Salve a tutti, sono un giovane ingegnere siciliano, posso dire di me che sono attaccato alla mia terra come una cozza allo scoglio, ma vi posso assicurare che sono tutt'altro che un bamboccione. Ho intenzione di accedere insieme ad altri giovani ai fondi europei per aprire un allevamento di asini, per la vendita del latte, l'onoterapia ecc ecc. Amo profondamente questi animali e vorrei conciliare l'amore per la mia terra con la nascita di qualcosa che possa dare lavoro anche ad altre persone, soprattutto giovani. Ho tante idee, ma per metterle in pratica ho bisogno dell'aiuto di esperti come voi. Mi scuso in anticipo se le mie domande potranno essere banali, sono certo che troverò la stessa cortesia e professionalità che leggo nelle risposte all'interno del forum. La prima cosa che mi interessa sapere è tutto ciò che riguarda il latte dalla mungitura alla vendita, cosa serve in maniera specifica come attrezzature e lavorazione? Sarei ancor più grato se qualcuno mi potesse indicare dove poter comprare tali attrezzature, dato che su internet ne ho trovate solo per la mungitura delle mucche, quindi per quantità di latte che sono lontane da quella delle asine. Vi ringrazio ancora e aspetto ansioso le vostre risposte.
Certamente devi leggere perché ci sono veramente molti interventi e diversi veramente interessanti; dopo potrai porre delle domande specifiche, mi potresti dire di che parte della Sicilia??? saluti, Mario
Salve, ringrazio e mi scuso se erroneamente ho posto la domanda al di fuori dei giusti ambiti. Rispondo a Mario, abito in provincia di Catania, ai piedi dell'Etna, in una zona in cui quando vigneti e limoni davano da mangiare a molte famiglie, la terra era coltivata con amore e pazienza. Oggi dalle nostre parti la terra serve solo ad avere i giusti metri quadrati per fare una villetta o a prendere qualche sporadico contributo. L'errore più grande è stato non capire che si deve stare al passo coi tempi e non proporre sempre lo stesso tipo di coltivazione per decenni, ma cercare pian piano di cambiare o almeno di non proporre solo ed esclusivamente agrumi. La nostra natura siciliana un po' individualista ha fatto il resto, infatti da queste parti i consorzi non sono mai decollati e siamo rimasti sempre piccoli produttori, quando insieme saremmo stati una forza. Mi scuso per questo sfogo, che forse non interesserà a nessuno, spero che dalle mie parole si senta tutta la mia voglia di riscatto per la mia terra. Qualcuno mi dice che la mia professione di ingegnere mal si sposa con l'agricoltura, io rispondo che la mia deformazione professionale, mi porta a voler ottimizzare ciò che si spreca pur avendo un enorme potenziale.
Ciao grazie della risposta, con dispiacere condivido, abbiamo una bella terra che non riusciamo a valorizzare, ma non è stato sempre così e non sarà sempre così, saluti Mario