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Asino e mulo: allevamento, impieghi produttivi e sociali (latte, terapie e turismo)
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Il primo asino: chiedo un po' di consigli

09/01/2010, 20:24

ciao a tutti
so che forse questo argomento è stato gia trattato ma ho dei dubbi a cui nn ho trovato risposta.
io e un mio amico abbiamo la possiilita di comprare dall universita di pisa un asino amiata maschio di un anno a 100€
il prezzo e basso perche essendo fonte di ricerche di miglioramento genetico è completamente nero senza la caratteristica croce sulla groppa...
cmq apparte l'animale i miei dubbi sono su cio che necessita per vivere:
terreno/alimentazione: 1 ha circa di ex medicaio nn rinnovato da alcuni anni potrebbe bastare ? se no altro pascolo
recinzione: il filo elettrico ed i tondini bastano? se no cosa altro è poco costoso ed efficente
ricovero: nel centro italia vicino roma 200 m s.l.m. basta un stalla 4x3 con pareti e tetto in lamiera con pavimento in terreno battuto?
leggi:è un animale da compagnia sotto tutti gli aspetti??
varie/ed eventuali : ....

gia vi dico che il terreno è a circa 1 un ora da casa quindi il noi saremmo li 3 volte a settimana in piu c'è un vicino che vine a dare da mangiare ai cani che potrebbe rabbocargli l'acqua
sono ben accetti tutti i tipi di consigli possibilmente pratici visto che la teoria purtoppo gia la conosciamo hihihi (esami di zootecnia e zootecnia speciale sostenuti ) vabbe lo so nn si finisce mai di imparare :lol:
grazie per i consigli
fra

Re: Il primo asino: chiedo un po' di consigli

11/01/2010, 1:12

Vi anticipo qualche riflessione personale, poi lascio campo al moderatore della sezione che saprà illustrarvi meglio le cose da fare. In linea di massimo le cose vanno bene così come pensate, ma il recinto, essendo assenti per lungo tempo, è poco sicuro se fatto solo con il filo elettrico, e poi proprio perché è un animale socievole andrebbe tenuto in compagnia, all'inizio del trasferimento controllato di più. Ultima precisazione l'asino è nero perché per tantissimi decenni sono stati usati proprio alla stazione di Pisa e poi destinati alla monte stalloni di tutta la Toscana, Martinesi, Ragusani e Panteschi, lo stesso a Grosseto, e pertanto è frequente che ricompare il colore nero dei loro antenati, lontani e vicini, saluti, Mario

Re: Il primo asino: chiedo un po' di consigli

11/01/2010, 1:54

grazie mario
in questi pochi giorni ho decisamente aumentato le mio conoscienze su gli asini e il loro bisogni grazie a qusto super forum e a un po di riviste e siti trovati all'universita
essendo studenti il nostro budget è limitato quindi per la compagnia avevamo pensato ad una o 2 pecore a fine carriera con agnellini annessi e da quanto ho letto dovrebbero bastare. è ovvio che i primi mesi la nostra presenza sara molto piu frequnte anche porche vorremmo che l'animale impari a fare trekking sommegiato (termine appena imparato 8-) )
quello che mi preoccupa è come creare una recinsione robbusta ma poco costosa soprattuto visto che le zone di pascolo dovranno essere spostate abbastanza spesso
grazie per tutto il lavoro che fatte sul forum spero di poter ricambiare con il poco che so...
ciaooo
fra

Re: Il primo asino: chiedo un po' di consigli

19/01/2010, 16:44

Ciao, per la recinzione potresti usare la rete a maglia larga per animali, costa circa 60/70€ al rotolo da 50m.
come paletti dei classici tondini di ferro magari del diametro 14, quelli che usano i muratori nel calcestruzzo :lol:

Re: Il primo asino: chiedo un po' di consigli

08/02/2010, 21:31

Mi associo al collega di forum per richiedere alcune informazioni circa la gestione corretta del primo asino. Abito in città ma in campagna ho una tradizionale stalla in muratura, dotata di mangiatoia e rastrelliera, pavimento in mattoni. E' mia intenzione prendere un asino ma ho alcuni dubbi per una corretta gestione dell'animale:
1) se prendere un novello è posso accudirlo direttamente solo tre giorni alla settimana restante parte delegherò qualcuno, la mia assenza può provare effetti dannosi allo sviluppo dell'animale;
2) un prato da anni non più regolarmente sfalciato, ovviamente per l'occasione risistemato, può andare bene come pascolo;
3) se si adotta un asino già adulto per evitare la macellazione rispetto al novello presenta più o meno problematiche nelle gestione;
4) la puliza della stalla ogni quando deve avvenire nel periodo invernale (3/5 giorni o meno); nel periodo estivo l'asino torna nella stalla per le ore notturne o rimane al pascolo.
5) la lettiera in truccioli è consigliata o no

Vi ringrazio anticipatamente per la preziossima collaborazione.

un cordiale raglio umano

davidex

Re: Il primo asino: chiedo un po' di consigli

03/04/2010, 17:58

ciao , in base alla mia diretta esperienza vi dico il mio parere. rispondendo dapprima al post iniziale di Agrofra:
se la tenuta è un prato, immagino che sia priva di alberi. Pertanto per trovare un pò di refrigerio, in estate, nelle ore più calde, l'asino (nero) andrà a cercarlo dentro la stalla. Se questa ha pareti e tetto in lamiera temo che d'estate sia rovente. In tal caso devi assolutamente prevedere un qualche riparo/copertura, naturale o artificiale, che possa fornire una buona zona di ombra.
Poi rispondo ad un quesito di Davidex: è probabile che di notte, in estate, l'asino stia fuori dalla stalla e che ci vada invece di giorno nelle ore più calde. D'inverno deve poter scegliere se stare dentro o fuori, ossia la porta, se c'è , deve essere lasciata aperta. Più frequantemente viene pulita la stalla, meglio è. Alcuni asini non "sporcano" all'interno, o lo fano solo in caso di brutto tempo. Altri invece defecano solitamente nella stalla. In tal caso è ancor più importante pulire. E' una caratteristica soggettiva.
Il mio parere in merito alla lettiera in truciolo o segatura: se hai modo di pulire quotidianamente gli zoccoli dell''asino, può andar bene; diversamente è scosigliabile l'utilizzo di segatura perchè ottura completamente la base di appoggio dello zoccolo, favorendo l'insediamento e il proliferare di microorganismi e funghi che vivono e "operano" in assenza di aria, provcando anche problemi gravi quali il cosiddetto tarlo. Questi mircoorganismi "mangiano" la cosiddetta linea bianca provocando la separazione della parte conrea dello zoccolo dalla parte viva interna, con ovvie dannose e dolorose conseguenze.
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