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diegos
Iscritto il: 16/02/2009, 16:21 Messaggi: 214
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Io invece sono perfettamente concorde con quanto detto da Mario. Vivo in una zona di montagna e le varie strade o piste forestali aperte a vario titolo non hanno fatto altro che deturpare il paesaggio creando ferite sui pendii delle montagne visibili a Km di distanza, e ora queste servono solo per il divertimento di motociclisti e cacciatori, mentre il legname marcisce sui bordi,non è stata recuperata neanche la legna abbattuta per fare la strada,una di queste è stata tracciata in uno dei più bei siti di nidificazione del forcello e quest'anno in zona non c'era neanche una nidiata.Quindi ben vengano questi divieti almeno nei parchi. Ciao a tutti Diego
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30/10/2009, 15:02 |
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marieto
Iscritto il: 24/10/2009, 0:19 Messaggi: 56 Località: valle seriana bg
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diegos ha scritto: Io invece sono perfettamente concorde con quanto detto da Mario. Vivo in una zona di montagna e le varie strade o piste forestali aperte a vario titolo non hanno fatto altro che deturpare il paesaggio creando ferite sui pendii delle montagne visibili a Km di distanza, e ora queste servono solo per il divertimento di motociclisti e cacciatori, mentre il legname marcisce sui bordi,non è stata recuperata neanche la legna abbattuta per fare la strada,una di queste è stata tracciata in uno dei più bei siti di nidificazione del forcello e quest'anno in zona non c'era neanche una nidiata.Quindi ben vengano questi divieti almeno nei parchi. Ciao a tutti Diego Il dissesto idrogeologico e cosa diversa dal deturbare il paesaggio... Io non sò da che zona tù scrivi..io parlo delle mie di zone..nel bergamasco Nel bergamasco fare una strada anche solo temporanea x tagliare boschi e difficilissimo se poi sei anche in zona parco..(oramai e tutto parco) sei rovinato.... risultato? Mio cognato che si ocupa di legna fa arrivare autotreni austriaci carichi di legname.. Il bosco e pieno di legna marcia secca...nessuno pulisce.. e quando arriva il normale temporale..scende a valle..fin ora e andata bene...ma presto ci saranno i morti... poi arrivera la rai a dire..lo avevano detto...modello disastro siciliano saluti ps:comunque si parlava di muli..
_________________ Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia
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30/10/2009, 15:40 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Ho visto una strada improvvisata diventare fiume e nei punti in cui il prode ruspista aveva deciso di fare le curve, fermo di tutto: alberi scalzati alle radici dal ruscellamento innaturale, sassi enormi, fango poi finito su una strada asfaltata molto più a valle, tutto questo grazie ad una strada di montagna aperta con estrema disinvoltura per trasportare alcuni quintali di legna; fuoristrada risalire e sgommando dove non sarebbero potuti andare precedentemente accentuare il danno formando sottocanali profondi dove neanche i trattori riescono a passare, divertimento dei fuoristrada più estremisti. Ma comunque la verità, quasi sempre, sta nel mezzo non bisognerebbe eccedere nei due sensi, una viabilità ben ideata serve per poter valorizzare il bosco ed intervenire quando serve, saluti Mario
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30/10/2009, 18:35 |
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marieto
Iscritto il: 24/10/2009, 0:19 Messaggi: 56 Località: valle seriana bg
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Mario ha scritto: Ho visto una strada improvvisata diventare fiume e nei punti in cui il prode ruspista aveva deciso di fare le curve, fermo di tutto: alberi scalzati alle radici dal ruscellamento innaturale, sassi enormi, fango poi finito su una strada asfaltata molto più a valle, tutto questo grazie ad una strada di montagna aperta con estrema disinvoltura per trasportare alcuni quintali di legna; fuoristrada risalire e sgommando dove non sarebbero potuti andare precedentemente accentuare il danno formando sottocanali profondi dove neanche i trattori riescono a passare, divertimento dei fuoristrada più estremisti. Ma comunque la verità, quasi sempre, sta nel mezzo non bisognerebbe eccedere nei due sensi, una viabilità ben ideata serve per poter valorizzare il bosco ed intervenire quando serve, saluti Mario Un singolo caso non fà statistica, e comunque quello e un risultato di scarsa manutenzione o di appalti fatti al ribasso...! Sta di fatto che ho anche visto alpeggi vuoti...turisti milanesi a dire ..perchè manca il contadino? Ebbene come dice Mario spesso la verità sta in mezzo...ma oramai un alpeggio, un bosco, un rifugio non a più motivo di essere se non ci sono le minime comodità...(la clientela e esigente, quindi se vuoi guadagnare devi asecondare) tra le quali una minima strada tratturabile... Tornando al mulo.. il mulo serve sopratutto x conservare tradizioni più che x guadagno...e forse e la cosa più interessante La svizzera e considerata una nazione verde..Domanda: perchè loro verdi x antonomasia servono tutti gli alpeggi con strada luce eletrica e bagni?
