Sono uno studente di Scienze e Tecnologie agrarie particolarmente attento alle normative nazionali riguardo il nostro ambiente. Ho notato che dal punto di vista legale manca una classificazione con parametri stabiliti di quella terra che i miei nonni definivano "buona", la terra in cui si vogliono coltivare delle piante. Mi spiego meglio. Se vado da una ditta a comprare qualche camion di terra ad esempio per innalzare il livello del mio campo che si trova in depressione rispetto a un corso d acqua o è a contatto con una una falda superficiale, non ho un profilo da parte di colui che mi vende questa terra che mi possa esprimere la qualità del prodotto che vado a comprare. O almeno, non ho dei parametri stabiliti legalmente che mi possano delineare le caratteristiche che il mio prodotto deve avere per forza. Da questo punto di vista ad esempio esiste una normativa che delinea le caratteristiche se la terra non è per uso agricolo, ma non sono riuscito a trovare uno straccio di legge che parla di quello che sto cercando io. comprendo che si tratta di un discorso astruso, ma spero che qualcuno di voi mi possa aiutare. Grazie
Potresti fare una analisi del terreno e valutare tu stesso la "bontà" di quel terreno. Comunque esistono metodi per la valutazione dei terreni e della loro vocazionalità. Ti segnalo un link che potrebbe darti una prima idea: http://www.disat.unimib.it/ita/corso/Fi ... 0terre.pdf
vi ringrazio. dalle vostre risposte deduco che non esiste una classificazione legale vera e propria ma solo valutazioni a posteriori del prodotto. in effetti non si tratta di un commercio molto comune ma diventerebbe fondamentale una classificazione legale nel caso di ditte che ricevono queste terre e le devono riposizionare sul mercato in qualche modo