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asinisicilia
Iscritto il: 28/09/2011, 17:47 Messaggi: 11
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Salve a tutti sono nuovo del forum ,e vorrei fare i complimenti per la sua impostazione e per la chiarezza dei temi trattatati. Sono un giovane imprenditore e vorrei avviare un allevamento di asini per la produzione da latte. Il mio grosso problema è che non ho ben chiaro i canali di vendita e/o se ci sono industrie o ditte interessate a tal prodotto. Sapete consigliarmene qualcuna? Spero di ricevere qualche aiuto in merito .Si accettano anche risposte in privato . Grazie a presto
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28/09/2011, 17:55 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68669 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Non mi pare ci sia una normativa specifica sul latte di asina, è la stessa di altre specie. Per la vendita di latte crudo devi fare riferimento al Rerolamento CE n. 853/2004: http://www.agraria.org/industrie/Reg-853.htmCiao, Marco
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29/09/2011, 17:58 |
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asinisicilia
Iscritto il: 28/09/2011, 17:47 Messaggi: 11
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La ringrazio per la cortese risposta. Io mi riferivo più che altro se ci sono ditte, consorzi o privati che acquistano il latte. La mia grossa difficoltà verte nel fatto che non sto riuscendo a trovare canali di vendita. Attendo risposte, a presto
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30/09/2011, 13:05 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68669 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Alcuni utenti lo cercano anche attraverso il forum. Ci sono aziende che fanno latte in polvere. Alcune sono iscritte nel nostro catalogo: http://aziende.agraria.org/Ciao, Marco
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30/09/2011, 13:59 |
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ilGiardinoDelSole
Iscritto il: 28/05/2010, 13:05 Messaggi: 683 Località: Carlentini (SR)
Formazione: Geometra
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da quello che so io (prendilo con le pinze) la commercializzazione del latte d'asino è al palo. Lo puoi vendere direttamente in azienda, oppure mandarlo all'industria per farne saponi, creme ecc. Ma per la commercializzazione su larga scala, so che ci sono problemi, e credo (prendi questo ancora più con le pinze) che sia un problema inerente alla sterilizzazione che compromette le qualità del latte.
_________________ Marco Intelligente non è colui che sa tutto, ma colui che sa di non poter sapere tutto e chiede a chi sa !
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01/10/2011, 9:44 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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ciao come ho già scritto altre volte su questo forum, sulla commercializzazione del latte di asina grava l'enorme peso del vuoto legislativo che quindi obbliga i produttori a rifarsi ad un regio decreto dell'800 ed al regolamento CE. I limiti imposti da tali normative in effetti ti obbligano praticamente a vendere il latte di asina fresco in azienda non trattato. Ne risulta che è vietata o non normata: la pastorizzazione, il trasporto, la leofilizzazione e quant'altro. Se cerchi in rete ci sono consorzi di produttori di latte di asina e anche allevatori che forniscono ospedali e cliniche. Ci sono anche allevatori che non tengono conto della normativa e si sono avventurati nella commercializzazione del latte equino pastorizzato o in polvere solubile..... Noterai in giro anche prezzi che variano dagli 8 ai 20 € al litro..... E' purtroppo un prodotto su cui si stà indirzzando molta gente ed in mancanza di normativa ogn'uno si regola come crede anche se io penso che sia meglio per tutti rispettare le normativie vigenti anche se obsolete e di applicare prezzi che garantiscano sia la remunerazione del produtture che l'accessibilità a questo prodotto da parte di tutti coloro che ne hanno bisogno. a rileggerci ciao
_________________ Giuseppe Acella
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01/10/2011, 11:18 |
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asinisicilia
Iscritto il: 28/09/2011, 17:47 Messaggi: 11
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ringrazio tutti per le risposte. Sinceramente ho visto molti siti che sponsorizzano il loro latte liofilizzato , e credo che se ci fossero leggi realmente ferree, ciò verrebbe proibito o comunque fortemente controllato e limitato. Credo che sia assurdo che molti consumatori debbano comperare il latte di asina liofilizzato dalla Germania o dall'Austria quando in Italia ci sono una moltitudine di realtà di, più o meno piccoli allevatori che spinti dalla passione per questi animali si avventurano in un'avventura imprenditoriale così rischiosa come quella di allevare asini. Ringrazio per lo spunto datomi sulla questione legislativa. Approfondirò l'argomento perchè mi sembra impossibile che sia vietato commercializzare il latte liofilizzato. Inoltre ho contattato il consorzio di Roma e ,alla domanda se acquistavano latte di asina mi è stata data risposta negativa in quanto " il mercato è fermo".Sapete se ci sono altri consorzi attivi?