_________________ Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia
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30/10/2009, 19:04 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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ciao cari amici miei vi prego di rimanere più aderenti al tema (muli asini bardotti), anche se ciò che state scrivendo è veramente interessante. Gentile marieto devo assolutamente dissentire nella maniera più estrema dalla tua visione solo folcloristica del mulo, ma credo che tu voglia riferirti anche agli altri equidi domestici, visto che sono e rimarranno una fonte di reddito. Ho ricevuto notizie da alcuni amici appassionati che pochi giorni fa alla fiera di San Gerardo presso San Gerardo in Maiella hanno assistito alla vendita di alcuni muli a prezzi da favola, i records: un mulo di 4 anni già istruito per il basto € 8000, una pariglia di muli sempre di 4 anni domati ed istruiti € 14.000. Purtroppo non avevano la fotocamera con loro perchè sarei stato felice di vedre e mostrarvi questi muli che sicuramente sono bellissimi. L'acquisto è stato effettuato da produttori di carbone che li utilizzano nei boschi tra abruzzo e molise per il trasporto della legna e del carbone a valle. Due giorni fa sono stato da un mio conoscente vicino Margherita di Savoia che alleva pecore e che trovandosi vicino al mare ha il pozzo che gli fornisce acqua salmastra quindi deve approviggionarsi da un pozzo di un suo vicino che si trova a circa 1 Km dalla sua azienda con una cisteran da 30 ql, prima utiizzava un trattore che teneva solo per questo utilizzo, ora utilizza una stupenda mula ed uno stallone Perscheron, a suo dire, e non ho motivo di dubitarne risparmia un bel gruzzoletto. Se questo è business... o folclore...? Non parliamo dei prezzi e del reddito che forniscono le asine, latte, turismo, pulizia del sottobosco, terapia con disabilità, la raccolta della nettezza urbana nei centri storici dei paisi di montagna dove non si riesce a passare con altro mezzo se non a piedi... un asino selezionato della razza Martina Franca, maschio o femmina approvato per la riproduzione selezionata ha un prezzo che si aggira sui 3.500 € ed un'asina comune di buona stazza non meno di 1.000 €. Liquidare questo mondo con il marchio del folclore è un po poco condivisibile. Gentile marieto ti dico che ci sono zone d'Italia dove l'allevamento ed in particolare quello equino è stato liquidato come cosa del passato ed ora molti si mordono le mani perchè dustruggere è facile ricostruire in tempi brevi quasi impossibile. A rileggerci Ciao
_________________ Giuseppe Acella
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31/10/2009, 10:37 |
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marieto
Iscritto il: 24/10/2009, 0:19 Messaggi: 56 Località: valle seriana bg
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Gentile asineria lungi da me sminuire il ''mulo'' anzi e stato un animale indispensabile dei nostri avi del nostro esercito..ecc ecc Quando parlo di folcloristico riporto solo quello che vedo qui da mè..se in altre parti come dici tù..sia diverso non posso certo contestarti perchè sinceramente non e che vado in molise x vedere i muli... Qui in valle che io conosco sono 2 pensionati che ancora usano muli x legna e la cosa e talmente oramai fuori ''normalita'' che una televisione locale a eseguito un servizio mostrando un antico lavoro http://www.youtube.com/watch?v=n-aJ9TA0AZgma e indubbio che se vuoi allevarti la famiglia come taglialegna devi avere altri mezzi e altre quantita... Oramai nella mia zona resiste qualche asino x pulizie incolti...e i cavalli sopratutto di razza haflingher grazie alla fiera annuale che si tiene in valle http://www.youtube.com/watch?v=DAfjJ3yccAYAltra testimonianza che posso portare personalmente perchè vissuta in loco e stata la dismissione dei muli dalla Tridentina... All'epoca sto parlando del 1987...ero carraista alla caserma lugramani di Brunico...e l'asta ando quasi deserta...io non sò se esistevano altri motivi..ma sta di fatto che non ci fu la ressa x accapararseli.. saluti
