Salve, sono un IAP che in questi anni ha spesso avuto a che fare con terreni abbandonati.
Scrivo al Forum poichè ritengo che le SAU incolte siano ormai, almeno nelle aree marginali-collinari, in esponenziale aumento, tale situazione pone in estrema difficoltà la redazione dei contratti di affitto poichè il codice civile e la legge 203 non contemplano questa fattispecie.
Quid tum?
La domanda è: mi appresto a fare un nuovo contratto d'affitto per un terreno incolto, pieno di "macchioni", che è un oliveta abbandonata dal 1983; quale è OGGI l'ordinamento colturale del fondo?
Nei contratti-tipo si dice che non posso cambiare l'ordinamento colturale senza consenso scritto del proprietario.
Inoltre, come devo interpretare la clausola che dice di impegnarmi a mantenere il fondo secondo i criteri del buon padre di famiglia, rispettando i CGO.
Insomma per farla breve: un terreno abbandonato con degli olivi tra i rovi del tutto IMPRODUTTIVO ha una definizione che ne inquadra l'ordinamento colturale?
Grazie, resto a disposizione per ogni ulteriore informazione. Luca
La qualità del terreno non tiene conto dell'attualità ma della potezialità del terreno. Se non coltivi il tuo terreno non diventa incolto per il Catasto dei terreni.
Salve Marco, non si parla di "qualità" si parla di "ordinamento".
In Toscana, adesso tramite il sistema integrato di ARTEA-Catasto, stanno modificando anche i dati di classamento. Come dire che i seminativi abbandonati divengono pascoli arborati e quelli che erano pascoli arborati divengono bosco e di conseguenza variano anche i valori catastali.
I problemi stanno sorgendo sulle olivete abbandonate che aumentano di superficie ogni anno e per i quali non si intravedono ne mutamenti catastali ne tantomeno possibilità di ritorno alla coltivazione stando le normative come descritto sopra.
Ritengo interessante la discussione riportata al link qui sotto che analizza il problema delle olivete in abbandono.
Resta da comprendere che inquadramento dare contrattualmente quando ci troviamo di fronte a piantumazioni abbandonate da molti anni. Le soluzioni prospettate sono valide solo per chi è proprietario delle olivete/frutteti.