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01/10/2011, 17:46 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68669 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Il fatto che ti abbiano risposto che il "mercato è fermo" non è un buon segno. Marco
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01/10/2011, 19:59 |
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danilo65
Iscritto il: 15/06/2011, 20:57 Messaggi: 246 Località: valle ossola piemonte
Formazione: agrotecnico
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_________________ ...e preferisco esser vinto contro un muro a torso nudo... che cantare la vittoria ben protetto da uno scudo...
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01/10/2011, 20:06 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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ciao quello che ho postato non è uno spunto legislativo ma l'unica normativa vigente che parla chiaro, poi in regime di vacatio legis la questione diventa controversa e qualcuno sostiene che non ci sia un divieto assoluto a vendere il latte di asina sotto altre forme oltre a quella liquida fresca. Ripeto io mi atterrei alla normativa vigente senza forzature poi ogn'uno fa come crede. In tema di spunti però vorrei fornirne uno su cui riflette: qualunque trasformazione si volesse fare del latte di asina quali parametri dovrebbe rispettare visto che ne il ministero della sanità ne quello delle risorse alimentari ha mai adottato tabelle o regole? I consumatori di questo alimento sono generalmente bambini piccoli e con problemi alimentari, credo che non sia il caso di rischiare da parte di un produttore controversie in cui diventa difficile difendersi non trovate? poi, ripeto, ogn'uno decide cosa fare a casa propria daltronde fin quando nessuno solleva eccezioni ed i clienti si trovano bene... I consorzi che ci sono sul territorio nazionale grosso modo operano come supporto per i soci e quindi non acquistano latte da terzi. E' necessario comunque tenere presente che la produzione di latte di asina non ha molto in comune con la produzione lattiera che si fa con le altre specie, infatti, se per bovini ed ovicaprini si può praticare una produzione intensiva nel caso delle asine la cosa non è fattibile visto che le produzioni si aggirano intorno ai 2 lt/giorno e che non è ancora stata fatta una selezione mirata a creare soggetti da latte, inoltre l'asina è molto delicata riguardo alla lattazione, se le muore il piccolo va in secca, quindi il latte va diviso tra mungitura ed asinello, se si sfrutta troppo rischia di non rimanere più gravida (e questi sono solo due esempi). Il prezzo che varia dai 7 ai 20 € al litro tiene conto anche di queste difficoltà, il mercato di questo latte non è fermo e se lo fosse non lo sarebbe per questioni economiche ma solo perchè in assenza di una normativa tutto diventa difficile, i vari consorzi hanno cercato in vario modo di fare pressione sui ministeri perchè venisse approvata una normativa adeguata ma ad oggi a detta dei produttori associati nessuno li ha ascoltati. Visto che di qui passano e chiedono informazioni tantissime persone che vorrebbero intraprendere l'atività di produzione del latte di asina lancio un appello: ALLEVARE ASINI DA LATTE NON FA ARRICCHIRE, E' UN'ATTIVITà CHE INSIEME AGLI ALTRI IMPIEGHI DELL'ASINO PUò DARE UN RICAVO INTEGRATIVO RISPETTO ALLA NORMALE ATTIVTà DI UN'AZIENDA AGRICOLA. NON FATEVI IMPRESSIONARE DAI PREZZI CHE POSSONO FAR PENSARE A FACILI GUADAGNI. E' UN'ATTIVITà CHE VA FATTA CON PROFONDO SPIRITO ETICO PERCHè IL PRODOTTO (IL LATTE) VA A FINIRE NEL BIBERON DI BIMBI MOLTO PICCOLI CHE HANNO GIà GRANDI PROBLEMI, PER INTENDERCI, CASI SPESSO DISPERATI!!!!! Il meccanismo di questa produzione non è: "allevo asini, li mungo e consegno il latte a chi lo confeziona"; ma: "mi chiama una signora in lacrime che non può allattare e non sa come alimentare il suo figlioletto di pochi mesi che è intollerante al latte vaccino, mi metto a disposizione con il latte delle mie asine e mi faccio pagare il giusto di modo che l'attività risulti remunerativa e che la famiglia del bimbo intollerante possa comprare il mio latte fino a quando ne avrà necessità". a rileggerci ciao
_________________ Giuseppe Acella
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05/10/2011, 19:23 |
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