività agricole (art. 2135 c.c.) direttamente o come socio di società, almeno il 50% del proprio tempo di lavoro complessivo e ricava dalle attività medesime almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro”. Secondo l’art. 2082 del Codice Civile, è definito imprenditore agricolo “chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi”. Saluti, Gianni.