Salve Coppola!
Non vorrei scoraggiarla in partenza ma
, essendo io stesso allevatore di Muli Martinesi, ho l'obbligo di dirle tutta la verità e nient'altro che la verità in merito all'argomento, elencandole tutto ciò che è necessario:
1) Attribuzione del Codice di stalla x l'allevamento - viene rilasciato dai competenti servizi veterinari ASL;
2)Registro di carico e scarico equidi, vidimato dai serv. veterinari;
3)Registro dei medicinali;
4)Autorizzazione per la Stazione di Fecondazione ( o di Monta) che ha validità 5 anni, può essere richiesta PUBBLICA o PRIVATA (questo lo deciderà lei), rilasciata dai competenti uffici regionali su apposita richiesta corredata da:
- certificato di idoneità sanitaria dei locali necessari per il funzionamento della Stazione di Monta;
- ricevuta di versamento di circa € 150,00;
- fotocopia documento d'identità del richiedente.
5) Richiesta per fornitura del bollettario dei C.I.F. (Certificati di Intervento Fecondativo) dello stallone asino che si intende utilizzare come riproduttore, rilasc. dai competenti uffici regionali ( almeno così è per la Puglia);
6)ovviamente l'animale deve essere iscritto come riproduttore ( come stallone) nel proprio Libro Genealogico o Registro Anagrafico di appartenenza;
7) l'iscrizione avviene, nella maggior parte dei casi, dopo che l'animale abbia superato la rassegna stalloni (a 30 mesi di età), riportando un punteggio minimo di valutazione che viene espresso da un esperto di razza;
8)lo stallone, per poter esercitare la propria attività, deve annualmente essere sottoposto a prove sierologiche (analisi del sangue) risultando negativo a 6 o 7 malattie diverse sessualmente trasmissibili (quindi deve essere anche vaccinato);
9)cavalle fattrici T.P.R. o Murgesi (io allevo solo Murgesi!) che abbiano superato almeno i 30 mesi di età;
10) Consideri, ed è molto importante ai fini dell'allevamento dei muli, che non tutti gli asini coprono le cavalle, anzi è molto difficile trovarne di veramente capaci! rendenzialmente l'asino adulto che non ha mai coperto cavalle, se liberato nel branco delle fattrici, nel 90% dei casi mostra una certa ritrosia perchè si spaventa e fugge. L'ideale sarebbe far crescere un asino di giovane età (di circa un anno) nel branco delle cavalle e senza fargli vedere più asine; crescendo prenderà sempre più confidenza fino a quando, una volta accettato come unico animale maschio nel branco, inizierà le sue performance.
11) Disponibilità di spazi aperti sufficientemente estesi in base al numero di animali che si intendono allevare.
Tutto ciò premesso per guadagnarci davvero poco o quasi niente, ma con la grandissima soddisfazione di aver contribuito ad evitare che questo stupendo animale sparisca definitivamente.
La saluto cordialmente,
Eugenio NETTI.