Non divisando Ella portre in essere, alcun attività professionale, nel senso di attività da cui ritrarre reddito, ma solo una coltivazione ad uso personale, ad Ella di fatto è esclsusa la possibilità di stipulare un contratto agrario d'affitto. Il quale, inoltre, andrebbe registrato come tale ed inoltre, potrebbe dar vita ad accertamenti ed ispezioni ecc ecc Non capisco perché Ella si voglia complicare, la propria vita In bocca al lupo
Ok, al momento è soltanto un parlare con il mio conoscente che mi presenterebbe il. Proprietario e suo dire essendo il terreno inutilizzato da anni, mi potrebbe fare un contratto con affitto annuo da circa 300 euro, le mie domande erano rivolte a capire i risvolti legali, quale tipo di contratto si poteva stipulare, i costi di registrazione e se, non essendo IAP CD ma dipendente statale a breve in pensione quale era la strada migliore da percorrere e se il proprietario è disponibile ad un futuro acquisto del terreno, circa 4500 mq.
Bene credo anch'io che sia la soluzione migliore, vedremo al primo incontro come si riesce a concludere, le farò sapere per ora grazie dei consigli e delle informazione avute. ViggI. -----
Salve mi inserisco per un chiarimento in merito all'argomento. Ho capito che se non si è coltivatore professionale non si può prendere in affitto un terreno agricolo, però si può prenderlo in comodato; la mia domanda è: il contratto di comodato può riguardare anche solo una porzione di terreno o deve comprendere per forza un lotto intero?
Buongiorno, mi piacerebbe sapere, specificatamente, quale norma "vieta" il contratto di affitto di un terreno agricolo a conduttore non coltivatore diretto, visto che tale contratto e tale figura sono previsti nella legge 203/82. Saluti, Gianni.