Ciao in questa nuova discussione vorrei affrontare con gli altri iscritti di questo forum le complesse tematiche legate al latte di asina. Leggo oramai sempre più di frequente su l nostro forum la richiesta di informazioni da parte di iscritti che voglio avviare un allevamento di asine da latte. Quindi affrontare il problema in ordine sparso credo che non stia risolvendo neinte a nessuno.
Iniziamo ponendo in essere un paio di punti di riferimento: - NORMATIVA: la vendita del latte d'asina si svolge in un regime di vuoto legislativo quasi assoluto visto che l'unica norma vigente alla quale ci si può rifare è il Regio Decreto n. 994 del 9.5.1929 "APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO SULLA VIGILANZA IGIENICA DEL LATTE DESTINATO AL CONSUMO DIRETTO" (credo e non vorrei sbagliarmi) questo decreto dice semplicemente come vendre il latte (di vacca, capra, pecora ed asina) direttamente in azienda cruto (ne pastorizzato, ne sterilizzato). Non essendoci normative specifiche, a differenza degli altri tipi di latte, il latte equino può essere venduto solo fresco, crudo in azienda. Alcuni allevatori stanno vendendo in azienda latte di asina congelato, che conserva intatte le caratteristiche naturali se non viene interrotta la catena del freddo, almeno così affermano molti esperti e ricercatori oltre a molti allevatori alcuni dei quali collaborano con le università di Bari, Teramo e Palermo. Quindi il latte di asina non può essere raccolto da nessun consorzio, non può essere confezionato, non può essere trattato se non dal consumatore stesso presso il proprio domicili.
- CONSUMO: il consumo è consigliato nei casi di intolleranza al latte vaccino, di mancanza di latte materno, di carenze di calcio. Il latte di asina va scaldato, preferibilmente a bagno maria o comunque non con fiamma diretta, ad una temperatura che non deve superare i 65°/70°, oltre questa temperatura il latte coagula e diventa inbevibile. Questo trattamento è sufficiente per abbattere la gran parte dalla carica batterica tanto più se in precedenza il latte è stato congelato. Naturalmente il latte congelato va prima scongelato e poi scaldato e non scongelato sul fornello ma semplicemente lasciandolo a temperatura ambiente o meglio in frigo. Chi vuole consumare latte di asina deve procurarsi un attrezzo indispensabile che è il termometro da cucina per controllare la temperatura durante il riscaldamento.
- MUNGITURA: l'asina ha una mammella diversa da quella degli altri animali da latte, non ha "serbatoio" e quindi va munta frequentemente visto che non accumula latte nell mammella. La si può mungere a mano o con la mungitrice simile a quella utilizzata per le capre ma con delle modifiche dettate dalla diversa conformazione della mammella equina. L'asinello deve essere sempre nei paraggi durante la mungitura altrimenti l'asina non cede il latte. Un'asina produce tra i 2 ed i 4 lt al giorno a seconda del soggetto e della sua taglia, ad oggi una selezione mirante al miglioramento qualutativo/quantitativo della produzione del latte non è stata provata.
- ALIMENTAZIONE: nell'alimentazione delle asine da latte non deve contenere alimenti che possono alterare il sapore o l'odore del latte (broccoli, cavoli, fieno o paglia non pulita). Ovviamente il cibo di un'asina da latte deve essere il più possibile sano visto che il latte sarà consumato tendenzialmente da persone che già soffrono di disturbi.
Attendo integrazioni, critiche, precisazioni, commenti, smentite, conferme... A rielggerci ciao
scusatemi !!! DIMENTICAVO DI FARE UNA PRECISAZIONE: QUANTO HO SCRITTO NEL PRECEDENTE MESSAGGIO È IL FRUTTO DELLE RICERCHE DA ME FATTE SU INTERNET, DELLE CHICCHIERATE FATTE CON ALLEVATORI, MEDICI, VETERIANARI ED ESPERTI. QUINDI NON VUOLE AVERE VALIDITÀ SCIENTIFICA. CIÒ CHE HO SCRITTO DEVE SOLO SERVIRE COME PARTENZA PER QUESTA DISCUSSIONE. a rielggerci ciao
ciao, mi piacerebbe prendere un'asina gravida per provare a fare un'esperienzia con il latte di asina. Quello che mi preoccupa è come venderlo.. Avrei infatti un punto vendita in centro città interessato al prodotto ma vista la normativa non credo che sia possibile venderglielo, puoi confermarmelo?vista l'ubicazione dell'aziensda non credo che riuscirei a venderlo sul posto, sai indicarmi qualche canale da seguire? grazie in anticipo
ciao sei in un vicolo cieco, ma mai nessun vicolo è troppo cieco. Internet ed il passaparola potrebbero essere la soluzione. Tieni comunque presente che devi avere i documenti dell'azienda e dell'asina in regola, vaccinazioni e cibo buono, mi raccomando. Con un'asina puoi fare giusto un esperimento visto che non ti permetterebbe di dare una continuità alla clientela ma fai comunque bene a partire con poco ad acquaistare altri capi si fa sempre intempo. a rileggerci Ciao
ok grazie. Al riguardo del cibo buono: è possibile tenere un amiatino allo stato brado integrando solo alimentazione?potrei metterlo in un recinto con un pò di bosco e anche di terreno seminativo... scusa le domande da principiante ma la materia è del tutto nuova per me..
ciao per cibo buono intendo cibo che non alteri le qualità organolettiche del latte (odore e sapore) e che non lo inquinino (prodoti chimici). Quindi un buon pascolo è sempre ottimo come base e solo se necessario una piccola integrazione di fieno o sfarinato, io per un'asina da latte eviterei anche i mangimi concentrati almenochè non si sia sicuri che non incida sul latte. a rielggerci ciao
ciao auguroni spero che riuscirai a trovare una buona asina. Qualche raccomandazione: controlla i documenti, guarda bene l'animale, segnati i dati e prenditi un quanche giorno per pensare, così potrai contattare l'istituto incremento ippico di pisa o l'associazione allevatori dell'asiono dell'amiata e chiedere informazioni sui soggetti che hai visionato per poi decidere. L'acquisto di una fattrice selezionata è un passo importante e la parte divertente sta prorpio nello sceglierla. http://www.regione.toscana.it/regione/e ... 14804.html
ciao alla fine ho visitato qualche allevamento, e sono rimasto entusiasta degli animali che ho visto, tutti molto simpatici e socievoli. Ho visto anche degli asini sardi. Adesso sono nel dubbio ... Quale delle due razze mi consiglieresti? Dovrei tener conto anche del fatto di vendere i nuovi soggetti e forse l'asino sardo è più richiesto? Mi puoi spiegare bene cosa bisogna fare per avere il permesso per una "stazione di monta privata" e le alternative? spero di non aver fatto troppe domande a presto