_________________ Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia
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31/10/2009, 12:18 |
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asineria
Sez. Asini
Iscritto il: 09/08/2008, 21:39 Messaggi: 813 Località: Stornarella (Fg)
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_________________ Giuseppe Acella
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06/11/2009, 22:18 |
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Boccagni
Iscritto il: 09/11/2009, 14:32 Messaggi: 13
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Personalmente credo che il futuro del mulo sia legato più che per il trasporto della legna al turismo equestre o ad acquisti effettuati da appassionati. Al di la dell' opportunità o meno di costruire strade forestali credo che un taglialegna di professione non riesca a vivere utilizzando i muli e anche se per l'obbista il discorso cambia ritengo che siano poche le persone che lo preferiscono al trattore (anche se qui ognuno avrà la propria opinione). L'allevamento e la selezione del mulo come quello di altri animali sono andati declinando quando sono crollate le richieste e quindi il peso economico derivanto dal suo allevamento, dalla sua commercializzazione e dall'uso. Oggi l'unico futuro possibile per l'allevamento del mulo è la crazione di soggetti destinati ad attività sportivo/ricreative i quali consentono ugualmente di diffondere la cultura per questo animale generando reddito e quindi studi e ricerche nei vari aspetti dell'allevamento.
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09/11/2009, 18:41 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Un mio ex studente oggi decisamente adulto lavora con 21 muli, conclude contratti per il trasporto di legna sugli appennini, guadagna molto più di me ed è in continua ricerca di nuovi animali, l'ultimo contratto, mi diceva, neanche con 50 animali riuscirebbe a concluderlo bene. Per lo sport è sicuramente una strada diversa, ma siccome affascina meno di un cavallo, temo che possa arrivare solo fino ad un certo punto, vedremo, saluti, Mario
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09/11/2009, 19:34 |
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Boccagni
Iscritto il: 09/11/2009, 14:32 Messaggi: 13
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Io abito in Trentino e ho uno zio che commercia legname sia da costruzione che per il riscaldamento, mio zio ha sempre vissuto così e non si lamenta ma pur avendo ogni mezzo meccanico che serve al caso, il guadagno è basso e il lavoro è tanto così come i quintali movimentati ogni anno.Premetto che non conosco la realtà negli Appennini però sarei davvero curioso di comprendere alcuni dati chiave come il prezzo al quintale del prodotto,l'utile al quintale che ci deve essere per il tagliaboschi,le quantità giornaliere di prodotto consegnato e soprattutto i costi del mantenimento e dell' ammortamento di 21 muli che sono un capitale in sangue...... Mi rendo conto di essere troppo esigente ma essendo abituato a verricelli e pescanti mi sembra difficile credere che si riesca a vivere utilizzando i muli a meno che non ci siano fattori economici che lo giustifichino.
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10/11/2009, 9:55 |
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