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Classificazione ordinamento colturale terreni incolti
Autore |
Messaggio |
Consapevole
Iscritto il: 28/02/2013, 13:38 Messaggi: 5
Formazione: Ist.Professionale per l'agricoltura
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Salve, sono un IAP che in questi anni ha spesso avuto a che fare con terreni abbandonati.
Scrivo al Forum poichè ritengo che le SAU incolte siano ormai, almeno nelle aree marginali-collinari, in esponenziale aumento, tale situazione pone in estrema difficoltà la redazione dei contratti di affitto poichè il codice civile e la legge 203 non contemplano questa fattispecie.
Quid tum?
La domanda è: mi appresto a fare un nuovo contratto d'affitto per un terreno incolto, pieno di "macchioni", che è un oliveta abbandonata dal 1983; quale è OGGI l'ordinamento colturale del fondo?
Nei contratti-tipo si dice che non posso cambiare l'ordinamento colturale senza consenso scritto del proprietario.
Inoltre, come devo interpretare la clausola che dice di impegnarmi a mantenere il fondo secondo i criteri del buon padre di famiglia, rispettando i CGO.
Insomma per farla breve: un terreno abbandonato con degli olivi tra i rovi del tutto IMPRODUTTIVO ha una definizione che ne inquadra l'ordinamento colturale?
Grazie, resto a disposizione per ogni ulteriore informazione. Luca
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03/03/2013, 10:19 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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La qualità del terreno non tiene conto dell'attualità ma della potezialità del terreno. Se non coltivi il tuo terreno non diventa incolto per il Catasto dei terreni.
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03/03/2013, 18:42 |
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Consapevole
Iscritto il: 28/02/2013, 13:38 Messaggi: 5
Formazione: Ist.Professionale per l'agricoltura
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Salve Marco, non si parla di "qualità" si parla di "ordinamento".
In Toscana, adesso tramite il sistema integrato di ARTEA-Catasto, stanno modificando anche i dati di classamento. Come dire che i seminativi abbandonati divengono pascoli arborati e quelli che erano pascoli arborati divengono bosco e di conseguenza variano anche i valori catastali.
I problemi stanno sorgendo sulle olivete abbandonate che aumentano di superficie ogni anno e per i quali non si intravedono ne mutamenti catastali ne tantomeno possibilità di ritorno alla coltivazione stando le normative come descritto sopra.
Grazie comunque. Luca
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03/03/2013, 19:52 |
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Consapevole
Iscritto il: 28/02/2013, 13:38 Messaggi: 5
Formazione: Ist.Professionale per l'agricoltura
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Ritengo interessante la discussione riportata al link qui sotto che analizza il problema delle olivete in abbandono.
Resta da comprendere che inquadramento dare contrattualmente quando ci troviamo di fronte a piantumazioni abbandonate da molti anni. Le soluzioni prospettate sono valide solo per chi è proprietario delle olivete/frutteti.
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09/03/2013, 9:27 |
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