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Buonuscita per cessione fondo agricolo
Autore |
Messaggio |
Diedorf
Iscritto il: 19/07/2012, 22:18 Messaggi: 2
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Salve.
La mia famiglia coltiva un fondo agricolo in Penisola Sorrentina da oltre 250 anni. Un documento originale precedente la seconda guerra mondiale attesta che la famiglia in epoca borbonica aveva utlizzato la terra come pascolo poi l'aveva trasformata in coltivazione di gelsi (si producevano i bachi da seta per San Leucio) e poi in agrumeto. Un liberculo posseduto dai miei nonni attesta tutti gli avvenuti pagamenti da oltre un secolo. Naturalmente le varie forme di contratto che si sono succedute nel corso dei secoli ormai non le conosce nessuno, ma è sempre stato chiaro il rapporto fra proprietari e mezzadri.
Adesso la terra è ancora coltivata ed è corrisposto un canone annuo in denaro ed in natura da un erede che ha meno di quarant'anni d'età. Nel corso dei decenni la mia famiglia ha più volte manifestato l'intenzione di voler acquistare il fondo su cui nel tempo sono sorti due immobili, uno sicuramente accatastato l'altro probabilmente (ma non sono certo).
A causa dei vari passaggi ereditari i proprietari sono oggi numerosi e piuttosto frammentati sul da farsi e vorrebbero cedere il fondo con gli immobili. La nostra famiglia sarebbe anche disposta ad uno sforzo economico piuttosto ingente (trattandosi comunque di una zona che dal punto di vista agricolo è piuttosto disagevole, ma dal punto di vista immobiliare è particolarmente quotata).
Scusandomi per la lunghezza della premessa era mio interesse sapere se abbiamo qualche titolo per chiedere una buonuscita (o un immobile) vista l'ultracentenaria lavorazione del fondo e le migliorie apportate nel corso del tempo (era un pascolo in epoca borbonica, cioè all'inizio del rapporto). La famiglia non ha la minima intenzione di lasciare il fondo ed è disposta a coltivarlo, se necessario, per molti decenni, mentre i proprietari, spaventati anche dall'IMU, hanno dato mandato ad un'agenzia di provvedere alla vendita (il valore dovrebbe essere di circa 2 milioni di euro).
I proprietari hanno mostrato una certa apertura a riconoscere anche un immobile (anche perchè la situazione deve essere complessa dal punto di vista giuridico vista la lunghezza del rapporto e l'ampia documentazione a riprova), mentre d'altra parte noi saremmo interessati all'acquisto, per un prezzo notevolmente inferiore che tenga conto del conguaglio dovuto come buonuscita.
Vorrei sapere da persone esperte di cui ho letto alcuni interessanti post cosa ci consigliano di fare. Come dovremmo muoverci (contattare un avvocato, un perito di parte per una valutazione indipendente etc.)? Che possibilità abbiamo di ottenere effettivamente un immobile?
Mi scuso per la lunghezza del post e per la difficoltà del quesito e ringrazio tutti quelli che vorranno esprimere il proprio parere.
Saluti Nello
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19/07/2012, 22:37 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68830 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Premetto che non sono un legale e che la questione necessita la consulenza di un professionista. Potrebbe esserci la possibilita' di richiesta di indennizzo per miglioramenti eseguiti, se dimostrabili e. .. Ciao Marco
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20/07/2012, 9:26 |
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Diedorf
Iscritto il: 19/07/2012, 22:18 Messaggi: 2
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Grazie della risposta.
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20/07/2012, 13:15 |
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