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Allacciamento sorgente interrotto
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mennix
Iscritto il: 17/05/2012, 9:10 Messaggi: 21 Località: Umbertide (PG)
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Buongiorno a tutti. Nel 2000 abbiamo comprato (inclusi diritti e servitù attive e passive, apparenti e non apparenti) un rudere con terreno dalla Curia di Perugia, che abbiamo ristrutturato e dove abitiamo dal 2015. Il rudere, piuttosto malmesso e coperto dall'edera, non sembrava connesso a nessun tipo di rete idrica, quindi nell'atto di compravendita abbiamo fatto includere la clausola che, qualora non avessimo trovato l'acqua sul terreno acquistato, avremmo potuto cercarla nel terreno circostante, sempre di proprietà della Curia.
Da quando viviamo nei luoghi e tramite testimonianze di persone che abitavano il casale fino agli anni 60'/70', siamo venuti a conoscenza del fatto che il casale fosse collegato tramite un tubo ad una sorgente a circa 200m a monte, nell'allora proprietà della Curia che probabilmente non ne era al corrente, passata in seguito ad un privato da circa dieci anni (lavorando il nostro terreno abbiamo in effetti rinvenuto vecchi tratti di tubature di ferro che visibilmente portavano alla sorgente). Abbiamo inoltre saputo dallo stesso testimone che la stessa sorgente serviva, e serve tuttora, oltre il nostro casale, altre tre, quattro o forse cinque abitazioni molto più lontane rispetto alla nostra, appartenenti ai vari rami di un'unica famiglia che chiameremo A.
Dopo varie ricerche abbiamo scoperto che la famiglia A nel 2004 ha richiesto ed ottenuto il permesso per la ristrutturazione della condotta. Nel procedere alla stessa, e come ingenuamente ammesso dal Sig.A che ha effettuato lo scavo e la sostituzione del tubo, si è proceduto all'eliminazione di quello che portava l'acqua da noi.
Essendo all'oscuro di tutto ciò, nel 2006, per l'inizio dei lavori di ristrutturazione del casale, abbiamo fatto scavare un pozzo che serve ai nostri bisogni, ma sappiamo che la sorgente alla quale eravamo collegati fornisce copiosa acqua a pressione naturale senza bisogno di pompe.
Dal 2017 abbiamo comprato altro terreno ed aperto un'azienda agricola. Conoscendo la copiosità della sorgente ovviamente vorremmo prevedere tipi di coltivazione alternativi ai cereali e leguminose, ma non sappiamo bene come procedere per ripristinare quello che consideriamo un antico diritto. Al Comune hanno detto che troveremo la soluzione, ma sono passati dei mesi... Io penso che si possa rirpistinare legalmente questa vecchia servitù. Qualcuno può aiutarmi per favore? Grazie.
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05/07/2019, 19:46 |
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Bepi
Iscritto il: 12/02/2013, 19:05 Messaggi: 6163 Località: Friuli V.G.
Formazione: Diploma tecnico
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Chiaramente le tracce della vecchia condotta idrica sulla vostra proprietà parlano a vostro favore per il diritto d'"uso" dell'acqua. Purtroppo all'acqisto del bene, non avete fatto le opportune ricerche per includere nel rogito quel diritto. Tale diritto lo si ottiene per contratto, per eredità o per usucapione. La testimonianza del tizio che vi ha informati sugli utilizzi della famiglia A potrebbe testimoniare a vostro favore in caso di discordie. Io parlerei con gli utenti, immagino a valle di voi, per concordare quella inevitabile interruzione necessaria al vostro allacciamento. In seconda azione, bisogna vedere se la condotta vetusta corre tutta sulla vostra proprietà o ci sarebbe da operare in proprietà altrui. Infine la "sorgente"......chi potrebbe opporsi all'allaccio ed all'utilizzo. Concludo dicendo che, a mio avviso, avete diritto ad usufruire dell'acqua per vecchio diritto d'uso. Però nelle leggi italiane si cade subito nell'incasin....nto Poichè la questione é seria ed importante io, se fossi in voi, mi rivolgerei ad un legale di fiducia e se possibile esperto in diritto agrario.
