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Affitto o comodato? 
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Iscritto il: 30/01/2009, 11:43
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Salve a tutti!
SITUAZIONE: in seguito alla morte di mio padre avvenuta nel 2008, io, i miei fratelli e mia madre siamo diventati proprietari di poco più di 1 ht. di terreno, per la maggior parte si tratta di
terreno edificabile, ma nulla è stato ancora costruito. Sul fondo ci sono anche 2
ruderi con relativa corte da tenere pulita.
Mia madre era titolare di partita IVA a regime esonerato, dopo la morte di mio padre abbiamo deciso di chiuderla per poter effettuare in modo più agevole ed economico la vendita di un lotto di terreno edificabile, avvenuta a fine 2008.
Ora nessuno di noi ha la partita IVA, ma abbiamo un diritto PAC ancora attivo.
Siccome purtroppo purtroppo facciamo tutti altri lavori e nessuno di noi si intende di terre e di agricoltura (ha sempre fatto tutto mio padre e in passato era tutto terreno agricolo...), vorremmo dare la terra in affitto a qualcuno così da tenerla pulita; non vogliamo guadagnarci nulla (visto anche la piccola e frammentata estensione del fondo...). Sentendo qua e là, ci hanno sconsigliato il contratto di comodato d'uso (perchè costa di + e saremmo meno tutelati in caso di possibile usucapione)e ci hanno invece consigliato una Convenzione di affitto di durata triennale con rinnovo annuale.Al contoterzista che seguirebbe il fondo (amico ventennale di mio padre) lascieremmo anche l'affitto del diritto PAC attivo. Alla fine il canone d'affitto sarebbe una cifra ad es. di x Euro/anno. In realtà però, da parte dell'affittuario, non ci sarebbe praticamente nessun esborso di denaro in quanto parte del canone sarebbe coperto dall'uso del diritto PAC e per la restante quota, l'affittuario ci sfalcierebbe il prato intorno ai ruderi. Per poter dare in affitto anche il diritto PAC ci hanno detto che il contratto richiede la forma scritta, ma il contoterzista, vista la scarsa e frammentata estensionde del fondo, non vuole accollarsi costi e non metterebbe nulla per iscritto.
Lui coltiverebbe la terra e in cambio ci terrebbe pulita l'area e le corti.
Noi, anche se ci fidiamo molto della persona, vorremmo comunque tutelarci e ci offriremmo anche di accollarci le spese del contratto.
DOMANDA: nella nostra situazione, stiamo facendo la cosa giusta? E' davvero meglio la Convenzione di affitto rispetto al Comodato? Quali sono le reali differenze? Cos mi consigliereste?
Quanto costa un contratto di affitto comprensivo dell'affitto del diritto PAC?
So che un ettaro di terra è poca roba e forse non vale tutti questi casini, ma mio padre ci teneva molto alla sua terra; vorremmo solo fare la cosa giusta. Vi ringrazio per ogni consiglio o chiarimento.
GiG


30/01/2009, 12:45
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Io non starei a peredere troppo tempo e soldi.
Immagino che gli aiuti PAC sia pochi Euro e mi pare di aver capito che nessuno di voi ha intenzione di svolgere l'attività agricola.
Lo darei all'amico contoterzista per qualche anno, in campio di qualche lavoretto. Poi, dopo alcuni anni, per un anno interromperei l'uso, per non impedire il presupposto dell'acquisto per usucapione (uso prolungato e continuato per almeno 20 anni).
E' tutto. Ciao,
Marco

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30/01/2009, 13:47
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Grazie della pronta risposta!
Sì, infatti, nessuno di noi ha intenzione di svolgere l'attività agricola, ma "dare il fondo al contoterzista in cambio di qualche lavoretto" come lo configurerei? Con un contratto orale? Niente affitto, niente comodato? Io ti lascio i campi e tu mi tagli l'erba...Non saprei...


