Asino e mulo: allevamento, impieghi produttivi e sociali (latte, terapie e turismo)
20/02/2012, 13:27
Ieri finito di lavorare per il pranzo e riapparecchiato per la cena, a mezz'ora dal tramonto di una bella giornata piena di sole, rifiuto il divano dove riposare le mie stanche membra e prendo la strada che conduce ai miei animali. Passo dai box, saluto i miei cavalli, poi passo a salutare i maialini neri, infine salgo su sino al lago. Mentre passo accanto al recinto vedo dietro le fronde della siepe Nika, l'asinella più piccola, 10 mesi, anche lei mi sente e forse anche mi vede e scappa rapida e veloce per mettersi dietro alla mamma, la vecchia e buona Lisa. Apro il cancello, entro e richiudo il cancello alle mie spalle. Il gregge delle caprette, i 4 asini Lisa, Ale, Nika e Diva mi vengono incontro immediatamente. Un po dietro Bianchino, un torello tutto bianco con un corno solo e un po diffidente, si aspettano che arrivi il cibo, ma io con me non ne ho. Capito che non si mangia tutti si dileguano, solo gli asini mi vengono incontro. Inizio ad accarezzarli sul muso, tutti e 4 alternatamente, solo la più piccola Nika è un po restia al contatto, preferisce sempre interporre il corpo della madre a scudo. Poi appena capisce che sono li per spupazzarmela, parte alla carica, impudente e giocherellona come sempre. In men che non si dica tutti e quattro mi hanno circondato, con i musi richiamano la mia attenzione e io non manco di ricambiare i loro gesti affettuosi, li abbraccio tutti e strofino la mia testa contro la loro. Poi appena fa buio riprendo il sentiero per casa ... mi sento come ricaricato, è incredibile quanto affetto ed energia possano darti questi meravigliosi animali e come un'ora del genere possa rinfrancarti lo spirito più di 3 ore sul divano davanti ad una televisione.
20/02/2012, 16:15
e si è proprio vero!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!