_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)
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06/07/2019, 15:54 |
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mennix
Iscritto il: 17/05/2012, 9:10 Messaggi: 21 Località: Umbertide (PG)
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La ringrazio per i suoi consigli Giuseppe.
Secondo lei quindi la clausola nel contratto di compravendita che dice testualmente: "La vendita è fatta a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui il bene si trova, con tutti i diritti, usi, ragioni, con tutte le pertinenze e con tutte le servitù attive e passive, apparenti e non apparenti ed in particolare..." non è sufficiente al riconoscimento del nostro antico diritto?
Per il ripristino della condotta bisognerebbe lavorare su terreno, limitrofo al nostro, di terzi (ex Curia), dove si trova la sorgente.
Con gli utenti ho già parlato anni fa, ma hanno ovviamente avuto un'atteggiamento vagamente omertoso.
Grazie ancora e cordiali saluti .
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07/07/2019, 19:36 |
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Bepi
Iscritto il: 12/02/2013, 19:05 Messaggi: 6163 Località: Friuli V.G.
Formazione: Diploma tecnico
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Bepi ha scritto: Chiaramente le tracce della vecchia condotta idrica sulla vostra proprietà parlano a vostro favore per il diritto d'"uso" dell'acqua. Purtroppo all'acqisto del bene, non avete fatto le opportune ricerche per includere nel rogito quel diritto. Tale diritto lo si ottiene per contratto, per eredità o per usucapione. La testimonianza del tizio che vi ha informati sugli utilizzi della famiglia A potrebbe testimoniare a vostro favore in caso di discordie. Io parlerei con gli utenti, immagino a valle di voi, per concordare quella inevitabile interruzione necessaria al vostro allacciamento. In seconda azione, bisogna vedere se la condotta vetusta corre tutta sulla vostra proprietà o ci sarebbe da operare in proprietà altrui. Infine la "sorgente"......chi potrebbe opporsi all'allaccio ed all'utilizzo. Concludo dicendo che, a mio avviso, avete diritto ad usufruire dell'acqua per vecchio diritto d'uso. Però nelle leggi italiane si cade subito nell'incasin....nto Poichè la questione é seria ed importante io, se fossi in voi, mi rivolgerei ad un legale di fiducia e se possibile esperto in diritto agrario. In effetti hai ragione (qui per convenzione, non badando alle eventuali differenze d'età, ci si da del tu) quel paragrafo iniziale di cui scrivi e che sottolinei adesso, m' é sembrato un tocco magico di un buon Notaio. Però la frase che cito di seguito mi ha furviato......"del fatto che il casale fosse collegato tramite un tubo ad una sorgente a circa 200m a monte, nell'allora proprietà della Curia che probabilmente non ne era al corrente"...., cioé come se potesse avere valore la non conoscenza della Curia. Per fortuna non é così e quindi c'é elemento principe e la frase "(inclusi diritti e servitù attive e passive, apparenti e non apparenti) " sarebbe il miglior elemento a vostro favore. Bisogna che vediate se allacciarsi alla condotta rifatta dalla famiglia A, se più vicina a voi, verrebbe a costare più meno del ripristinare fino alla sorgente, la vostra condotta. A parte i calcoli economico-tecnici che sono opportuni avrete da imporre, in caso di mancata comprensione-collaborazione, il vostro diritto all'attuale proprietario della sorgente, al vicino in cui dovrete scavare e forse ,se più conveniente, alla famiglia A alla cui condotta dovreste allacciarvi. L'imposizione, se a tanto si debba arrivare, dovrà avvenire per mezzo del Giudice per cui vale sempre il consiglio del legale da cercare. I migliori saluti
_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
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07/07/2019, 21:33 |
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mennix
Iscritto il: 17/05/2012, 9:10 Messaggi: 21 Località: Umbertide (PG)
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Vedremo allora di far valere il nostro diritto.
Grazie mille e ancora cordiali saluti!
Natalie
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07/07/2019, 22:30 |
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