30/01/2009, 14:58
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Non metterei nulla di scritto. Se vuoi fare una scrittura privata, ma penso serva a poco. L'importante è, tra qualche anno, interrompere l'uso.
Ciao,
Marco

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30/01/2009, 15:31
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Iscritto il: 22/05/2008, 15:13
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GiG ha scritto:
Salve a tutti!
SITUAZIONE: in seguito alla morte di mio padre avvenuta nel 2008, io, i miei fratelli e mia madre siamo diventati proprietari di poco più di 1 ht. di terreno, per la maggior parte si tratta di
terreno edificabile, ma nulla è stato ancora costruito. Sul fondo ci sono anche 2
ruderi con relativa corte da tenere pulita.
Mia madre era titolare di partita IVA a regime esonerato, dopo la morte di mio padre abbiamo deciso di chiuderla per poter effettuare in modo più agevole ed economico la vendita di un lotto di terreno edificabile, avvenuta a fine 2008.
Ora nessuno di noi ha la partita IVA, ma abbiamo un diritto PAC ancora attivo.
Siccome purtroppo purtroppo facciamo tutti altri lavori e nessuno di noi si intende di terre e di agricoltura (ha sempre fatto tutto mio padre e in passato era tutto terreno agricolo...), vorremmo dare la terra in affitto a qualcuno così da tenerla pulita; non vogliamo guadagnarci nulla (visto anche la piccola e frammentata estensione del fondo...). Sentendo qua e là, ci hanno sconsigliato il contratto di comodato d'uso (perchè costa di + e saremmo meno tutelati in caso di possibile usucapione)e ci hanno invece consigliato una Convenzione di affitto di durata triennale con rinnovo annuale.Al contoterzista che seguirebbe il fondo (amico ventennale di mio padre) lascieremmo anche l'affitto del diritto PAC attivo. Alla fine il canone d'affitto sarebbe una cifra ad es. di x Euro/anno. In realtà però, da parte dell'affittuario, non ci sarebbe praticamente nessun esborso di denaro in quanto parte del canone sarebbe coperto dall'uso del diritto PAC e per la restante quota, l'affittuario ci sfalcierebbe il prato intorno ai ruderi. Per poter dare in affitto anche il diritto PAC ci hanno detto che il contratto richiede la forma scritta, ma il contoterzista, vista la scarsa e frammentata estensionde del fondo, non vuole accollarsi costi e non metterebbe nulla per iscritto.
Lui coltiverebbe la terra e in cambio ci terrebbe pulita l'area e le corti.
Noi, anche se ci fidiamo molto della persona, vorremmo comunque tutelarci e ci offriremmo anche di accollarci le spese del contratto.
DOMANDA: nella nostra situazione, stiamo facendo la cosa giusta? E' davvero meglio la Convenzione di affitto rispetto al Comodato? Quali sono le reali differenze? Cos mi consigliereste?
Quanto costa un contratto di affitto comprensivo dell'affitto del diritto PAC?
So che un ettaro di terra è poca roba e forse non vale tutti questi casini, ma mio padre ci teneva molto alla sua terra; vorremmo solo fare la cosa giusta. Vi ringrazio per ogni consiglio o chiarimento.
GiG

Caro utente, concordo pienamente coll'altro moderatore.
Per una questione di sicurezza dell'operazione negoziale, ANCH'IO credo sia consigliabile addivenire alla stipula di un contratto di affitto agricolo, se del caso con durata inferiore al termine legale. In questo caso, Vi dovete avvalere della consulenza e della prestazione professionale di un sindacato agricolo ex art. 45 L. 203/1982
In bocca al lupo

_________________
avv. Ivano Cimatti


01/02/2009, 21:06
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Grazie Sig. Marco e Avv. Cimatti dei suggerimenti!
Entro questa settimana voglio prendere una decisione, mi sa che starò sul contratto di affitto + affitto diritto PAC all'affittuario; con qualcosa di scritto siamo più tranquilli...
Vi terrò informati sulla vicenda...e vedrò anche di informarmi bene da un'associazione di categoria per i costi vari anche perchè io non saprei neanche da dove partire per
redigere un contratto di affitto...
A presto.


02/02/2009, 11:58
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Sez. Aspetti Legali in Agricoltura
Sez. Aspetti Legali in Agricoltura

Iscritto il: 22/05/2008, 15:13
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GiG ha scritto:
Grazie Sig. Marco e Avv. Cimatti dei suggerimenti!
Entro questa settimana voglio prendere una decisione, mi sa che starò sul contratto di affitto + affitto diritto PAC all'affittuario; con qualcosa di scritto siamo più tranquilli...
Vi terrò informati sulla vicenda...e vedrò anche di informarmi bene da un'associazione di categoria per i costi vari anche perchè io non saprei neanche da dove partire per
redigere un contratto di affitto...
A presto.

Se desidera, se le è comodo, per la redazione del contratto si può rivolgere al mio studio oppure allo studio della brava e preparata avvocatessa Nicoletta Rauseo una delle menti migliori del diritto agrario in Italia

_________________
avv. Ivano Cimatti


03/02/2009, 10:06
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