Salve, sono Gianluca e vengo da Misilmeri, in provincia di Palermo.
Con l'alluvione che c'è stata due settimane fa ho perso, come molti altri, una parte consistente del mio agrumeto, che si trova in prossimità del fiume Eleuterio che ha rovinosamente esondato, provocando ingenti danni.
L'amministrazione locale ci ha chiesto di fare una quantificazione dei danni per un (incerto) rimborso di parte di essi.
Presupponendo che gli alberi di mandarini avevano un'età di circa 50 anni, come si fa a calcolare il valore di ogni singola pianta persa?
Inoltre devo quantificare i danni arrecati all'impianto di irrigazione, ma quello è più facile, basta calcolare quanti tubi mi serviranno per ripristinare l'impianto e chiedere il prezzo al m dei vari tubi necessari.
Il fiume ha portato sulla mia proprietà massi molto grossi e una quantità impressionante di pietre che occupano una grossa fetta del mio terreno; anche qui, come faccio a calcolare la quantità approssimativa di lavoro (e quindi di denaro) da impiegare per ripristinare il tutto?
Ho già cercato in rete, ma non sono ancora riuscito a trovare dettagli relativi al mio problema.
Spero che qualcuno risponda, se ho sbagliato sezione vi chiedo scusa, ma credo che sia la più indicata per la questione.

Salve Gianluca
anch'io nel 2017 causa una tromba d'aria ho avuto danni alla casa, recinzione. abbattimento di un antico cedro del libano per il quale é stata onerosa la rimozione.
Tra impresa edile e boscaiolo ho avuto preventivo, seguito da spese per 20.000 euro.
Preciso che nella zona, in provincia e in regione ci sono stati danni ingenti.
Il Comune ha comunicato di quantificare i danni.
Poi non si é fatto più sentire e non ha rimborsato alcunché!!
Per i tuoi danni devi procedere a vedere come ripristinare il tutto. Per gli alberi devi considerare per quanto tempo ancora avrebbero prodotto e quanto frutto ti avrebbero dato; dopodiché se l'albero é da sostituire devi considerare la rimozione del vecchio, l'acquisto del nuovo e l'impianto dello stesso. Gli anni in cui avrai zero produzioe e poi man mano una piccola produzione.
Per la rimozione dei sassi chiedi un preventivoad una ditta con un mezzo che possa fare quel lavoro.
Per l'impianto d'irrigazione idem.

Buongiorno,
La stima identifica un valore attraverso un procedimento logico, tecnico, scientifico e riproducibile.
Le perizie di stima sono elaborati, redatti da tecnici con specifiche competenze che non è possibile acquisire con un semplice giro nella rete.

Rivolgiti ad uno di loro che, innanzi tutto e a priori, ti saprà consigliare come procedere e se ne vale la pena.

Saluti, Gianni

Ho risposto per una valutazione a spanne in quanto ritengo che la regione non corrisponderà nulla.
Se si avesse bisogno di una valutazione corretta, quella indicata da Gianni é la strada da seguire.
Soltanto credo, che non sia il caso di esporsi a consulenze onerose senza prospettive precise e sicure

Esatto, purtroppo la nostra dovrà essere una valutazione altamente sommaria del danno, poiché, a quanto risulta, non vi saranno risarcimenti dei danni.


Ha detto bene, ma, come ha scritto di seguito Bepi, non credo che sia opportuno spendere altri soldi per un tecnico, dato che dovremmo sobbarcarci già tutto il pesante lavoro per recuperare il recuperabile.



Lei ha subito danni derivanti da agenti atmosferici anomali, ma da me, oltre alle anomalie climatiche c'è stato un disastro perché nessuno ha mai, e ripeto MAI, fatto una pulizia del fiume, che negli anni ha creato isole, dighe e quant'altro. Era il solito disastro annunciato. E per questi danni dovrebbero pagare i gestori del demanio fluviale... ma tanto si sa come andrà a finire!

Se si sa che non vi sarà alcun tipo di risarcimento credo sia del tutto inutile stare a ragionare, se invece si pensa che qualche possibilità c'è chiedere consiglio ad un tecnico competente non costa nulla e può servire ad avere le idee più chiare. Dopo di questo, eventualmente, si può procedere con le azioni ritenute idonee.

Saluti, Gianni

Nel nostro caso é successo, nella pianura friulana, un episodio analogo a quello avvenuto quest'anno nelle zone montane del Friuli, Trentino e Veneto.
La Regione ha stabilito lo stato di calamità però al Comune che mi riguarda sono stati dati ventimila euro in tutto. Tra tetti di scuole e altro si sono vergognati a dare delle briciole ai privati.