La scorsa settimana ho avuto un dibattito molto acceso in cui ho difeso spada tratta l'intelletto dell'asino rispetto a quella del cavallo. Lui mi chiese, "cosa sa fare un asino rispetto al cavallo?" io gli risposi "tutto quello che gli insegni". stasera gli potrò mostrare questo video poichè lui continua a dire che l'intelligenza è data da quello che san fare e non da quello che possono comunicare, bene allora lo batto con la sua stessa lingua.
il cavallo si addestra...l'asino si educa secondo me. certo ogni cavallaro difenderà a spada tratta il cavallo e le sue capacità e credo sia innegabile che (salvo rare eccezioni) coi cavalli puoi fare più cose , se ci riferiamo alle classiche cose che si insegnano ad un cavallo. ma se tu parli di intelligenza, secondo me non c'è paragone.. io non credo sia da da ciò e quanto uno sa fare.. conosco gente che fa molte cose eppure è molto stupida...il cavallo apprende molto più facilmente ed in maniera meccanica ( quindi per certi scopi è più adatto), con l'asino tu non sei sopra di lui, ma io lo vivo come un rapporto alla pari. ha una sua personalità, osserva moltissimo, è curioso, è furbo e io ho l'impressione che riflettano tantissimo. se l'asino non vuole fare una cosa ( e questa è la ragione per cui viene definito"stupido" nei luoghi comuni), si impunta o intestardisce non è perchè è stupido, ma perchè vede qualche buona ragione dettata dal suo buon senso per non farla. se percepisce un pericolo non fa una cosa perchè tu vuoi che la faccia, o non la fa o la farà quando sarà sicuro. perchè un cavallo spaventato non ragiona ed è capacissimo di correre e lanciarsi in un burrone e uccidersi? e un asino corre per un po' di metri, si ferma, si gira e osserva? il mio maniscalco che ha un maneggio e dei cavalli mi ha detto chiaro e tondo di stare attenta dell'asino che è molto più furbo del cavallo e se capisce che può fregarti è fatta....
e la mia recente esperienza è di poco tempo fa quando ho dovuto portare il mio asino di 10 mesi in un maneggio di soli cavalli...i cavalli spaventati dall'asino alla sola vista o al solo raglio, ( solo uno era giustificato perchè era stato aggredito da un asino), non potevo farlo camminare nel cortile con i cavalli fuori o al lavoro perchè si fermavano spaventati appena lo vedevano, fanno continui scatti improvvisi ed imprevedibili con la testa... in tutto questo lui che non aveva mai visto un cavallo continuava a cercare di annusarli o stava immobile in mezzo alla scuderia mentre tuti quei pazzi si agitavano/sporgevano/ritiravano/sbattevano/lo annusavano e poi scattavano... sono due mondi diversi, e l'intelligenza per me pende più da una parte
e guardando il tuo bel video... si capisce che certe cose le può imparare anche l'asino, ma credo ci voglia mola più pazienza/tempo/ e fiducia dell'asino verso il suo compagno umano.
Takala ha scritto:La scorsa settimana ho avuto un dibattito molto acceso in cui ho difeso spada tratta l'intelletto dell'asino rispetto a quella del cavallo. Lui mi chiese, "cosa sa fare un asino rispetto al cavallo?" io gli risposi "tutto quello che gli insegni". stasera gli potrò mostrare questo video poichè lui continua a dire che l'intelligenza è data da quello che san fare e non da quello che possono comunicare, bene allora lo batto con la sua stessa lingua.
Già la domanda "cosa sa fare un asino rispetto al cavallo?", secondo me, evidenzia un vizio di fondo secondo il quale l'intelligenza è misurata in base alla duttilità all'apprendimento dell'animale. La psicologia dell'asino e del cavallo sono profondamente differenti e già fare un paragone è poco significativo. Addestrare un cavallo è relativamente semplice, addestrare un asino (o come detto da martianna, "educarlo") è un po' più complesso. Poi è naturale che da un asino, per oggettive differenze di natura morfologica, non si può pretendere che faccia le stesse cose che può fare un cavallo. Misurare l'intelligenza è sempre molto difficile proprio perché prima di tutto bisognerebbe intendersi su cosa è l'intelligenza. Se si intende la facilità non tanto di apprendimento quanto la disponibilità ad accettare e recepire l'addestramento, è evidente che il cavallo è più 'intelligente'. Se diversamente ci si riferisce alla capacità di leggere le situazioni e ad una certa "autonomia di pensiero" che implica una valutazione delle circostanze allora l'asino è più 'intelligente'. Avendo avuto la fortuna di possedere entrambi, la mia esperienza dice che il cavallo è senz'altro meno complicato, più 'accessibile' a tutti e generalmente affidabile con tutti. L'asino è un animale straordinariamente empatico in genere e in modo particolare col padrone con il quale instaura un rapporto di reciproca interdipendenza. L'asino è un animale molto paziente che chiede al proprietario altrettanta pazienza: in cambio, col tempo, il proprietario ne riceverà enormi (e forse inattese) soddisfazioni. L'asino non è assolutamente adatto a chi nutre in lui aspettative 'da cavallo'.